Jannik Sinner è stato capace di interrompere l’impressionante filotto di 24 vittorie consecutive, appartenente a Carlitos Alcaraz. L’impresa, analizzata e celebrata in tutte le salse, ha reso fieri Darren Cahill e Simone Vagnozzi, i primi fan sfegatati dell’altoatesino, che con loro al suo fianco ha davvero trovato la formula vincente. Il coach azzurro ha pubblicato sui social alcune foto dell’avventura in quel di Wimbledon, accompagnate da un messaggio di grande stima nei riguardi del numero uno del mondo: “È il sogno che avevo da bambino – esordisce, Vagnozzi -. Volevo vincerlo da giocatore, e poi l’ho vinto attraverso i tuoi colpi. Hai commosso e reso orgogliosi come me milioni di italiani e appassionati di tennis. Ieri hai scritto una pagina indelebile del nostro sport. Giorni così non valgono un trofeo, ma una vita intera di sacrifici, di momenti difficili, e tanto tanto lavoro per arrivare lì su. Fare il percorso con persone speciali e che stimo rende tutto questo possibile e bellissimo. Ero sicuro che da quella partita saresti diventato più forte, e ieri l’hai dimostrato. Nel tennis. E fuori. Perché sei il numero 1, sei un campione, e sei un grande uomo“.
Solo chi conosce da vicino il fenomeno di San Candido può comprenderne la grandezza. E così è per Simone Vagnozzi, che in questi anni affianco a Jannik, lo ha temprato al punto tale da digerire in appena un mese un match che probabilmente un altro essere umano avrebbe trascinato come un macigno per per un tempo indefinito, compromettendo le performance. Ma Sinner, come affermato dallo stesso coach tricolore nel suo post, è un campione, un grande uomo, conscio dei propri mezzi, e più forte degli ostacoli che trova lungo il tortuoso cammino. Come ha già dimostrato nell’ultimo anno.
