In questi giorni Novak Djokovic si sta allenando a Belgrado in vista del torneo di Madrid della prossima settimana. Al termine di una delle sessioni di allenamento dei giorni scorsi, Djokovic si è fermato a parlare con i giornalisti serbi che seguono i suoi allenamenti. Ovviamente il primo argomento sono state le recenti dichiarazioni del nutrizionista svizzero in merito a dei suoi presunti disturbi alimentari. “Non voglio discutere di questo, dato che le persone possono facilmente distorcere le informazioni, e questo è successo negli ultimi due anni. Non seguo le notizie, quindi questo non ha un impatto diretto su di me, ma sulle persone attorno a me sì. Io mi attengo a quanto credo sia meglio per me come persona e come tennista, e così sarà anche in futuro” ha tagliato corto Nole, facendo capire di non voler parlare della questione.
Il dodici volte campione Slam ha invece parlato volentieri della sua situazione attuale in campo, a partire dal fatto che finalmente può allenarsi e giocare senza dolore al gomito, dopo tutto quello che ha passato di recente. “Questa è la notizia migliore di questo periodo, perché ho avuto tante difficoltà in campo. Ora si tratta solo di ritrovare la forma. Le cose si sono messe meglio da quando è iniziata la stagione sulla terra, Non ho ottenuto i risultati che mi aspettavo a Montecarlo e a Barcellona, ma si tratta di un processo. Cerco di essere positivo. Io desidero ancora giocare a tennis ai massimi livelli, ho grandi motivazioni e grandi obiettivi. Nell’ultimo periodo ho dovuto abbassare le aspettative visto quanto accaduto, ma gli obiettivi sono gli stessi di tutta la mia carriera. Li sapete, non serve che li ripeta”.
L’ultima domanda è se tutto quello che è accaduto non abbia portato Nole a dubitare di se stesso, ad avere meno fiducia nel suo tennis. “Ho sempre creduto in me, per questo ho realizzato i miei sogni. E credo in me anche adesso. Ma la fiducia in campo è qualcosa di diverso, si raggiunge con il tempo ed i risultati. Considerato che di risultati non ne ho ottenuti negli ultimi tempi è normale che il livello di fiducia sia inferiore a quello a cui ero abituato. Ma può tornare presto. Serve qualche buon match, un buon torneo. Ho già avuto situazioni simili in carriera, anche se non proprio così difficili. Ma accetto che questo periodo faccia parte della mia crescita come tennista e come persona. Imparo la lezione e spero nel meglio”.
