Marta Kostyuk ha vissuto un 2025 nel limbo. L’attuale numero 27 WTA ha raggiunto qualche buon piazzamento: i quarti di finale nei 1000 di Doha, Madrid e Montreal e gli ottavi allo US Open. Non si è però mai spinta sino a una semifinale e il bilancio stagionale sia contro le top 20, ma anche contro le top 50, si è concluso in negativo: 3-10 il primo, 10-14 il secondo.
Si può dire quindi soddisfatta della sua stagione? “Non del tutto”, ha rivelato la 23enne ucraina in un’intervista esclusiva a ‘Tennis365’ durante il Wuhan Open. “Vedremo come finirà l’anno (nel 1000 cinese ha perso all’esordio contro Karolina Muchova, ndr), ma questo è il momento in cui si guarda indietro a tutto ciò che si è fatto e a ciò che si sarebbe potuto fare meglio. Penso che quest’anno ci siano stati molti miglioramenti fuori dal campo, nel modo in cui vivo la mia vita e nel modo in cui la affronto. Quindi, ci sono molti aspetti positivi, ma anche alcuni problemi come gli infortuni e le sconfitte a seguito di partite combattute”.
E, per Kostyuk, sono proprio queste ultime a pesare nel bilancio generale della stagione. “Mi sembra di aver sbattuto contro un muro molte volte quest’anno, perdendo svariate partite contro giocatrici dentro la top 10 (7 sconfitte su 8 match giocati, n.d.r.). In molti incontri ero davvero vicina alla vittoria, ma non sono riuscita a superare il traguardo. Quindi, ora che l’anno sta volgendo al termine, provo un po’ di frustrazione. Sento che devo fare ancora gli ultimi passi. È importante credere davvero in quello che fai e credere che ce la farai. Quest’anno mi è sembrato che ci fossero ostacoli su ostacoli, non sono stata molto fortunata con i sorteggi. In qualche modo sono arrivata dove sono. È stato un anno discreto, ma non abbastanza buono per me”.
Il divario da colmare con le prime della classe è ancora grande e, per la tennista ucraina, è difficile restringerlo anche a causa di ragioni biologiche. “Contro Swiatek, quando l’ho affrontata, non ero affatto pronta per giocare contro di lei. L’ho sfidata più di un anno fa ed era molto forte. Con Sabalenka so che sarà una battaglia difficile. Ho le mie capacità, ma alla fine sono tutte molto più grandi di me, molto più alte di me, molto più forti di me. Ognuna di noi ha la propria struttura biologica. Alcune hanno un livello di testosterone più alto, altre più basso. È una cosa naturale e questo sicuramente aiuta. Mi sento più piccola di loro. Cerco di capire come posso battere queste giocatrici con le mie capacità tennistiche, ma devo lavorare e correre più di loro per vincere i punti”.
E ancora: “Non posso aumentare il mio peso di 10 kg o la mia altezza di cinque centimetri. Quindi, devo sfruttare al massimo tutto ciò che ho. Le altre giocatrici hanno più vantaggi in altri aspetti. Io sono fatta così. Guardo le foto in cui ci stringiamo la mano a rete e si vede che sono molto più piccola rispetto ad alcune mie avversarie. Fa parte dello sport ed è una sfida molto interessante per me affrontare queste giocatrici”.