Bolelli e Fognini fantastici, il doppio è affar nostro

Coppa Davis

Bolelli e Fognini fantastici, il doppio è affar nostro

Pubblicato

il

 

TENNIS COPPA DAVIS – Simone Bolelli e Fabio Fognini giocano un match straordinario vinto in quattro set, 67(6) 76(9) 76(3) 64, su Zeballos/Schwank regalando all’Italia un punto pesantissimo. Domani Fognini opposto a Berlocq può chiuderla e portarci ai quarti per il secondo anno consecutivo.

ARGENTINA-ITALIA 1-2

Era dal 1998 che non vincevamo un doppio in trasferta nel World Group. Allora furono Gaudenzi e Nargiso che ebbero la meglio su Martin e Gimelstob in quel di Milwaukee e ci diedero addirittura il punto del 3-0 qualificandoci per la finale poi persa con la Svezia a Milano.

Quella era una sorta di seconda squadra americana, Agassi e Sampras avevano pensato bene di disertare il match ma per noi fu lo stesso un trionfo, visto che non solo avevamo vinto in trasferta ma soprattutto tornavamo in finale dopo 18 anni.

L’impresa di oggi di Fognini e Bolelli (dopo 3 ore e 57 minuti di autentica battaglia) non ha la stessa importanza a livello di posta in palio, perché il match lo dobbiamo ancora chiudere e siamo negli ottavi di finale, ma vincere con grandissima maturità nella torcida di Mar de la Plata contro due doppisti di ottimo spessore, forse non  fenomeni, ma avvezzi a questo tipo di scenario, va comunque rimarcata e ci regala una grandissima soddisfazione dopo tanti incontri di doppio giocati male, persi per un niente, persi quando avevamo l’incontro in pugno.

Oggi no, Fabio e Simone hanno dato l’anima, sono stati sempre ben presenti nel match, non hanno letteralmente sbagliato nulla, hanno vinto perché in questo momento più forti, hanno vinto perché probabilmente anche più affiatati.

Ora ci manca la ciliegina sulal torta e spetterà a Fabio regalarcela domani nel primo singolare contro Berlocq. Che non vedrà l’ora di strapparsi l’ennesima maglietta, noi speriamo che Fognini gliela faccia lasciare intatta, perché se il nr.1 è in giornata, non c’è ne è per nessuno, soprattutto per il Berlocq di turno.

Bolelli/Fognini- Schwank/Zeballos 67(69 76(9) 76(3) 64

Gli argentini vincono il sorteggio e decidono di ricevere, piazzandosi Zeballos a destra e Schwank a sinistra. Parte per gli azzurri al servizio Bolelli, primo game tenuto a 30. Per gli argentini il primo a servire e Schwank, in risposta Bolelli è sul lato destro, Fognini su quello a sinistra. Nessun problema nemmeno per i sudamericani, game a 30.

Finisce il primo giro di servizi senza particolari emozioni, chi serve lascia due punti alla risposta in tutti e quattro i game. L’impressione è che gli argentini siano perfetti quando serve Zeballos con Schwank a rete che pare insormontabile. Invece la coppia azzurra va meglio con Fognini al servizio, quando Bolelli serve Fabio sotto rete mostra qualche incertezza. Ed infatti al quinto gioco arrivano due palle break consecutive per la coppia di casa sul 15-40, ma gli azzurri rimediano alla grande e Bolelli tiene la battuta. La situazione si ribalta nel game successivo. E’ Schwank che offre una palla break agli azzurri con un gratuito di diritto, ma poi l’argentino trova un servizio vincente e la annulla. Si seguono i servizi senza sussulti anche se sul 5-4 la coppia italiana arriva a due punti dal set sul 15-30, ma gli argentini rimediano senza concedere palle break. Nel game successivo è Fognini che parte male al servizio (0-30), ma Bolelli rimedia con due ottime voleé e poi gli azzurri dopo 10 punti giocati salgono 6-5.

La logica conclusione del set è allora il tie break, la coppia che lo vince potrebbe mettere un po’ di pressione sugli avversari. Purtroppo l’inizio degli azzurri è da brivido. Gli argentini scappano subito avanti 4-0 con Schwank che fa il bello ed il cattivo tempo. Si gira sul 5-1, poi la coppia di casa va sul 6-1 ed ha ben 5 set point. Il set sembra compromesso ed invece gli azzurri riescono in una clamorosa rimonta. Arrivano 5 punti consecutivi (splendide le due risposte sul servizio di Schwank) e sul 6 pari il set è completamente riaperto. Ma sul servizio di Fognini uno scambio a rete si conclude con una voleé in rete dello stesso Fabio e gli argentini si procurano il sesto set point, che purtroppo è quello decisivo. Un recupero di Bolelli finisce largo ed il primo set va ai sudamericani.

Comunque è stato un primo set equilibratissimo, basti pensare che le due coppie hanno realizzato lo stesso numero di punti, 47.

Il secondo set è all’insegna della grandissima regolarità, si arriva al 4 pari con gli argentini che concedono 4 punti alla risposta e la coppia azzurra appena 2. Nel nono gioco occasionissima per Bolelli e Fognini che salgono 0-30 sul servizio di Schwank, ma Fabio sbaglia una voleé e gli argentini risalgono con Schwank che risolve tutto con il servizio.

Tutto tranquillo nei due game successivi e c’è un nuovo tie break, per noi da vincere assolutamente, due set sotto significherebbe avere le Dolomiti da scalare. Partiamo alla grande, Fabio entra sulla rete e c’è il minibreak in apertura, ma gli argentini lo recuperano subito. Bolelli taglia il campo con un bellissimo vincente di diritto, altro minibreak azzurro per il 3-1, ma gli argentini non mollano mai, risposta profonda di Zeballos e smash di Schwank, 4-3 ma servizio dei nostri avversari. Non finiscono i ribaltamenti di fronte, lob (finalmente, gli argentini a volte sono con il naso sulla rete) di Fognini, altro minibreak italico, ma Zeballos ristabilisce subito l’equilibrio con una bella accelerazione di diritto. L’argentino però sbaglia la risposta, 6-5 Italia e set point. Lo stesso Zeballos l’annulla con un servizio vincente che replica immediatamente per il 7-6 locale, set point Argentina. Stavolta ci pensa Bolelli con una stop volley di rovescio, poi arriva un servizio vincente di Fognini, 8-7 e ancora set point azzurro. Schwank mette una seconda incredibile, 8 pari. Ma Fabio non ne può più, scambio durissimo, lo spezzino si inventa un’entrata con voleé di rovescio sulla rete, 9-8 e stavolta il set point e sul nostro servizio. Servizio vincente di Bolelli, un set pari, riapriamo la partita e forse mettiamo qualche dubbio nella testa dei nostri avversari.

Gli azzurri sembrano finalmente entrati in partita e sicuri di potercela fare, si tratterebbe di sferrare il colpo del ko, anche perché il pubblico è ammutolito e gli argentini sembrano sbandare. Difatti per due volte gli mettiamo il fiato sul collo ad inizo terzo set. Nel secondo game, quando serve Schwank e ci troviamo 15-30 e soprattutto nel quarto game quando andiamo 0-30 e Fognini manda appena lunga una voleé alta. Anche Bolelli va in affanno sul 2 pari 15-30, ma i nostri si salvano brillantemente con un miracolo sotto rete, stavolta di Fognini, 3-2 Italia naturalmente senza break. Sul 4-3 altra grossa occasione per scappare per gli azzurri. Una super risposta di Fognini ci porta sul 15-40 servizio Zeballos, ma Bolelli sbaglia un risposta non difficile e poi Schwank salva la seconda palla break con uno smash agevole. Ma Zeballos è in calo, gratuito di diritto e terza palla break. Niente da fare, ottima prima dell’argentino e fantastico rovescio, ancora parità. Alla fine gli argentini tengono la battuta e vanno sul 4 pari. Nel game successivo per la prima volta nel match Bolelli accusa un passaggio a  vuoto che per poco non paghiamo caro. Simone commette 4 gratuiti consecutivi, martellato un po’ dalla coppia avversaria che gli tira colpi molto profondi sui quali l’azzurro si muove in maniera pigra. Ci troviamo a fronteggiare due palle break importantissime, fortunatamente viene fuori sotto rete l’abilità e la sfrontatezza di Fabio Fognini, che entra due volte alla grande e allontana le due minacce. Bolelli piazza un ace ed alla fine ancora Fabio entra sulla rete e chiude il game per il 5-4 in nostro favore. Non succede più nulla, arriva il terzo tie break della serata.

Fognini è quasi in trance agonistica, fantastico recupero e punto sulla rete, c’è subito il minibreak azzurro per il 2-0, ma Schwank non demorde, voleé alta che ristabilisce gli equilibri sul 3-2. Zeballos impatta sul 3 pari ma poi sbaglia un diritto, altro minibreak Italia. E’ la svolta del tie break. Bolelli al servizio non perdona per il 6-3, Fognini trasforma il primo set point con una voleé, due set a uno Italia, ce lo siamo proprio meritato.

Siamo oltre le 3 ore di gioco, pausa più lunga, i giocatori tirano il fiato. Il pubblico è ormai ammutolito, gli argentini iniziano a temere il peggio.

L’inizio del quarto set segue quello dei primi tre, poi nel terzo game arriva lo strappo degli azzurri. Schwank pare in difficoltà fisica e  inanella un errore dopo l’altro. La coppia italiana sale 0-40, Fabio sbaglia un comodo schiaffo al volo di diritto, ma ci pensa Schwank a regalarci il break con un erroraccio di rovescio (e conseguente lancio della racchetta per terra). E’ il primo break del match (e sarà l’unico), gli azzurri finalmente allungano, meritatamente. Fabio e Simone oramai viaggiano con il vento in poppa, ma si sa che in Davis può succedere di tutto, soprattutto in un ambiente come quello argentino, dove il pubblico se entra in gioco è pericolosissimo. Nell’ottavo game Simone va sotto 0-30 al servizio ma i nostri reagiscono con grandissima calma e maturità, quattro punti consecutivi e ci garantiamo sul 5-3 il diritto di servire per il match al cambio di campo.

Tocca a Fabio chiudere la contesa nel dcimo gioco e naturalmente lo fa con il brivido. Gli azzurri salgono 40-15 (guarda caso Fabio fa il 1° doppio fallo di tutto la partita), ma Schwank non vuole proprio mollare, prima uno smash e poi uno scambio ravvicinato con voleé vincente. I nostri sbandano, Bolelli cambia troppo presto sulla rete e Zeballos lo passa, palla break argentina. Ma proprio Zeballos mette una voleé in rete, parità. Fabio allora decide che può bastare, prima una voleé per il terzo match point e poi un servizio vincente.

Finalmente siamo 2-1 fuori casa, ora arriva il difficile, chiudere domani, ma sappiamo che con questo Fognini possiamo sognare.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement