Karolina Muchova approda ai quarti di finale dello US Open, vincendo la quarta partita su quattro al terzo set. La vittoria su Marta Kostyuk, con il punteggio di 6-3 6-7(0) 6-3, le regala la sfida con Naomi Osaka per il terzo Slam consecutivo. Sarà una bel confronto tra due giocatrici che stanno ritrovando sé stesse.
D: Congratulazioni, una vittoria combattuta. Quali sono i tuoi pensieri sulla partita?
KAROLINA MUCHOVA: “Un’altra battaglia dura, lunga. Penso che Marta abbia giocato davvero molto bene; è così atletica, a un certo punto mi sembrava fosse ovunque. Sono solo contenta che nel terzo set, come nelle partite precedenti, mi sono ritrovata, mi sono concentrata di più su me stessa, sono stata un po’ più aggressiva e sono riuscita a vincere la partita”
D: Come ci riesci? Come fai a vincere tutte queste partite così lunghe? Sei stata ferma per un po’. Hai fatto un lavoro fisico extra, oppure ti viene naturale?
KAROLINA MUCHOVA: “Onestamente, sì, penso che sto solo lottando e poi, quando sei nel pieno della partita, non mi piace perdere, quindi cerco di fare tutto il possibile per vincere. Una volta che ci sono, cerco solo di mettere tutto quello che ho per riuscirci”
D: Tre ceche nei quarti. Puoi descrivere il rapporto che avete tra di voi, se esiste? So che gli australiani, ad esempio, viaggiano insieme e hanno gli allenatori che li seguono. È così anche tra le ceche, oppure siete indipendenti? Cosa aiuta il vostro piccolo paese rispetto agli Stati Uniti?
KAROLINA MUCHOVA: “Penso che siamo più ciascuna per conto proprio, davvero. Quando ci vediamo negli spogliatoi, siamo tutte contente l’una per l’altra, parliamo e tutto il resto. Con Marketa siamo dello stesso club, quindi la conosco ovviamente un po’ meglio di Barbora. Ma con entrambe abbiamo un bel rapporto, ci sosteniamo a vicenda. Il fatto che siamo in tre nei quarti è davvero bello per il nostro Paese”
D: Riguardo alla presenza delle ceche tra le migliori, soprattutto tra le donne: senti di aver sempre avuto l’opportunità di sviluppare il tuo tennis? Non era solo per chi avesse più soldi? Mi sembra che ci sia un buon sistema di club e accademie. Seconda domanda: chi ammiri di più tra le giocatrici del vostro Paese?
KAROLINA MUCHOVA: “Il sistema, direi che in realtà non lo considererei proprio un sistema. Io, ad esempio, mi sono allenata per la maggior parte del tempo nella mia città natale, mi sono sempre cercata un allenatore e ho costruito la mia squadra. Penso che per gran parte di noi sia stato così. O era la famiglia, oppure i genitori che aiutavano. Poi, da più grande, mi sono trasferita a Praga in un club più grande dove c’erano più giocatrici e più opportunità. Ma non direi che per me sia stato un sistema, anche se è stato bello avere tanti tornei a disposizione per competere tra noi in Repubblica Ceca. Questa, probabilmente, è la cosa migliore che posso dire. Chi ho ammirato di più? Ho sempre apprezzato Karolina Pliskova. Poi siamo diventate amiche, quindi ho un bel rapporto con lei e direi proprio lei”
D: Giocherai contro Naomi Osaka la prossima, per il terzo Slam di fila sul cemento. Com’è stato affrontarla le ultime due volte e cosa ti aspetti per questa sfida, che si disputa in un turno più avanzato rispetto alle altre volte?
KAROLINA MUCHOVA: “È una grande giocatrice. Penso che abbia ritrovato la forma e stia migliorando sempre di più. I risultati lo dimostrano. In realtà abbiamo anche fatto un allenamento insieme qui. Quindi mi aspetto davvero una sfida dura, sarà sicuramente una partita complicata”
D: Che differenze hai notato nel suo gioco nelle vostre sfide?
KAROLINA MUCHOVA: “La differenza penso sia che ora ha più partite sulle spalle, sta vincendo, e penso abbia ritrovato la convinzione di poter essere la migliore e si fida di più dei suoi colpi. Gioca molto veloce, gioca bene. Sarà difficile”
D: Cosa ti ha insegnato questo periodo da quando sei tornata dall’infortunio? Cosa hai imparato su te stessa affrontando queste difficoltà e arrivando ora ai quarti?
KAROLINA MUCHOVA: “Non era il mio primo infortunio, quindi ci sono già passata. Cerco sempre solo di fare il meglio possibile, guarire il più in fretta e fare quello che posso in quel momento. Non è mai piacevole avere un infortunio o dover affrontare qualcosa di simile. Ma cerco di prenderla per quello che è e mi concentro sempre sul lato positivo, sono felice di essere in forma con il mio team per questo torneo, di poter giocare ancora e godermi il tennis”
D: Hai parlato un po’ di Naomi prima. Quali sono secondo te i suoi punti di forza e le sue maggiori difficoltà come avversaria?
KAROLINA MUCHOVA: “Non ho visto le sue partite qui, sinceramente. Quindi direi solo che gioca veloce. Non so, ha un buon servizio, colpi rapidi, si muove bene. È una grande giocatrice. Sarà, lo ripeto, una partita dura, ma la aspetto con piacere”
D: La Repubblica Ceca è molto piccola, paragonabile a tre regioni italiane. Come spieghi che escono così tante tenniste, soprattutto donne? È possibile che i ragazzi preferiscano hockey e calcio, mentre le ragazze vedono nel tennis una via per diventare ricche e famose?
KAROLINA MUCHOVA: “Non so la risposta. Può essere che i ragazzi si orientino più su hockey e calcio perché sono sport popolari nel nostro Paese. Come hai detto, siamo tante a giocare. Penso che sia bello per le giovani e le nuove generazioni vedere che si può arrivare al top. Vedo le giovani junior giocare nel mio club, possono allenarsi con noi e tutto il resto. Penso le aiuti, dà loro la convinzione che anche loro possono farcela. Forse è questo”
