Marsiglia: Gasquet incanta. Passano Gulbis e Tsonga

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Marsiglia: Gasquet incanta. Passano Gulbis e Tsonga

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TENNIS – Richard Gasquet, l’ “enfant prodige” di Francia, regala al pubblico del Palais un vero e proprio festival del tennis : passanti di rovescio, smash, volé, ace. Dodig lotta un set ma poi soccombe 7/5 6/3. Prova solida per Gulbis che rischia nel secondo parziale contro Mahut ma poi chiude 6/3 7/6. Il detentore del titolo, Jo-Wilfried Tsonga si fa sorprendere dal connazioanle Roger-Vasselin nel primo set ma poi rimedia al terzo. Da Marsiglia, Laura Guidobaldi

(1) R. Gasquet b. I. Dodig 7/5 6/3

Ad inaugurare il pomeriggio di tennis qui a Marsiglia è l’ “enfant prodige” dotato di uno dei più bei rovesci ad una mano del circuito : sì, proprio lui, Richard Gasquet, attuale n. 9 del ranking e alla 7a partecipazione qui all’Open 13. Il pubblico del centrale lo aspettava con ansia e infatti lo accoglie con tripudio.

Dall’altra parte della rete ci sarà Ivan Dodig, perdente nell’unico precedente con il francese.

Ci si aspetta che oggi, con gli 8 migliori giocatori in campo, l’atmosfera della kermesse sia più accesa di quella delle altre giornate. Il tempo a Marsiglia è uggioso ma il clima del Palais puù diventare incandescente, soprattutto quando a brillare sul campo sono proprio i suoi beniamini.

Richard Gasquet ha fatto davvero di tutto ! Smash, volé, rovesci vincenti, passanti. Insomma, non c’è che dire, quest’oggi il tennista di Béziers ha regalato al pubblico marsigliese tutto il miglior repertorio di cui è capace in un vero e proprio festival del tennis ! E infatti il pubblico del Palais des Sport lo ripaga subito, applaudendolo e acclamandolo con l’ardore che lo contraddistingue.

Oggi funzionava proprio tutto, a cominciare dal suo meraviglioso rovescio. Fin dall’inizio Richard ne mette a segno tantissimi, incisivi, pesanti, radenti la rete e in corsa ma soprattutto vincenti. Il francese mette sul campo tutta la sua energia accompagnata da una grinta quasi insolita per lui. È concentratissimo, attento ed estremamente aggressivo con Dodig che, dal canto suo, gli tiene testa molto bene. Il croato controlla molto bene gli scambi, guadagna spesso la rete e cerca di sorprendere Richie con tantissime smorzate, spesso perfette e cortissime.

Ma Richard è sempre lì, anche perché stasera corre benissimo e, con scatti fulminei, si avventa sulle smorzate insidiose dell’avversario. L’ex allievo di Piatti mette a segno i più bei passanti lungolinea di rovescio proprio in corsa, passanti che spesso “inceneriscono” il povero Ivan che, forse, proprio per non permettergli di avanzare nel campo, gioca profondo e spinge tantissimo, tant’è che, a volte, va fuori giri con alcuni colpi.

Comunque fino al 5-5 l’incontro è perfettamente equilibrato. Dodig ha perfino 2 palle break ma Richrd le annulla con grande autorevolezza e determinazione. E infatti, dallo svantaggio di 15-40 è proprio Gasquet ad avere poi il sopravvento sull’avversario. E attacca, tanto, appena può, per rubare il tempo al croato. E alla fine, questi, nel momento cruciale, cede quel 15 in più che farà la differenza e che permetterà a Gasquet di breakkarlo e aggiudicarsi così il primo set per 7/5 in 48 minuti.

Nel secondo set Dodig continua a spingere, affondando all’impazzata i suoi fendenti ma, col passare dei punti, l’efficacia non è più la stessa e sembra affiorare la stanchezza. Sull’1-0 Gasquet mette a segno il break e scivola via 3-0. Ivan è molto meno incisivo adesso ed è Gasquet a condurre definitivamente la danza. Tuttavia, ad un certo punto, sembra che il croato si riprenda e ricomincia a spingere all’impazzata, giocandosi il tutto per tutto.

Ma, in realtà, è un fuoco di paglia. Gasquet continua a piazzare i suoi rovesci superlativi sugli angoli, suscitando appalausi scroscianti e il boato del pubblico che urla “Richard ! Richard !”. Il croato riesce ad intascare solo 3 giochi e, alla fine, Gasquet chiude il match con lo score di 7/5 6/3. In conferenza stampa il francese ha riconosciuto di aver prodotto un gioco soddisfacente e di sentirsi solido e molto concentrato: “Ho fatto un match solido, ho giocato bene, sono molto contento e sono molto felice di essere giunto finalmente in semifinale qui a Marsiglia”. E adesso per lui ci sarà Ernest Gulbis: “È un gran giocatore, molto forte, in particolare su questa superficie, con un servizio pericoloso. Beh, è vero a volte in campo è un po’ eccentrico e spacca spesso le racchette ma è un ragazzo molto gentile, una buona persona ed è apprezzato”.

(3) E. Gulbis b. N. Mahut 6/3 7/6

Ernests Gulbis è in semifinale all’Open 13. Infatti, oggi, il match del lettone si conclude più agevolmente per lui rispetto a quello di ieri contro Bautista-Agut.

L’avversario odierno è Nicolas Mahut, “veterano” francese del torneo ed eccellente doppista nonché tennista che, a 31 anni, sta vivendo una seconda giovinezza tennistica. Attualmente, infatti, il francese è n. 41 Atp, ed è vicinissimo al suo precedente best ranking di n. 40 del mondo.

Però per Nicolas, oggi, non c’è stato un granché da fare contro Ernests Gulbis, che è sceso in campo concentratissimo e solido. E infatti, il primo set fila liscio per il tennista di Riga che se lo aggiudica per 6/3. Poi, però, le cose cominciano a complicarsi per lui, con Mahut che si fa sempre più propositivo in campo, attaccando l’avversario, cercando di mettergli pressione guadagnando la rete il più possibile. Gulbis, commette alcuni errori di troppo; sembra molto teso ma si controlla, restando concentrato e attaccato allo score. Si arriva così al tie-break che però viene dominato da Ernsts che infligge a Mahut la zampata finale, lasciandogli soltanto un punto.

Periodo decisamente positivo per il lettone che, dopo la semifinale di Rotterdam della settimana scorsa, accede per la prima volta anche alla semifinale dell’Open 13 di Marsiglia.

(2) J.W. Tsonga b. E. Roger-Vasselin 6/7 (3) 6/2 6/2

Le sorprese non mancano a Marsiglia. Jo-Wilfried Tsonga, uno dei grandi favoriti del torneo nonché detentore del titolo, si fa sorprendere nel primo set da un ispirato Edouard Roger-Vasselin. Come il suo connazionale Nicolas Mahut, Edourd sta attraversando, a 30 anni, il miglior momento della sua carriera, avendo raggiunto una finale proprio all’inizio del 2014 a Chennai e piazzandosi il 10 febbraio al n. 35 Atp, suo best ranking.

Figlio d’arte, poiché suo padre è Christophe Roger-Vasselin, Edouard gioca un primo set impeccabile contro il n. 10 del mondo. È solido, si muove molto bene in campo e, da buon doppista, cerca di sorprendere a rete l’avversario. Jo commette però parecchi errori, in particolare affossando spesso a rete o andando fuori giri. C’è comunque grande equilibrio fino al 6-6 ma, al tie-break, Tsonga parte malissimo tant’è che si trova sotto 1-6 per perderlo poi per 3 punti a 7.

Tuttavia, nel secondo e terzo set la situazione si capovolge nettamente e il tennista di Le Mans, alla fine, porta a casa un match cominciato in modo davero complicato per lui. Jo vince dunque 6/7 6/2 6/2, con 13 ace, il 76% di punti ottenuti con la prima si servizio e, dopo aver perso il primo parziale, concedendo soltanto una palla break nel terzo set, peraltro salvata.

Ora Jo dovra vedersela con il tedesco Jan-Lennard Struff che, a grande sorpresa, ha eliminato le “Magicien” Mika Llodra con lo score di 6/4 6/3. Il 23enne di Warstein, n. 117 del mondo, prima di sconfiggere Llodra, aveva ottenuto lo scalpo di altri due transalpini, David Guez e Julien Benneteau.

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