14/01/2014 14:25 CEST - AUSTRALIAN OPEN 2014

Seppi: Mister quinto set!

TENNIS AUSTRALIAN OPEN - Sotto un sole cocente Andreas Seppi di dimostra ancora una volta Mr. Quinto Set. Oltre quattro ore di gioco per sconfiggere un Hewitt mai domo 75 al quinto annullando un match point con un ace. Da Melbourne Daniele Malafarina

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Seppi esulta dopo la vittoria su Hewitt, Australian Open 2014 (foto John Toscano)
Seppi esulta dopo la vittoria su Hewitt, Australian Open 2014 (foto John Toscano)

Seppi Hewitt 76 63 57 57 75

L'anno scorso Andreas Seppi è stato il giocatore con il maggior numero di vittorie in cinque set, sette. Hewitt veniva dalla vittoria a Brisbane su Federer con velleità di fare male a qualche top player. Si pronosticava un match crudele e lo è stato. Seppi ne è uscito vincitore con merito dopo oltre quattro ore, smontando le speranze dei molti tifosi australiani che gia vedevano Hewitt nelle fasi finali del torneo. Hewitt per conto suo ha giocato 53 match al quinto in carriera, record nell'era open.

I primi due set si giocano sotto un sole infernale e l'azzurro, in condizioni di caldo estremo, si trova bene. L'anno scorso vinse un match tiratissimo con Istomin in condizioni simili. Il primo set è anche fondamentale per il morale, l'australiano va avanti un break al quinto gioco ma subisce l'immediata reazione dell'altoatesino. Tocca poi a Seppi andare avanti un break e farsi rimontare. Si arriva così al tie break, con un Seppi molto centrato che porta a casa il parziale 7-4. Hewitt subisce il cotnraccolpo alla perdita del primo set e cede il servizio al secondo game del secondo set. Fa molto caldo e l'unico aspetto della partita che fatica a scaldarsi è il pubblico. Uno spettatore australiano, tra i molti che vedevano Hewitt tra i favoriti del torneo (seriamente), mi chiede chi sia Seppi, che non ha mai visto giocare. Gli dico che al quinto set l'italiano e fortissimo. Seppi resta in controllo senza concedere nessuna palla break fino al 63 che chiude il set. Sembra che del quinto set non ci sia bisogno, vero?

Quando arriva il break in apertura del terzo i giochi sembrano fatti. Invece Hewitt non molla, il sole comincia a calare. Potrebbe essere una metafora per il tramonto del trentaduenne campione australiano ma Rusty non ne vuole sapere di perdere. Recupera il break di svantaggio ed il pubblico inizia a scaldarsi. Un italiano urla "Dai che è cotto!' ma i tifosi Aussie incitano il loro eroe cantando 'We are here for five sets in the sun'. Hewitt non concede più molto sul proprio servizio e si porta avanti 6-5. Il pibblico ora, sollecitato dal solito gruppo di tifosi 'invitati' dall'australiano (lo seguono tutti gli anni), canta ad ogni punto. Solo un italiano osa gridare 'Dai Andreas non sei solo!'. Ma Seppi in campo è solo. Servendo nel dodicesimo game infila tre gratuiti di fila che concedono break e set a Hewitt. Si va al quarto. Il sole è sceso. L'atmosfera si è scaldata. Sono passate due ore e venticinque minuti.

Seppi prende di nuovo un break di vantaggio nel primo game ma lo restituisce immediatamente in un brutto gioco in cui si perde a protestare per un over rule dell'arbitro che da il punto a Hewitt mentre lui avrebbe voluto rigiocare. Il punto seguente è il doppio fallo del controbreak. Da allora si prosegue seguendo i servizi fino al 6-5 Hewitt dove Seppi concede una palla break delicatissima. Segue uno scambio estenuante che Seppi perde con un dritto lungo. Hewitt alza un dito al cielo. La folla si scatena. Sono passate tre ore e un quarto. Si va al quinto. Sugli spalti si odono delle radio di appassionati di calcio che seguono la partita dei Melbourne Victory contro i Western Sydney Wanderers che si svolge a due passi da qui.

Seppi parte di nuovo con il break, per il terzo set consecutivo, ma questa volta regge almeno per un po'.  Hewitt cala e commette qualche errore di troppo. Per la frustrazione urla "One!' ad indicare me ne entrasse una, forse, e annulla due palle break nel terzo game che avrebbero potuto chiudere il match. Seguono due servizi a zero mentre il sole, che ha lasciato il campo nella sua parabola discendente, colpisce la tribuna giornalisti. Si fa fatica a scrivere con questo caldo, difficile immaginare cosa si provi a giocare a tennis. Si arriva all'ottavo gioco e Hewitt cerca di alzare il livello. Seppi concede una palla break con un doppio fallo e la paga cara. Il controbreak manda Hewitt 4 pari e la folla in delirio. Nel nono gioco è l'australiano a concedere una palla break ma Seppi non sfrutta l'occasione. Nel decimo gioco poi la posta si alza. Seppi concede una palla break che è anche match point e la annulla con estrema autorità con un ace a 194Km/h. Un altro ace lo manda 5 pari.

Seppi finalmente mostra di essere Mr. Fifth set, strappa il servizio a Hewitt nell'undicesimo gioco e tiene con autorità il proprio ultimo turno chiudendo 76 63 57 57 75 in 4 ore e 18 minuti.
Al microfono di Courier Seppi, esausto e sollevato: "Ero stanco all'inizio del terzo, non so come ho fatto a reggere altre due ore con un lottatore come Lleyton. In partite così ci vuole anche un po' di fortuna, ho provato a stare concentrato sul mio gioco fino alla fine e sono stato anche fortunato."

Courier scherza sul fatto che Seppi non sia il tipico italiano, pacato e poco appariscente. Al prossimo turno l'azzurro trova Donald Young, che ha approfittato del ritiro di Haase. Quanti set?

Hewitt in conferenza stampa: "Ci sono molti alti e bassi in cinque set. Lui faticava un po' nel quarto ma all'inizio del quinto ha iniziato alla grande. Io stavo bene, magari un po' stanco alla fine ma non tanto. Sono stati solo un paio di punti a decidere il match. Dal terzo sono stato più aggressivo e sono stato bravo a tenere duro."

Daniele Malafarina

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