02/02/2014 22:31 CEST - COPPA DAVIS

Italia troppo forte Semi accessibile: Murray è solo

TENNIS COPPA DAVIS - Fognini tre punti su tre. Da n.15 contro giocatori Monaco n.40 e Berlocq n.44 era favorito ma spesso non basta se giochi in trasferta. Una grande occasione adesso. Ubaldo Scanagatta

| | condividi
Fognini festeggia la vittoria su Berlocq
Fognini festeggia la vittoria su Berlocq

E bravo Fabio Fognini. Così come non gli abbiamo mai risparmiato le critiche quando se le meritava, dobbiamo coprirlo di elogi adesso che ha conquistato tre punti su tre in questa trasferta argentina che, seppur agevolata dalla mancata partecipazione di Juan Martin Del Potro, non era comunque semplice.

Fabio era chiamato a confermare i diritti di classifica, lui fresco di best ranking a n.15 contro un Monaco sceso da n.10 in due anni a n.40 e contro Berlocq n.44, ma si sa che in Coppa Davis spesso le gerarchie ATP vengono smentite, e soprattutto in un Paese sudamericano dal tifo caldo e rumoroso come l'Argentina, bisogna essere in grado di superare non solo gli avversari, le eventuali chiamate di fallo di piede (la chiamata contro la quale non esiste nessun Occhio di Falco, e quindi quella più difficile da contrastare se i giudici di linea affetti da... "miopia patriottica" ci si mettono di buzzo buono), i fischi "strategici" fra prima e seconda pall, i "buhh" al momento di tirar giù uno smash su un candelotto, eccetera eccetera. Il tutto senza contare le energie moltiplicate di avversari magari generalmente modesti (Berlocq) o fuori forma (Monaco) che però si dimostrano capaci di esaltarsi (soprattutto Berlocq che aveva lasciato 3 games fra secondo, terzo e quarto set ad un Seppi invece a dir poco disorientato) e di dimostrarsi in queste particolari condizioni, in uno stadio caliente e con migliaia di aficionados capaci di sostenerti per ore e ore, molto più tenaci e risoluti di quando devono affrontare un qualsiasi avversari sui campi periferici sui quali di solito vengono confinati.

Ad uno come Berlocq giocare su un campo centrale di uno Slam o di un grande torneo può capitare soltanto se l'avversario è una delle primissime teste di serie, quindi ad un primo o secondo turno, e mai gli può capitare di avere tutto il tifo a favore.

Soltanto la Coppa Davis può consentire situazioni del genere. E Berlocq, come mi faceva notare l'amico e decano del giornalismo argentino Guillermo Salatino, non poteva dare di più, non poteva lottare più di quel che ha fatto, nè reagendo ai primi 4 games persi di fila con Seppi, nè lottando con Fognini fino alla fine. Anzi, quando ha vinto il secondo set, nei confronti di un avversario che aveva speso non poche energie psicofisiche nei due giorni precedenti (due ore abbondanti con Monaco, quasi quattro ore nel combattutissimo doppio), ho temuto che - mettendo a rischio il pronostico che gli avevo accordato alla vigilia del match - le cose potessero precipitare. Invece Fabio è stato molto presente e lucido nell'importantissimo inizio del terzo set e conquistando il break del 2-0 lì ha evitato che le cose si incarognissero in maniera forse irreparabile.

Quel terzo set vinto per 6-1 è stata una gran bella boccata d'ossigeno per lui e si è visto che nel quarto set lo stesso Berlocq, per quanto determinato a non arrendersi, non sembrava più credere troppo nelle proprie possibilità.

Il break nel quinto game del quarto set è stato quello che ha finito per decidere il match, che però dal terzo set in poi aveva preso la scia giusta.

Adesso, anche se mentre scrivo Murray deve ancora battere quel Querrey sconfitto addirittura in prima giornata da Ward (il presidente Binaghi non doveva aver molto presente i fusi orari quando ha dichiarato a Francesca Paoletti di Supertennis: "Eh sì, so che Murray ha vinto, giocheremo contro la Gran Bretagna in Italia..."...la partita doveva ancora cominciare), lo scontro casalingo contro la Gran Bretagna è quasi scontato, così come scontata sarà la scelta di affrontare lo scozzese e i compagni su una superficie in terra battuta. A Roma, al Foro Italico dal 4 al 6 aprile? Vedremo.

Certo è che al limite quell'incontro sembra sulla carta almeno altrettanto facile - o comunque non difficile - come quello contro l'Argentina orfana di Del Potro. Più di due punti, e neppure scontati considerato il livello dell'attuale Fognini che è n.15 del mondo pur avendo colto sconfitte al primo turno a Wimbledon e all'US open 2013 (ha quindi possibilità di guadanare un sacco di punti facendo appena meglio), Murray non credo che possa fare. Ma Ward e Evans sulla terra rossa fanno ridere, così vcome gli altri. E in doppio Fognini e Bolelli, se stanno bene, assicurano un rendimento di tutto rispetto. Insomma il traguardo delle semifinali è più che accessibile.

È una Davis questa alla quale, dopo le eliminazioni di Spagna, Serbia e Argentina, mancano tutti i migliori tennisti del mondo (Nadal, Djokovic, Del Potro) salvo gli svizzeri (Federer che si è finalmente reso conto che buttare via una Davis sarebbe un'immensa sciocchezza ora che ha in Wawrinka un giocatore forte quanto lui e forse in questo momento anche di più) e i francesi che con Tsonga e Gasquet sono obiettivamente più forti dei nostri. Già i cechi due volte vincitori della Davis non potrebbero dare per scontata una vittoria in Italia: Stepanek in singolare è battibilissimo, e ogni anno che passa lo sarà di più soprattutto sulla terra rossa, e io ricordo di aver visto Berdych soccombere con Fognini a Montecarlo.

Queste considerazioni, anche se non bisogna sopravvalutare l'impresa in Argentina - quella di Nalbandian e Del Potro aveva perso nel 2008 la finale con la Spagna di Verdasco e Lopez, orfana di Nadal (e Ferrer), e perso poi anche con la Cechia di Berdych e Stepanek - dicono però che l'Italia ha una squadra di tutto rispetto, come non avevamo da tempo. Omogenea, abbastanza completa, sempre che Seppi non ripeta prestazioni tipo venerdì con Berlocq..

Alla fine credo che grosse responsabilità per la sconfitta argentina possano in qualche modo essere addossate a Pico Monaco che si è quasi arreso contro Fognini venerdì: è vero che era reduce da un anno tribolato per l'infortunio, ma se fosse riuscito a lottare un po' di più, e a tenere in campo Fognini oltre 3 ore anzichè appena due, forse Fabio avrebbe potuto pagare lo sforzo sostenuto nel lungo e pesante weekend di Mar del Plata.

Meno male che questo non è successo, meno male che Fognini ha stretto i denti e ha saputo tenere a freno i bollenti spiriti, ha saputo controllarsi anche in situazioni che solo pochi mesi fa gli avrebbero fatto saltare i nervi. Credo che, oltre ad elogiare doverosamente anche Corrado Barazzutti per aver puntato sul recupero di Bolelli (decisivo comunque nel doppio), la federazione italiana dovrebbe inviare un messaggio di calorosi ringraziamenti a Josip Perlas (e alla famiglia Fognini che lo stipendia) per l'eccellente lavoro che ha fatto sulla...testa e la mentalità di Fognini per portarlo dov'è oggi. Sul braccio c'era poco da fare, il talento c'era sempre stato, anche se qui sul sito c'era chi lo aveva messo in dubbio (distratto dagli atteggiamenti e dai comportamenti troppo spesso discutibili del ragazzo di Arma di Taggia).

Credo che anche questo successo lo aiuterà a crescere ancora. Il traguardo dei top-ten non è impossibile da raggiungere. C'è arrivato Monaco che non ha davvero il suo arsenale di colpi, di accelerazioni, di variazioni. Spero che questo risultato dia carica a tutto l'ambiente e ci possa restituire anche in singolare un Bolelli all'altezza delle sue possibilità

Ad maiora.

Alcune frasi dei protagonisti:

Fognini: "È importante aver vinto, siamo contenti è una vittoria di tutta la squadra, non solo mia...Giocheremo in casa, siamo un grande gruppo, è importante aver vinto questa sfida...",

Corrado Barazzutti: "È stata un'impresa difficiissima, qui non vincono tante squadra, con un pubblico più che rumoroso, è una delle imprese più importanti degli ultimi 20 anni. Con la Gran Bretagna sarà un match alla nostra portata, con tante prossibilità di vimcere"

Il presidente Angelo Binaghi: "Da quando sono presidente io questa è la vittoria più importante.Fognini ha dimostrato grande carattere. È una grande squadra e un grande gruppo. Simone Bolelli è in splendida forma... ero sicuro che seppi ci avrebbe fatto dimenticare la partita di venerdì. Oggi Fabio, nonostante un calo nel secondo set, è stato un grande...mi hanno detto che andy murray ha vinto ...(Binaghi non sembra aver capito come funziona il fuso orario di San Diego: Murray non era ancora sceso in campo) 

Simone Bolelli: "Abbiamo molta fiducia, oggi Fabio è stato grande, il clima era infernale, il pubblico motlo ostico, adesso con l'Inghilterra in casa, possiamo farcela..."

Seppi: "Questa vittoria è molto importante, non tante squadre hanno vinto in Argentina".

Volandri: "Una grande impresa.  Grandi complimenti a Fabio. Stasera allaghiamo lo spagliatoio".

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti