Joao Fonseca è la grande sorpresa del tennis mondiale nel 2025. Classe 2006, il brasiliano ha conquistato nelle prime otto mesi dell’anno il pubblico e gli addetti ai lavori, grazie a risultati di rilievo tanto nei tornei del Grande Slam quanto sul circuito maggiore, dove ha già scritto una pagina di storia per il suo Paese con il trionfo a Buenos Aires.
Dall’Argentina al tour: la prima volta di Fonseca
Fonseca ha strappato applausi a febbraio imponendosi all’ATP 250 di Buenos Aires, diventando il più giovane brasiliano nell’era Open a vincere un titolo ATP. Il trionfo nella capitale argentina, ottenuto in finale contro Francisco Cerundolo, ha segnato uno degli exploit più rapidi e luminosi della recente storia sudamericana. A conferma di una crescita vertiginosa, nella prima parte di stagione sono arrivati anche i successi nei Challenger di Phoenix e Canberra, oltre a un terzo turno a Estoril e risultati positivi a Miami e Cincinnati, che lo hanno proiettato nei primi 50 del mondo.
Quattro Slam, quattro prove superate: “Tutti speciali, ma Wimbledon è il sogno”
Il debutto negli Slam si è trasformato in una serie di tappe da incorniciare per Fonseca, che nella prima stagione completa ha sempre superato almeno un turno nei Major. A Melbourne, dopo le qualificazioni, ha compiuto l’impresa eliminando Andrey Rublev e uscendo solo al quinto set con Lorenzo Sonego. Al Roland Garros si è spinto fino al terzo turno, battendo Hurkacz e arrendendosi a Draper, per poi replicare performance e concretezza ai Championships di Wimbledon, dove ha raggiunto un altro terzo turno e acceso la passione del pubblico inglese. L’avventura di New York, appena conclusa, ha visto Fonseca vincere l’esordio e cedere solo al secondo match contro Tomas Machac, in una partita equilibrata nel primo set e decisa dai troppi errori gratuiti nella fase centrale e finale.
“Il primo match al meglio dei cinque set è stato in Australia contro Lorenzo Sonego, da quel match ho imparato moltissimo. Giocare al meglio dei cinque set è molto diverso rispetto ai tre: devi capire quando aumentare l’intensità e quando gestire le energie. Quest’anno per me è stato un continuo apprendimento. È il mio primo anno da professionista, in cui ho giocato tutti i grandi tornei. Sono molto carico per ciò che mi aspetta.”
Sui palcoscenici più iconici non ha nascosto la sua emozione: “Wimbledon è quello più elegante, ogni dettaglio è curatissimo ed è incredibile. Mi piace molto anche l’Australian Open, e poi il Roland Garros ha la sua tradizione. Ognuno dei quattro è speciale, ma direi che Wimbledon è davvero il torneo dei sogni.”
Ripensando al percorso negli Slam aggiunge: “Ovviamente avrei voluto fare meglio. Non sono il tipo che si accontenta dicendo ‘ho fatto due secondi turni e due terzi turni’, ma non posso lamentarmi: era la mia prima volta nei Major ed è stato positivo. Il prossimo anno sarò più maturo e saprò affrontare meglio i match al meglio dei cinque set.”
US Open: lo stop contro Machac
L’ultimo stop negli Slam è arrivato all’US Open 2025: dopo il successo al primo turno contro Miomir Kecmanovic, Fonseca è stato eliminato dal ceco Tomas Machac con il punteggio di 7-6(4) 6-2 6-3 in due ore di gioco. Fonseca ha avuto una palla break nel primo set, ma da lì Machac ha preso il comando del match, lasciando al brasiliano solo cinque game negli ultimi due set. Troppi errori gratuiti (31), a fronte di 24 vincenti, hanno frenato la sua rimonta; match che avrebbe potuto cambiare nel terzo parziale, quando Fonseca ha avuto la possibilità di andare avanti di un break.
I programmi per il finale di stagione
Dopo la campagna americana, Joao Fonseca ha già delineato le tappe che lo vedranno protagonista nei prossimi mesi: “Il mio piano al momento è tornare in Brasile, giocare la Coppa Davis in Grecia e poi la Laver Cup. Successivamente stiamo ancora decidendo dove cominciare il calendario asiatico, ma sicuramente giocherò a Shanghai. Sto valutando se giocare anche qualche torneo prima di Shanghai. Dopo l’Asia, probabilmente affronterò la stagione indoor. Non mi fermerò: ora vado a casa per riposare un po’, poi si riparte.”
Un percorso fitto e ambizioso, segno che il giovane brasiliano non vuole perdere il ritmo e punta a confermarsi tra le sorprese più interessanti del circuito.
