Rio, Fognini supera Cuevas, Nadal facile su Montanes

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Rio, Fognini supera Cuevas, Nadal facile su Montanes

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Continua l’ottimo momento sulla terra rossa di Fabio Fognini che vola ai quarti di finale del Rio Open, l’Atp 500 in corso nella città carioca. Come all’esordio contro Bedene il ligure ha sofferto ma alla fine ha domato Cuevas in tre set con il punteggio di 7-6, 4-6, 6-3.  Avversario ostico l’uruguaiano, attuale 231 del mondo a causa di un infortunio, ma capace di raggiungere il numero 45 nel 2009. I due break consecutivi a inizio match sono stati il primo segnale di un confronto equilibrato, con un unico brivido sul 5-6 per Fognini che è stato costretto ad annullare un set point. Nel tie-break, pero’, l’azzurro ha dilagato e si è imposto facilmente per 7-1, mentre Cuevas ha ottenuto un solo punto in risposta. Nel secondo set, l’uruguaiano non si è demoralizzato e ha approfittato di un piccolo passaggio a vuoto di Fabio sul 2-2. Cuevas ha strappato la battuta e ha mantenuto il vantaggio sino alla fine del parziale, chiuso per 6-4 al secondo set point.

Grande battaglia ed equilibrio anche nel set decisivo, almeno fino al 3-2 quando Fognini con un game impeccabile ha conquistato il break decisivo che gli ha permesso di chiudere la pratica per 6-3, in 2 ore e un minuto di gioco. Sulla terra battuta Fabio ha vinto 25 delle ultime 27 partite disputate, conquistando nel 2014 il titolo di Vina del Mar per un totale di 12 vittorie su 13 match. In pratica, ha perso solo domenica scorsa nella finale di Buenos Aires contro Davide Ferrer. Ora nei quarti affronterà il 25enne ucraino Alexandr Dolgopolov, numero 54 del mondo, che ha vinto due dei tre precedenti con l’azzurro qualificandosi per i quarti di Rio grazie al successo sull’argentino Bagnis in 3 set per 6-7, 6-2, 7-6.

Nadal b. Montanes 61  62
Reduce da una infinita serie di sconfitte, interrottasi soltanto con la vittoria contro Haase non pensavamo certo che Montanes potesse fare match pari contro l’uomo venuto da Manacor. Nonostante il Nadal a mezzo servizio di questi tempi avesse faticato un po’ contro Gimeno-Traver la partita era decisamente scontata. Ma in tutta franchezza che Montanes fosse così mal messo – appesantito e con l’aria di chi sta girando il mondo per turismo – non ce l’aspettavamo. E quindi il 4-0 di partenza non scuoteva nessuno, ma la partita era imbarazzante. Nadal, da bravo giovane qual è, cercava in tutti i modi di non infierire tanto da sembrare persino sollevato quando – dopo aver sparacchiato fuori due risposte, una di dritto e una di rovescio – Montanes ha portato a casa il suo game. Il maiorchino chiudeva tranquillamente il primo set con un Montanes sudatissimo, davvero irriconoscibile rispetto al giocatore che aveva disputato quell’eroico quarto turno del Roland Garros contro Fognini o capace di battere Federer all’Estoril.

Secondo set che inizia sulle orme del primo, con la differenza che tocca a Nadal cominciare a servire. Prende subito il break di vantaggio, patisce qualcosina nel terzo game, cede il quarto e nel quinto si traveste da Babbo Natale, dando modo a Montanes di strappargli per la prima volta il servizio in carriera, ma riprende immediatamente il break e non concede più un game chiudendo con una risposta di rovescio al primo match point una partita davvero balneare.
Il prossimo avversario dello spagnolo uscirà dal vincente tra il portoghese Sosa e l’ennesimo altro spagnolo Ramos. Chiunque vinca sembra difficile, molto difficile, che possa finire tanto diversamente da oggi.

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