[2] C. Ruud b. [4] U. Humbert 6-2 6-3
Casper Ruud non lascia scampo a Ugo Humbert e si prende con autorità il titolo del BNP Paribas Nordic Open di Stoccolma. In poco più di un’ora di gioco il norvegese ha firmato una delle sue prove più convincenti dell’anno, imponendo ritmo, precisione e lucidità tattica contro un avversario che non è mai riuscito a trovare contromisure. E dire che, sulla carta, il favorito era proprio il francese — specialista delle superfici rapide e già più volte vincitore indoor — ma in campo è sceso un Ruud sorprendentemente a suo agio sul veloce. Con questo successo, il numero 11 del mondo mette in bacheca il secondo trofeo stagionale dopo Madrid.
Primo set: Ruud perfetto, un assedio senza pause
Ruud parte a tutta velocità, subito aggressivo e padrone del campo. Nel quarto gioco conquista tre palle break, mettendo in mostra tutto il suo repertorio e chiudendo anche un 15 spettacolare che infiamma il pubblico. Alla seconda occasione piazza il break e vola 3-1.
Il norvegese appare concentratissimo, toglie tempo all’avversario e aggredisce ogni palla con ritmo supersonico, salendo 4-1 senza concedere nemmeno un punto nei propri turni di servizio. Humbert prova a tenere il passo, ma rimane sotto assedio: non riesce a mettere in atto le sue variazioni mancine e a scalfire un Ruud semplicemente implacabile.
Sul 5-2, il numero uno scandinavo si procura altre due palle break e sfrutta la seconda, chiudendo il set 6-2 in appena mezz’ora. Una prova di forza totale: Ruud ha perso soltanto due punti al servizio e ha dominato il parziale 27 a 13 nei punti complessivi. Humbert non ha demeritato, ma il norvegese è stato impeccabile: preciso nei rischi, solidissimo nei fondamentali e con percentuali altissime su prime e seconde. Un set di controllo e autorità, da campione in pieno ritmo.
Secondo set: Ruud pura dinamite — secondo titolo stagionale dopo Madrid
Nel secondo parziale la musica non cambia. Ruud continua a dominare al servizio, inanellando turni di battuta perfetti e procurandosi due palle break nel quarto gioco. Alla seconda occasione piazza ancora l’allungo e sale 3-2, confermando la sensazione di pieno controllo del match.
Humbert prova a reagire, ma non riesce a reggere gli scambi da fondo: il norvegese toglie sistematicamente il tempo, asfissia il francese e lo costringe a una posizione sempre più difensiva, quasi impacciata, come se avesse le braccia legate. Ruud vola 5-2 e non ha ancora concesso un solo punto nei propri turni di battuta — 28 consecutivi fino a quel momento.
Con il braccio letteralmente infuocato, il numero 11 del mondo continua a martellare con precisione e potenza. Humbert, con orgoglio, riesce a strappare ancora un game prima della fine, ma Ruud non trema: chiude in poco più di un’ora con il punteggio di 6-2, 6-3.
Una vittoria mai in discussione, costruita sulla solidità, sulla continuità e su una fiducia ritrovata che lo rilancia verso un finale di stagione da possibile protagonista.
A fine match Ruud non ha nascosto la propria soddisfazione:
«Su.»