28/02/2014 19:02 CEST - TENNIS ATP

Dubai: Federer schianta Nole in finale trova Berdych

TENNIS ATP - Un Federer perfetto, almeno per un set e mezzo, vola in semifinale a Dubai battendo Djokovic per la diciassettesima volta in carriera. Sotto di un set Roger trova la ricetta giusta per togliere tempo e certezze al serbo. Adesso in finale c’è Berdych che ha battuto Kohlschreiber nell’altra semifinale. Enrico Serrapede

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Roger Federer (Foto: AFP/Brisbane International)
Roger Federer (Foto: AFP/Brisbane International)

La semifinale del torneo di Dubai è uno dei match più belli dell’anno. Un’altalena di emozioni e soprattutto di giocate spettacolari regalate un Djokovic e soprattutto da un Federer più che ispirati. La porta a casa lo svizzero in rimonta in un match giocato quasi alla perfezione. Dopo aver lasciato che Nole giocasse il primo parziale come lui voleva lo svizzero è salito in cattedra imponendo il suo gioco e chiudendo 6/2 al terzo set in un’ora e quarantacinque minuti. 

Il match parte con Djokovic al servizio. Al terzo punto è già spettacolo, palla corta di Roger e recupero con nastro del serbo; lo scambio s’infiamma e solo al ventesimo colpo arriva la stecca del rossocrociato che regala il punto al numero uno del seeding. Roger paga le corse di questo scambio e Nole porta a casa il game perdendo solo un punto. La profondità dei colpi del serbo è impressionante, Federer non riesce a comandare gli scambi sul suo servizio e arrivano così due palle break per il serbo. Basta la prima, Nole stecca la risposta che però rimane in campo ed il suo avversario non riesce a rimandare dall’altro lato il rovescio in back. Il defending champion di Dubai conferma il break nel game successivo e sale 3/0. Il parziale è preoccupante per Federer, capace di portare a casa solo due punti su dodici in questo avvio di match. Lo svizzero alleggerisce lo svantaggio nel game successivo tenendo il suo turno di servizio a zero. Si entra nel vivo del set ed il serbo inizia il lavoro certosino sul rovescio di Federer, che però regge bene e sullo 0-30 del quinto gioco si procura una piccola chance per il contro break. Il game è combattuto, Djokovic sale 40-30 ma ai vantaggi arriva appunto la prima palla break anche per il diciassette volte campione slam. Djokovic però l’annulla salendo poi 4/1. Lo svizzero continua a far fatica nei suoi turni di servizio e per accorciare sul 4/2 ha bisogno dei vantaggi. Al contrario, il serbo, esclusa l’unica palla break concessa, non ha difficoltà a portare a casa i propri turni di servizio. Il set ormai si gioca sui turni di servizio di Djokovic  arrivato ormai a servire per il set sul 5/3. Non trema il braccio del serbo ed arriva il primo set point grazie alla prima al centro, Roger lo annulla ma è ancora il servizio a regalare l’occasione per chiudere al serbo. Il secondo set point è ancora spettacolo puro, Federer porta a casa il punto con la volè di rovescio dopo un pallonetto spettacolare. Non basta però a Federer tutto ciò, Nole mantiene la calma e dopo essersi procurato il terzo set point chiude con l’ace esterno. I numeri del primo parziale non sono poi tanto differenti, lo svizzero pecca però con la prima messa in campo solo con il 55%. La partenza sprint di Nole in fin dei conti ha fatto però la differenza nell’economia del set.


Nel secondo set s’inverte la sequenza dei servizi, questa volta è il rossocrociato a servire per primo mettendo subito la testa avanti. Nel secondo game per Roger però non ci sono che le briciole lasciategli dal serbo ed allora è 1/1. Passano pochi minuti e siamo già 2/2, la qualità degli scambi è di certo gradevole mentre impressionanti sono alcune soluzioni trovate dal serbo in situazioni difensive. Spettacolare lo scambio con il quale al quinto gioco arriva la prima palla break del set. Federer infilato dal pallonetto del serbo recupera alzando il lob spalle alla rete, il recupero successivo però non ha l’esito del precedente ed il punto è del serbo. Sulla palla break la qualità si alza ancor di più, discesa a rete di Djokovic e passante lungo linea di rovescio del suo avversario. Passata la paura Federer chiude il game, dopo tante corse e tanti colpi spettacolari, portandosi sul 3/2. Nel sesto gioco succede un po’ di tutto, sul servizio di Nole Roger si trova 0-30 la pioggia però inizia a scendere ed il match viene sospeso per cinque minuti. Alla ripresa arrivano tre palle break, la seconda è quella buona e lo svizzero fa il break grazie ad un rovescio lungo linea al bacio. 4/2 ed inerzia tutta per lo svizzero. Consolida il vantaggio lo svizzero il game successivo portandosi 5/2 garantendosi così la possibilità di servire per il secondo set. Così è infatti, Roger chiude 6/3 vincendo il game senza perdere nemmeno un punto. Set quasi perfetto quello dello svizzero, che ha concesso solo una palla break, concentrato ed attento porta così il match al set decisivo.

Si va dunque al terzo con Nole che torna a servire per primo, il vincitore del secondo parziale continua però ad essere aggressivo procurandosi subito una palla break in apertura. Arriva addirittura il doppio fallo del serbo probabilmente preoccupato di mantenere profonda la seconda. Djokovic però non ci sta e di puro orgoglio si conquista due chance per controbrekkare l’avversario, Roger si salva con due servizi vincenti ed una discesa a rete capovolgendo il game. Il passante di rovescio con il quale chiude il game è sublime, 2/0 Roger e due palle break non sfruttate per il serbo che pesano come un macigno. Dopo essersi fatto recuperare dal 40-0 Djokovic vince il primo game del terzo set chiudendo ai vantaggi grazie a due servizi vincenti. Continua però ad essere perfetto lo svizzero sul proprio servizio, variazioni ed aggressività solo le armi vincenti del Federer degli ultimi due parziali, si arriva così sul 3/1 e attenzioni spostate nuovamente sul servizio del numero due delle classifiche ATP. Continua a soffrire il campione dell’ultima edizione e ci sono altre palle break per Roger. Il passante di dritto incrociato del doppio break è spaventoso, reattività e classe che ricordano il Federer dei tempi migliori. Doppio break. In un baleno si va 5/1 con Nole costretto a servire per rimanere nel match. Dopo la paura di due palle break per Djokovic, serbo che avrebbe recuperato comunque solo uno dei due break di svantaggio, Roger chiude 3/6 6/3 6/2. Federer nelle statistiche chiude davanti al suo avversario soprattutto nei vincenti e negli errori gratuiti. Un Federer di nuovo in versione deluxe dunque, match giocato da Re almeno per un set e mezzo. Adesso in finale ci sarà Berdych che in precedenza aveva battuto Kohlschreiber.

Berdych b. Kohlschreiber 7-5, 7-5 (Oscar Lanti)

Tomas Berdych torna in finale al torneo di Dubai battendo Philippe Kohlschreiber con un doppio 7-5, sfoderando il suo miglior tennis solo nelle fasi clou del match. In otto precedenti disputati, il ceco ha perso una sola volta contro il tedesco, reduce dalla vittoria numero 300 sul circuito Atp nei quarti di finale.
Berdych non appare brillante in avvio di gara e perde subito il servizio contro un avversario deciso a dare il meglio nei primi game per mettere pressione a un giocatore tecnicamente e fisicamente superiore. Subito il break, il numero 3 del seeding, mantiene la freddezza e non corre più rischi ma fatica a recuperare lo svantaggio in una girandola di game poco combattuti e piuttosto repentini. Sul 4-3, Kohlschreiber inizia a palesare qualche difficoltà, segnata dall’impennata di errori gratuiti, ma resiste almeno fino al 5-4 a proprio favore. Il numero 7 del tabellone ha la ghiotta opportunità di servire per il set ma trema: mette due prime su sei e innesca la rimonta di Berdych che innalza improvvisamente il livello di gioco, colleziona 3 game consecutivi e chiude per 7-5.


Nel secondo parziale, il tedesco è bravo a non lasciarsi demoralizzare e a rimanere attaccato alla partita. Regna l’equilibrio anche perché Berdych non sembra intenzionato a forzare. Trova punti fantastici imprimendo alla palla tutta la forza dei suoi 90 kg, ma poi rinuncia a prendere il largo, per colpa di qualche imprecisione di troppo. Si va avanti cosi’, fino al 5-5 quando il ceco decide finalmente di dare l’accelerata decisiva: conquista il break e chiude sul proprio turno di battuta, senza incertezze. Prolunga dunque a 11 la striscia di successi consecutivi (compresa la finale di Rotterdam) e si regala la chance di sollevare un altro trofeo, nell’ultimo atto contro Roger Federer.

Enrico Serrapede

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