Il protagonista della giornata al Mutua Madrid Open è stato senza dubbio Andrey Rublev, tornato dopo un anno a mezzo a vincere contro un top 3, e dopo quasi sei mesi in semifinale 1000. Una prestazione brillante da parte sua contro Alcaraz, come d’altronde la sua conferenza stampa, in cui lancia tanti spunti interessanti a proposito della vittoria e non solo, parlando anche di regolamenti e format dei 1000 da due settimane.
D: “Andrey, i tuoi pensieri sul match“
Rublev: “Mi sento bene, molto stanco ma è normale, ora finalmente ho un giorno pieno per rimettermi al 100% per le semifinali. È stata una partita fantastica, l’atmosfera era davvero bella, e mi è piaciuto molto giocare davanti allo stadio pieno, anche se tutti tifavano per Carlos, il che è normale, ma l’atmosfera era davvero bella“
Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Zverev ieri ha detto che il nuovo format dei Masters 1000 è buono per i giocatori tra la 50esima e la 100esima posizione ma non per i top 10 che giocano per arrivare in fondo e quindi hanno meno tempo per riposarsi. Cosa ne pensi?”
Rublev: “Dipende. È una domanda un po’ difficile, perché è vero che alcuni tornei sembrano essere più lunghi e abbiamo più giorni per riposare, ma poi finisci, diciamo come prima che avevamo Madrid e Roma, e in due settimane giocavamo questi due tornei e poi altre due settimane a casa. Adesso sembra che abbiamo più riposo tra una partita e l’altra, ma ci vogliono quattro settimane. E ovviamente mentalmente è un po’ più difficile, e poi non passi molto tempo a casa e hai meno tempo per riprenderti. Immagino che fosse quello che voleva intendere. Questo lo posso capire.
Ma è una domanda difficile, perché qui ci sono molti dettagli interni e non è facile dire quale opzione è buona e quale opzione non è buona. Voglio dire, immagino che dovrebbe essere di più secondo la volontà tutti i giocatori, la media dei giocatori e poi anche cosa è meglio per gli spettatori. Poi, a seconda dell’opinione della maggior parte dei giocatori e di come va con gli spettatori, prendere quelle decisioni, perché a volte si prendono decisioni senza chiedere a nessuno. Poi ad alcuni giocatori piace, ad alcuni giocatori non piace“
D: “Riguardo al tuo servizio, oggi nel secondo e nel terzo set è stato incredibile, puoi parlarcene? Hai delle buone statistiche dall’inizio della stagione“
Rublev: “Nelle ultime due partite ho iniziato molto bene e ho vinto molti punti al servizio. Ovviamente aiuta molto quando vinci ogni game con un paio di punti gratis grazie al servizio. Anche oggi stavo servendo molto bene, seppur all’inizio non abbia iniziato servendo bene, ma poi durante la partita sono riuscito a calmarmi e ho iniziato a giocare e colpire meglio. Quindi anche a servire meglio. Poi verso la fine della partita sentivo di poter servire in qualsiasi direzione“
D: “C’è stata un po’ di confusione quando hai provato a chiamare il challenge e poi non ti è stato permesso perché hai cancellato il segno. So che contro Davidovich non potevi rigiocare un punto che volevi giocare. Pensi che il sistema ti sia stato spiegato bene? Perché so che in campo hai detto che non sapevi alcune di queste cose…“
Rublev: “Per me è stato strano. Ho detto challenge, quindi l’ho chiesto e dovrebbero mostrarlo. Poi normalmente spetta a me decidere cosa fare del segno, se voglio pulirlo o no, perché l’ho già chiesto. Capisco che se prima pulisco e poi chiedo il challenge forse è qualcosa di strano. Ma se già gli chiedo di avere un challenge, e lui dice challenge e lo annuncia, e poi vado a pulirlo mentre aspetto il replay, non sapevo contasse come annullamento. Gliel’ho detto che almeno poteva spiegare questa regola prima della partita. Perché non si dice mai prima della partita? E perché le regole in qualche modo continuano a cambiare? Almeno spiegatelo anche prima della partita, perché poi succede quello che è successo oggi. Questo è tutto. Fondamentalmente è stato solo un momento di incomprensione“