18/03/2014 07:59 CEST - Rassegna Nazionale

Flavia e Fabio Come fa bene l'elisir d'amore (Azzolini), Intervista a Flavia: “Non voglio fermarmi più” (Mancuso)

18.03.2014

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Rubrica a cura di Daniele Flavi

Flavia e Fabio Come fa bene l'elisir d'amore

Daniele Azzolini del 18.03.2014

Al tempo dei cinguettii può significare molte cose, o niente. Vediamo... Un freddo scettidsmo9 Non Mi Meraviglio! Oppure, una risoluta presa di distanze: Nessuno Mi Merita Una lapidaria descrizione del proprio stato d'animo scasso? Nei Millanta Marosi... O magari, chissà, una folle strategia calcistica Non Marcate Messi. E invece no, NMM, scritto in maiuscolo sotto la firma di Flavia Permetta, sullo speoch ietto dei vindtcai die la telecamera mostra a fine match, sta per Non Mollare Mai. Testo di Fabio Fognini, con tanto di dondolo porta fortuna da lisciare fra le dita tra un servizio e l'altro. Flavia ne ha fatto l'anonimo simbolo della sua rinascita Fabio, die lo teneva per sé, glielo ha donato. STORIE I due se la intendono, pare. E siccome non sta a noi giudicare come e perché, diremo soltanto che ci sembra molto bello che due ragazzi come loro, sani e sportivi, se la intendano. In amicizia, perché a questo si attengono le versioni ufficiali (.ci conosciamo da una vita, e in questo momento ci supportiamo a vicenda., dice la Penna), o in amore, come è dato supporre dai twitter che circolano e da una foto die proprio i due hanno postato, ciancicati su un lettone con le dita spianate a simboleggiare una vittoria. O una conquista. O altro... E che voi siete maligni (noi no, invece) e pensate sempre a quelle cosa 11. NMM, No Maligni Morbosetti, dice l'acronimo rivisto e corretto. Perché, vedete, questo indurlo ha molti lati buoni, ed è per questo che lo sosteniamo. II primo è davanti agii occhi di tutti, se avete la pazienza di dare un'occhiata alle classifiche. Nelle quali Flavia rimonta fin quasi a toccare i suoi tempi più belli (è 12, fu 10') e Fabio preme verso l'alto dalla sua 14' piazza, a due passi dalla 12' che fu di Bertoh , tanti ma tanti anni fa Lei ha la maturità dei 32 anni, lui le voglie di chi ancora non sa dove potrà arrivare. Lei sa combattere, e può insegnarglielo, lui è un tipo divertente, di quelli che con una battuta la tranquillizzi Lei è transitata fra mille gorghi, e sa come cavarsi d'impaccio. Lui, invece, i gorghi se li è spesso meati da solo. FOTO Fabio, a torso nudo nella foto "tweetterata", è stato nominato (e ringraziato) da Flavia come "assistent coach of the week". E caduto negli ottavi, per mano e racchetta di Dolgopolov, uno che è più incasinato di lui, ma è rimasto di guardia al torneo della Penna. Aveva fatto lo stesso a Melbourne, dove di sera Flavia si trasformava in perfetta padrona di casa e cucinava per la truppa. Aveva una relazione con Svetlana Simeonova, modella, stessa età della Penna, 32. Si vede che a Fabio, quasi 27, piacciono casi. Lei invece se ne andava gironzolando con Andrea Preti, modello (anche lui), 26 anni, ma è durata poco e Flavia non ha mai emesso di ripetere che di tanto in tanto è costretta a sprofondare nel gossip. Del resto, lei una bella randellata se l'è già presa, ai tempi di Moya, ovvio che non abbia intenzione di prendersi la seconda. Con Carlos si parlava apertamente di matrimonio, finché lui sposò un'altra, Carolina Cerezuela, presentatrice in tivvù. Pianse a lungo, la Penna, smagrì, e perse l'allegria che è la parte migliore di sé. Ma anche fi si riprese e ricominciò. Nel tennis, rapidamente. Con gli uomini, forse meno. Dicono si consolò con Potito Staraoe, amico d'infanzia. Ma nemmeno lui era l'uomo giusto. E poi, lo sapete, il tennis favorisce gli incroci pericolosi. Lo faceva prima, quando uomini e donne pascolavano gli stessi campi poche volte l'anno, figuratevi adesso che è tutto un "combined" (sta per torneo con tabelloni maadúle e femminile, ma se preferite usarlo come sinonimo di inciucio amoroso, fate pure). Evert e Connors, la coppia degli anni Settanta. Sereno na e Mouratogiou, la coppia "coach to coach". Sharapova e Dimitrov, la coppia più 'in". Almeno fino alla fondazione della nuova équipe azzurra, Pennetta/Fognini. Classifiche alla mano, avanti Masha, di poco (lei 7, lui 16). Ma sul podio del doppio misto, perdinci, ora c'è anche !Italia.

Intervista a Flavia: “Non voglio fermarmi più”

Angelo Mancuso, il messaggero del 18.03.2014

«Non è grande colui che non cade mai, ma chi ha la forza di rialzarsi». Una frase che si adatta alla perfezione a Flavia Pennetta, 32 anni di Brindisi, entrata nella storia del tennis e dello sport italiano con il trionfo a Indian Wells. La sua carriera e la sua vita le ha raccontate un paio d'anni fa nell'autobiografia "Dritto al Cuore". Dalla Puglia (la prima volta ha preso la racchetta in mano a 5 anni, «a casa mia soltanto il gatto non gioca a tennis», dice) al titolo da un milione di dollari nel deserto californiano, è successo di tutto. Compresi due rovinosi scivoloni. Il primo nel 2007, quando finì la love story con il tennista spagnolo Carlos Moya. Un amore da copertina: lui l'avvisò al telefono che aveva un'altra (l'attrice Carolina Cerezuela, che poi ha sposato) mentre Flavia giocava un torneo in Austria. Le cadde il mondo addosso, salvo poi tornare più forte di prima ed entrare due anni tra le top ten, prima italiana di sempre. Nell'agosto 2012 una delicata operazione al polso destro e i cattivi pensieri del ritiro: neppure un anno fa era n.158, ora è 12. Lei è sempre stata brava a trasformare i momenti difficili in energia positiva. «Crescere equivale a prendere coscienza di se stessi. Vedi le cose con una prospettiva diversa, sei più matura e consapevole della tua forza e dei tuoi limiti». Dopo l'operazione al polso, la separazione con il coach che la seguiva da tanti anni, Gabriel Urpi. «Non ho voluto stravolgere le mie abitudini. Ho scelto di restare in Spagna con un tecnico giovane e motivato come Salvador Navarro. La cultura del lavoro paga». II rischio era mollare, giusto? «Sono rientrata nel febbraio 2013 e non era facile ritrovare certe sensazioni. Intorno a me era cambiato tutto, non c'era più neppure Gisela Dulko, la mia miglior amica. In doppio abbiamo vinto tanto insieme, ora lei vive a Buenos Aires, si è sposata con il calciatore Fernando Gago, che ha giocato nella Roma, e ha avuto Mateo. Ho dovuto ritrovare stabilità e tranquillità. Sono una testarda, non mi sono arresa, ho avuto la voglia di tornare in alto. Merito anche dei miei genitori: mamma Concita e papà Oronzo mi hanno trasmesso serenità. Così come tutta la mia famiglia e gli amici. Sono fortunata». Indian Wells è la vittoria della tenacia e della determinazione. Lo hanno detto il presidente del Coni Malagb e della Fit Binaghi, che l'hanno ricoperta di elogi. «Sono contenta, non euforica. Ho bisogno di qualche giorno per realizzare. Ho chiamato a casa e mio padre quasi non riusciva a parlare. Gli ho detto: respira, respira. Dopo tanti anni di lavoro è il momento che sognavo, che stavo aspettando. Il tennis regala emozioni sensazionali, come la semifinale agli US Open, ma brevi. Non puoi essere felice troppo a lungo, il giorno dopo devi tornare in campo». Ora le toccherà aggiornare la sua autobiografia... «No, una è già abbastanza. Non è proprio un libro, ma un diario in cui c'è Flavia più donna che tennista. Come giocatrice mi conoscono, come persona meno». Su Twitter imperversano i rumors su lei e Fabio Fognini, entrambi single dopo la fine delle rispettive storie con il modello Andrea Preti e la modella Svetlana Simeonova. Lui è rimasto a Indian Wells per seguire i suoi incontri. «Gliel'ho chiesto io, doveva partire per Miami domenica alle due, ha ritardato di qualche ora il viaggio per vedere la finale. Siamo amici, ci conosciamo da una vita e in questo momento ci supportiamo a vicenda. Perlas, il suo allenatore, non ha detto nulla...». Una carriera ricca di successi, ma anche di cocenti delusioni. Qualche rimpianto? «Posso avere il rammarico di non aver vinto qualche partita importante, ma la vita non inizia e finisce su un campo da gioco. Avere altri interessi mi ha aiutata, il tennis è solo un momento della nostra esistenza. Siamo dei privilegiati, il rischio è di trovarsi impreparati quando smetti». Ci pensa al dopo tennis? «Non mi vedo lontana da questo sport, che è la mia passione. Mi piacerebbe dare un contributo mettendo a disposizione la mia esperienza al servizio dei più giovani. Magari non viaggiando tutto l'anno. Sarebbe bello in Federazione». E stata ospite del varietà "Ballando con le stelle" e ha partecipato a sfilate accanto a Belen Rodriguez e Laura Torrisi. Un futuro in tv? «Pub darsi, ma come commentatrice di tennis, mi piace parlare di cib che conosco. Non amo fare da comparsa in contesti che non sono i miei». E metter su famiglia? «Certo. Da grande voglio fare la mamma».

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