Pagellone Fed 2013: Errani e Vinci protagoniste

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Pagellone Fed 2013: Errani e Vinci protagoniste

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TENNIS – Slovacchia sprecona, la Russia delle rimonte gioca la finale con le terze linee, la Serbia retrocede, le nostre ragazze di nuovo campionesse, il Belgio finisce in C. Attenzione per il futuro a Germania, Polonia e Canada.

Dopo l’analisi con relativi promossi e bocciati della Davis, tocca ora alla competizione a squadre nazionali femminili.

 

Anche qui proviamo da dare i voti alle protagoniste dell’edizione 2013.

BOCCIATI

AUSTRALIA: Voto 5+

Il ritorno nel World Group viene bagnato con una sconfitta pesante in terra ceca (0-4). E’ vero, la squadra ha al momento una sola leader ed un buon doppio, però la Stosur (voto 5) ha dei limiti caratteriali che in certe occasioni la frenano non poco. Contro le detentrici del titolo l’ex campionessa degli US Open spreca e perde in due set (due tie-break) contro la Safarova e poi cede in tre (fallendo un match point) contro la Kvitova.

Se però arrivano avversari alla portata (leggasi la Svizzera fuori casa negli spareggi) la musica cambia e le cose diventano facili.

Il 2014 ricomincerà ospitando le russe in casa, vediamo se Stosur & Co. faranno quel piccolo passo in più per provare a conquistare la semifinale.

SERBIA : Voto 4,5

Le finaliste del 2013 si presentano al primo turno contro la Slovacchia da affrontare in casa senza Jankovic e Ivanovic. Vero, dall’altra parte ci sono Hantuckova e Cibulkova, non le ultime arrivate, però almeno la Jovanovski (voto 4) qualcosa in più la dovrebbe fare ed invece la nr.1 serba (nell’occasione) perde entrambi i singolari. Passi il primo con la Hantuchova, ma addirittura contro la Cepelova (che sostituisce la Cibulkova infortunata nella seconda giornata) in un fondamentale terzo singolare sull’1-1, davvero è troppo per una che dovrebbe rappresentare il futuro tennistico della sua nazione.

E non finisce qui, perché nonostante la presenza di una indomita Ivanovic (voto 7) nello spareggio contro la Germania, la Serbia finisce addirittura in B. Ana da sola può ben poco, o si sveglia la Jovanovski o la Jankovic ogni tanto si fa vedere.

FRANCIA e BELGIO: Voto 4,5

Grandi team dal passato (molto recente) illustre e che adesso rischiano di sprofondare nel baratro

Le transalpine si salvano agli spareggi da una clamorosa retrocessione in serie C. Non basta il ritorno della Bartoli dopo molti anni per ritornare nel World Group. Anzi, dopo la sconfitta al primo turno del World Group II contro le tedesche le francesi hanno poi la fortuna di giocarsi lo spareggio in casa contro il Kazakhstan (sarebbe potuta capitare la Polonia delle sorelle Radwanska).

Dietro Marion (voto 6,5) che come sappiamo si è poi ritirata c’è ben poco. La Cornet nonostante la sua migliore annata nel circuito fatica ad essere leader (voto 5,5), Mladenovic (voto 5), Parmentier (voto 4,5) e Garcia (s.v., ancora troppo acerba) sono al momento lontane da uno standard accettabile, ritornare nel tennis che conta a livello di squadra sarà dura.

Va molto peggio al Belgio che invece in Serie C ci finisce, sconfitto nel primo turno del World Group II dalla Svizzera di Romina Oprandi e poi impallinato a domicilio negli spareggi dalla Polonia delle sorelle Radwanska. Eppure la formazione belga annovera nelle sue fila la sorprendente Flipkens del 2013 (nel circuito, in Fed così così, voto 5) e la Wickmayer (voto 4,5, lontana dalla sua forma migliore e che oltretutto gioca solo in Svizzera), non proprio delle sprovvedute. Ma se una delle due manca o non è in gran forma alle loro spalle c’è solo l’inesperta e giovanissima Van Uytvanck (voto 4,5) che sarà talentuosa ma al momento è solo nr.112 del ranking.

Pierce, Mauresmo, Henin e Cljisters, il vuoto lasciato da queste giocatrici e ben lungi dall’essere colmato.

PROMOSSI

RUSSIA: Voto 6

Trattasi di un vero e proprio voto di stima. Nonostante una schiera di giocatrici di primo livello le russe trovano il modo di complicarsi la vita sia con il Giappone nei quarti di finale (sotto 1-2) che con la Slovacchia in semifinale (0-2 dopo la prima giornata). Infine, dopo le due rimonte da urlo, in finale, vista la contemporaneità con il Master B di Sofia, vanno a giocare praticamente le terze linee. Una gestione del team e della manifestazione a dir poco vergognosa.

Kirilenko (voto 6,5), Vesnina (voto 5), Pavlyuchenkova (voto 6-), Makarova (voto 6,5, decisiva nelle due rimonte) e soprattutto il doppio Makarova/Vesnina (voto 7) comunque dimostrano tra alti e bassi di essere una squadra forte e ben assortita. Le povere Panova (voto 7-), Khromacheva (voto 5-) e Kleybanova (voto 4,5, ma siamo stati tutti ben contenti di averla rivista in campo ad alti livelli) fanno quello che possono in finale ma cedono alle nostre ragazze.

Dall’anno prossimo Sofia e la finale di Fed si svolgeranno in due settimane differenti, speriamo basti per evitare di assistere a epiloghi della manifestazione qualitativamente non all’altezza dell’evento (che ha pur sempre una storia cinquantennale).

POLONIA: Voto 6

Potenzialmente una delle mine vaganti in un prossimo futuro.

Le sorelle Radwanska le conosciamo benissimo. Aga (voto 7) e Urszula (voto 6) sono un ottimo team ed oltretutto formano anche un buon doppio. Di sicuro affrontarle non sarà cosa facile. Il primo turno del 2014 nel World Group II prevede l’abbordabile trasferta in terra svedese, i play-off per la A 2015 non sembrano così lontani. Pericolosissime.

CANADA: Voto 6+

Il Canada sfrutta l’esplosione della Bouchard (voto 6+) ben coadiuvata da Sharon Fichmann (voto 6+). Chiamate ad affrontare l’Ucraina delle terribili Svitolina e Tsurenko nello spareggio per la B, oltretutto in trasferta e sulla non amata terra rossa, le canadesi vincono 3-2 aggiudicandosi il doppio decisivo con autorità e mestiere. Primo turno 2014 davvero intrigante, il Canada ospiterà la Serbia, non proprio una passeggiata per Jankovic ed Ivanovic (ammesso che ci siano), le finaliste del 2012 faranno bene a non sottovalutare la trasferta nordamericana.

GERMANIA: Voto 6,5

Le valchirie tedesche hanno un team di tutto rispetto e praticamente buono per tutte le superfici. In valore assoluto forse solo le russe possono vantare un numero così alto di giocatrici di alto livello. Kerber (voto 6+), Lisicki (voto 7), Goerges (voto 6,5), Barthel (voto 6), senza dimenticare la Groenefeld ottima doppista (voto 6,5), le emergenti Beck e Pfizenhmaier e la Petkovic che finalmente pare stia recuperando dai suoi molteplici infortuni. Le tedesche passano con autorità in Francia e poi vincono lo spareggio che consente loro il ritorno nel World Group contro la Serbia capeggiata da Ana Ivanovic.

Nel 2014 la Germania è attesa dalla trasferta in Slovacchia, una sorta di prova di maturità per un team davvero di primo livello.

SLOVACCHIA: Voto 7-

Cibulkova (voto 6,5) e Hantuchova (voto 7) sono state davvero ad un passo dal raggiungimento della finale, ben 11 anni dopo la  clamorosa e sorprendente vittoria del 2002 in terra spagnola contro le padrone di casa (allora si giocavano le Final Four in un unica sede).

Dopo un’incredibile vittoria contro la Serbia nei quarti di finale, grazie soprattutto ad una immensa Cepelova (voto 8), che sostituisce al meglio la Cibulkova infortunata dopo la prima giornata battendo la Jovanovski in una vera e propria battaglia (11-9 al terzo), in semifinale le slovacche sfiorano l’ impresa.

Dopo la prima giornata si vengono a trovare avanti 2-0 contro le russe, ma sul più bello si sciolgono come neve al sole. Kirilenko e Makarova pareggiano i conti e poi il doppio russo conquista il punto decisivo. Non avremo mai la controprova, ma perché mandare sul 2 pari in campo il doppio Hantuchova-Cibulkova invece delle più affiatate Hantuchova-Rybarikova, oltretutto con quest’ultima non solo buona doppista ma anche autrice di una stagione non male in singolare?

Alle slovacche è mancato l’acuto finale, peccato sarebbe stata una bella favola da raccontare.

ITALIA: Voto 7+

Si potrà dire di tutto, che le migliori non c’erano, che la finale è stata giocata come detto contro una Russia più che menomata dalle defezioni delle sue migliori giocatrici, ma se a vincere deve essere la squadra più forte, Errani (voto 7+) e Vinci (voto 7+) con l’ausilio (visto che tutti i punti decisivi li hanno giocati loro sia in singolare che in doppio) a turno di Pennetta, Schiavone, Burnett e Knapp possono davvero definirsi meritevoli del quarto successo nella competizione.

Con questa squadra siamo entrati nella storia della Federation Cup e nessuno potrà mai negarlo.

Il cammino verso la conquista del titolo è stato più variegato che mai. Contro gli Usa al primo turno le nostre eroine sono state in netta difficoltà contro l’ostica Lepchenko in singolare (vincitrice di entrambi i suoi match), ma hanno poi raccolto il punto decisivo nel doppio. Contro la R.Ceca campione in carica in semifinale sugli scudi finisce Roberta, che schianta prima la Kvitova e poi viene a capo di una ostica Safarova. Nella finale infine, Sara gioca da Top10, la Vinci in una delle sue giornate peggiori caccia comunque le unghie, annulla 4 match point e ci dà un fondamentale 1-0.

La difesa del titolo nel 2014 inizierà dalla trasferta statunitense a Cleveland. Serena e Venus sembra stavolta ci saranno, ma anche senza loro Stephens, McHale, Hampton, Lepchenko, Keys e Riske saranno comunque un osso duro da affrontare. Vedremo se saremo capaci di confermarci ai vertici.

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Fed Cup

Le Finals della Billie Jean King Cup 2022 si giocheranno a Glasgow

La nazionale azzurra di Tathiana Garbin sarà impegnata dall’8 al 13 novembre nella Emirates Arena scozzese che ospiterà anche un girone delle Finals di Coppa Davis

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La nazionale italiana di BJK Cup: da sinistra Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Martina Trevisan, Tathiana Garbin, Lucia Bronzetti - Alghero 2022 (foto ITF/Ray Giubilo)

La ITF ha comunicato che la sede prescelta per le Finals della Billie Jean King Cup 2022 sarà Glasgow, con l’organizzazione della federazione britannica, la LTA. La fase finale della massima competizione a squadre del tennis femminile andrà in scena dall’8 al 13 novembre sul campo indoor della Emirates Arena, che a settembre ospiterà pure un girone delle Finals di Coppa Davis: sarà la quarta volta in quasi sessant’anni di storia (la prima edizione fu nel 1963) in cui la Gran Bretagna ospiterà le finali di questa competizione, originariamente chiamata Fed Cup. Ci sarà anche l’Italia della capitana Tathiana Garbin, grazie alla vittoria sulla Francia nel turno eliminatorio di aprile; le altre contendenti per il titolo di campionesse del mondo di tennis saranno le giocatrici di Gran Bretagna, il paese ospitante, Australia, Belgio, Canada, Cechia, Kazakistan, Polonia, Spagna, Slovacchia, Svizzera e USA. Il formato prevede quattro gironi da tre squadre, con le vincitrici di ogni girone che approderanno nelle semifinali. “La LTA ha presentato una candidatura molto consistente nel contesto di una gara molto competitiva – ha detto il presidente ITF, David Haggerty -. Hanno ospitato già con successo delle gare di Coppa Davis e non vediamo l’ora di portare la più grande competizione a squadre del tennis femminile davanti all’appassionato pubblico scozzese”.

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Billie Jean King Cup

Coppa Davis e Billie Jean King Cup: ecco chi sostituirà Russia e Bielorussia

Walkover, bye, wild card e ripescaggi in un turbinio di emozioni regolamentari da cui sono scaturiti i nomi delle nazioni che beneficiano dell’esclusione delle squadre russe e bielorusse

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Coppa Davis, il trofeo (foto via Twitter @DavisCup)

Avevamo lasciato la Coppa Davis ai Qualifiers, i tie di qualificazione per il primo atto delle Finals, quello a gironi in programma a settembre. Come per la Billie Jean King Cup, i cui “preliminari” si disputeranno il 14-15 aprile, si poneva innanzitutto il problema di sostituire la nazione già ammessa alla fase finale in quanto campione in carica dopo la decisione da parte dell’ITF in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel 2021, infatti, entrambe le manifestazioni sono state vinte dalla Russian Tennis Federation, che sarebbe la Russia ma non si può dire per via della sanzione per il doping di Stato, per quanto il titolo vinto come RTF sia comunque finito insieme agli altri nella bacheca russa. Vediamo allora su quali criteri la Federazione Internazionale si è basata per decidere chi sostituirà le squadre escluse, quindi anche quelle bielorusse.

Per quanto riguarda la Billie Jean Cup, il Board dell’ITF conferma che il posto della RTF sarà preso dalla semifinalista con classifica più alta tra le due sconfitte nel 2021, vale a dire l’Australia. Gli aussie vantano infatti il primo posto del ranking, mentre gli Usa, battuti nell’altra semifinale, sono quarti. Come ovvia conseguenza, l’Australia non giocherà i Qualifiers del prossimo aprile, mentre la nazione avversaria, la Slovacchia, beneficerà di un bye e si ritrova anch’essa direttamente alle Finals. Un walkover anche per il Belgio che avrebbe dovuto giocarsi la qualificazione contro la Bielorussia.

Se qualcuno cantava le donne come “dolcemente complicate”, per i maschi la faccenda è inutilmente complicata. Anche in Coppa Davis, il posto della RTF alle Finals è preso dalla semifinalista 2021 meglio classificata, la Serbia, undicesima. In realtà, l’altra semifinalista – la Germania – è piazzata molto meglio, quinta, ma la squadra che a sorpresa ha schierato Sascha Zverev si è qualificata sul campo (del Brasile). Dunque, il diritto della Serbia alle Finals non deriva dall’essere l’unica candidata, bensì dal fatto che, delle due, è la semifinalista con ranking più alto una volta esclusa la Germania. Ma non finisce qui.

 

Già, perché alla squadra di Novak Djokovic e compagni era stata offerta una wild card, quindi a settembre sarebbe stata presente in ogni caso; così, però, si libera un invito che andrà a una delle 12 perdenti dei recenti tie di qualificazione. L’annuncio del nome della fortunata sarà dato a tempo debito.

Ricapitolando, nelle quattro sedi che ospiteranno i gironi e che non sappiamo quali saranno ma speriamo che una sia Casalecchio di Reno (da non confondere con Reno, Nevada), gareggeranno la Croazia finalista 2021, la semifinalista Serbia, l’invitata Gran Bretagna, le 12 vincitrici di inizio marzo (Argentina, Australia, Belgio, Corea, Francia, Germania, Italia, Kazakistan, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti) e, appunto, la wild card misteriosa. Metà di queste si guadagneranno la fase finale davvero finale di fine novembre in un posto che l’ITF rivelerà in seguito. Le cose, l’importante è spiegarle bene evitando gli anacoluti.

Per concludere, la Bielorussia avrebbe dovuto disputare i playoff del World Group I del 4-5 marzo; la nazione avversaria, il Messico, ha ricevuto un walkover e a settembre competerà nel WG I. Rimane il problema di assicurare che nei World Group I e II ci sia il numero corretto di squadre. Quindi, l’Uzbekistan gareggerà nel WG I in quanto miglior classificata tra le perdenti dei playoff, mentre la Cina e la Tailandia in forza del loro ranking giocheranno nel WG II nonostante la sconfitta nei relativi playoff.

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Coppa Davis

La Federazione Tennis Ucraina chiede all’ITF l’espulsione delle federtennis russa e bielorussa

Così la lettera pubblicata su Facebook: “La Russia e la Bielorussia non solo non devono ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno devono partecipare a tornei”

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Sono da poco iniziati i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa, ma si combatte ancora, mentre sullo sfondo c’è lo spettro della minaccia nucleare evocato da Putin. E continuano anche le reazioni del mondo sportivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al recente annuncio di Elina Svitolina che devolverà i suoi prossimi prize money per sostenere i propri connazionali, si aggiunge ora la Federazione Tennis Ucraina che pubblica sul proprio account Facebook la lettera indirizzata a David Haggerty e Ivo Kaderka, presidenti rispettivamente dell’ITF e di Tennis Europe. Nella lettera viene chiesto di espellere le federtennis russa e bielorussa dai due organismi. Ecco il testo indirizzato alla International Tennis Federation:

“La Federazione Tennis Ucraina esprime la sua richiesta per l’espulsione immediata della Federazione Tennis Russa e della Federazione Tennis Bielorussa dalla ITF.

Le ragioni non hanno probabilmente bisogno di essere spiegate, ma ecco alcuni fatti.

 

Il cinico e sanguinoso attacco senza precedenti di Russia e Bielorussia all’Ucraina è in atto da ormai quattro giorni. Civili stanno morendo, anche donne e bambini; l’infrastruttura civile sta crollando.

È una guerra su vasta scala che riporterà il nostro Paese indietro di decenni. Tutto questo sta accadendo nel centro geografico dell’Europa. Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. È in corso una spietata guerra di annientamento.

La Russia e la Bielorussia non solo non hanno il diritto di ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno di partecipare in ogni torneo a squadre e individuale all’estero.

Il Consiglio direttivo della Federazione Tennis Ucraina spera in una Vostra forte posizione in considerazione di questa richiesta.”

Una richiesta assolutamente decisa, ma altrettanto comprensibile, quella della federtennis ucraina a firma del proprio presidente Sergiy Lagur. Lascia un po’ incerti il significato del passaggio sulla partecipazione ai tornei individuali, ma immaginiamo che, più che un’esclusione tout court dei tennisti di Russia e Bielorussia, si chieda di non mostrare bandiere e simboli di quelle due nazioni. In ogni caso, in attesa delle decisioni dei due organi interpellati, ricordiamo che restano fuori dalla loro competenza i tornei dello Slam, oltre naturalmente quelli dei circuiti ATP e WTA. Non dimentichiamo neanche le prese di posizione dei tennisti russi: da Daniil Medvedev ad Andrey Rublev, che già a Dubai ha avuto modo di pronunciarsi contro la guerra. Con loro si è espresso con gli stessi toni Karen Khachanov.

Questa la posizione di Ubitennis sul tema della Guerra in Ucraina
Questa la posizione di Ubitennis sul tema della Guerra in Ucraina

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