Quattro vittorie in altrettanti paesi diversi per Coco Gauff contro Mirra Andreeva. Dopo le sfide al Roland Garros e agli Us Open del 2023 più il recente 7-5 6-1 di Madrid, l’americana supera ancora una volta la russa classe 2007, stavolta in quel di Roma, con il punteggio di 6-4 7-6(5).
Come detto, le due si erano già affrontate da poco nella capitale spagnola, esattamente il 30 aprile: “Penso che oggi abbia provato ad essere più aggressiva, quando affronti qualcuno a così poca distanza di tempo è difficile perché sai che probabilmente non giocherà allo stesso modo dell’ultima volta. Tu vorresti giocare come prima perché ha funzionato, ma sai che loro se lo aspettano. Per me si trattava solo di cercare di capirlo durante il match”.
Dunque due semifinali su terra battuta tra Madrid e Roma: “Mi sento davvero sicura sulla terra. Penso che sia una superficie che si adatta bene al mio gioco. Mi piacerebbe vincere un grande titolo sul rosso, proprio perché lo adoro. Ho molta fiducia in me stessa, e spero di andare ancora più avanti”.
Ora una super sfida assicurata con Zheng o Sabalenka: “A dire la verità, non ho preferenze. Sono entrambe giocatrici toste. Sarà una partita difficile indipendentemente da chi affronterò. Forse mi piacerebbe giocare contro Aryna perché l’ho appena affrontata a Madrid, giusto per prendermi una piccola rivincita (sorride). Ma chiaramente anche Qinwen è una giocatrice difficile da affrontare. Non ho preferenze. Sarà una partita dura in ogni caso“.
Avere un bilancio positivo contro molte giocatrici non è qualcosa a cui fa troppo caso la statunitense: “Onestamente non penso molto al bilancio negli scontri diretti, soprattutto quando giochi contro un’avversaria più giovane, sai che può migliorare tantissimo in poco tempo. Voglio dire, se penso al mio gioco rispetto a quando avevo la sua età è cambiato parecchio. Sì, è positivo, ma allo stesso tempo quando scendo in campo tratto ogni partita come se fosse una nuova e mi aspetto che lei sia migliore rispetto all’ultima volta che ci siamo affrontate”.