L’ucraino ha dominato uno spento Fognini, ora lo attende Ferrer che batte Bellucci e un blackout . La seconda semifinale la giocheranno Nadal (facile su Sousa) e Andujar che ha dominato Robredo. Luca De Gaspari
Alla fine la logica ha avuto la meglio; dopo quasi un mese di tennis senza sosta Fabio Fognini non ha retto più: è finita quindi nei quarti di finale la sua avventura nell’ATP 500 di Rio De Janeiro, battuto da Alex Dolgopolov con un perentorio 6-1 6-1 in un’ora e 6 minuti di tennis senza storia.
Fognini è apparso fin dall’inizio spento e poco coinvolto nella partita che finirà per lui di fatto dopo aver conquistato il primo game dell’incontro. Da lì in poi si trasformerà in un autentico calvario perché il ligure non è mai in grado di difendersi al servizio specialmente con la seconda, con cui conquisterà la miseria di 6 punti su 20 (30%). Non che la prima vada molto meglio visto che si ferma al 45% dei punti conquistati.
Fognini ha paradossalmente più opportunità in risposta, nonostante la grande giornata al servizio dell’Ucraino autore di 12 ace e capace di vincere 23 punti su 28 con la prima. Fognini tuttavia completerà il disastro sprecando 5 delle 6 palle break a sua disposizione e perdendo 4 dei 5 giochi andati ai vantaggi; l’unico break tra l’altro è arrivato a partita ormai ampiamente compromessa sul 6-1 4-0 dopo una serie di 10 giochi consecutivi in favore di Dolgopolov.
L’ucraino è apparso in buone condizioni, con le consuete variazioni che lo rendono un giocatore unico nel circuito ma diventa difficile valutarlo se si considera che questo Fognini era il lontano parente di quello visto in Coppa Davis, a Vina del Mar e a Buenos Aires.
Per Dolgopolov è la prima semifinale dell’anno, solamente la seconda nell’ultimo anno e mezzo (l’altra a Winston-Salem la settimana prima di Flushing Meadows) e ora attenderà di conoscere il vincitore della sfida tra David Ferrer e l’idolo di casa Thomaz Bellucci che sono già in campo.
Per quanto riguarda Fognini comunque una tournée sudamericana da ricordare e il raggiungimento del suo miglior ranking ne è la prova: tuttavia sarà bene che ora faccia un salto di qualità anche in fase di programmazione perché non ha senso rischiare infortuni seri in tornei minori per poi presentarsi esausto e malconcio nei tornei che contano.
Vedremo ora come programmerà il mese di Marzo con i primi 2 Masters 1000 della stagione sul cemento americano.
L’ucraino in semifinale affronterà David Ferrer che ha superato al terzo set Thomas Bellucci.
L’altra semifinale la giocheranno Pablo Andujar – che ha sorprendentemente surclassato Tommy Robredo – e naturalmente Rafael Nadal, che ha replicato la lezione della sera prima contro Montanes. A farne le spese stavolta è stato il malcapitato Sousa.
(1) Nadal b Sousa 6-1 6-0
Allenamento agonistico per Rafael Nadal nei quarti di finale a Rio De Janeiro. Il N.1 del mondo ha dominato il portoghese Joao Sousa lasciandogli appena un game in 1h16 minuti di gioco.
Dopo che Sousa ha tenuto il servizio nel secondo gioco dell’incontro, Nadal ha infilato 11 giochi consecutivi, annullando tutte le 3 palle break concesse e sfruttandone a sue volte 5 delle 10 a disposizione.
Il portoghese ha pagato anche una giornata al servizio tutt’altro che memorabile avendo servito appena il 52% di prime in campo e ricavando dalla seconda palla appena 7 punti su 27. Ben diversa la gestione del servizio del suo avversario che ha servito il 70% di prime palle ricavandone 24 punti su 33.
Nadal affronterà in semifinale il suo connazionale Pablo Andujar con cui ha vinto entrambi i precedenti, entrambi giocati sulla terra battuta. Il più recente risale al Masters 1000 di Madrid dello scorso anno vinto facilmente in 2 set 6-0 6-4.
Lo spagnolo che detiene un record complessivo sul rosso di 296 vinte e 21 perse , è alla caccia del 62esimo titolo della carriera, il 43esimo sulla terra battuta.
(2) Ferrer b Bellucci 4-6 6-3 6-3
Vittoria complicata quella di David Ferrer che ha battuto sia Thomas Bellucci che un blackout di circa 2 ore dell’illuminazione del campo centrale di Rio.
L’interruzione elettrica è arrivata appena dopo la fine del terzo gioco del terzo set, che di fatto è stato quello decisivo dell’incontro, in cui lo spagnolo ha ottenuto il break che ha spaccato la partita.
L’idolo di casa Bellucci, arrivato a Rio con una Wild Card dell’ultimo minuto, è uscito meglio dai blocchi conquistando un early-break nel primo gioco per poi difenderlo con coraggio fino alla fine del parziale, annullando nel mentre ciascuna delle 3 palle break concesse.
Ferrer, fin lì dimostratosi poco aggressivo, decide di cambiare passo nel secondo set cercando anche di verticalizzare di più il gioco e costringendo quindi il brasiliano ha commettere più errori. Resta comunque l’equilibrio, infatti i 2 giocatori si scambiano break e controbreak nel quarto e quinto gioco dell’incontro prima che Ferrer ottenga il break decisivo sul 4-3 in suo servizio. Dovrà comunque annullare un’altra palla break nel nono gioco prima di chiudere il parziale.
Nel terzo set come detto, Ferrer prende un break di vantaggio nel terzo gioco ma a quel punto succede l’imprevedibile: l’illuminazione del campo va in blackout costringendo i 2 giocatori a un’interruzione di 2 ore prima che essa venga ripristinata.
Alla ripresa del gioco i due continuano a lottare con 4 giochi su 6 che vanno ai vantaggi; ma Ferrer è più bravo a giocare i punti che contano mentre al contempo il rendimento di Bellucci sulla seconda palla crolla vertiginosamente (5/21).
Arriva quindi un altro break nel nono gioco e Ferrer si qualifica per la semifinale dopo 2h21 (più ovviamente il tempo del blackout) dove affronterà Alex Dolgopolov con cui ha vinto 7 degli 8 precedenti.
ATP Rio de Janeiro Quarti di finale
Dolgopolov b. Fognini 61 61
Ferrer b. Bellucci 46 63 63
Nadal b. J Sousa 61 60
Andujar b. Robredo 61 61