Con il torneo vinto a Dubai, Roger Federer ha sfondato il muro degli 80 milioni di dollari guadagnati in carriera coi soli premi dei tornei disputati.

In seguito al cospicuo premio che gli emiri del Dubai gli hanno elargito per la vittoria di sabato scorso nell’ATP 500, Roger Federer ha sfondato il muro degli 80 milioni di dollari guadagnati in carriera coi soli premi dei tornei disputati. Per la precisione, grazie a vittorie e piazzamenti nei vari tornei cui ha preso parte da professionista nel corso della sua straordinaria carriera, lo svizzero di Basilea ha guadagnato 80 milioni e 216.627 dollari. Una sommetta alla quale vanno sommati tutti i profitti derivanti dai vari sponsor che hanno accompagnato e accompagnano il primatista Slam nel corso degli anni. Per avere un’idea della cifra che Roger ha messo insieme fino ad oggi, possiamo fare riferimento alla rivista Forbes, che afferma che l’ex numero 1 del mondo ha “il più importante portafoglio di sponsor tra gli sportivi, con una decina di sponsor che gli assicurano insieme più di 40 milioni di dollari l’anno” (tra i marchi più noti e da più anni legati allo svizzero figurano Nike, Wilson, Rolex e Credit Suisse). Rimanendo ai soli premi dei tornei, la classifica dei montepremi totali accumulati vede al secondo posto Rafa Nadal con più di 66 milioni e Novak Djokovic con quasi 58,5 milioni. Quarto è Sampras e quinto Agassi, con Boris Becker settimo e Ivan Lendl decimo (naturalmente, i campioni del passato non possono raggiungere le cifre attuali in termini assoluti, considerando sia la maggior diffusione odierna del tennis sia il valore della moneta nel tempo, per cui 1 dollaro di oggi è cosa ben diversa – e di minor valore – di 1 dollaro di venti anni fa).

Ora, c’è chi può strapparsi i capelli di fronte a tali somme se confrontate con lo stipendio medio di un onesto lavoratore, c’è chi può rispondere che fa tutto parte del business, per cui se Federer guadagna così tanti soldi significa che ne fa guadagnare ancora di più a chi glieli concede, ma non è questo il punto che interessa qui sottolineare. Semmai, ci si può chiedere se uno come Federer, che per i comuni mortali è un mistero dove possa mettere tutti quei danari, continui a giocare solo perché ama le competizioni e il suo sport oppure anche perché, come si dice, i soldi non bastano mai. Posto che anche se fosse spinto solamente dal vil danaro la cosa, per chi scrive, non sarebbe per nulla disdicevole (specie a fronte dello spettacolo che è ancora in grado di offrire, a quasi 33 anni), è facile pensare che non sono i soldi a spingere Roger a continuare a giocare, allenarsi, spostarsi come una trottola in giro per il mondo ad incrociare la racchetta contro ossessi più giovani di lui di almeno 5 anni, bensì appunto la grande passione per il suo sport, il suo lavoro, il suo divertimento. La passione…unitamente a “qualche” dollaro in più sul conto in banca e alla consapevolezza di essere primi e di gran lunga sugli altri anche in questa classifica, cosa che difficilmente gli potrebbe creare qualche dispiacere…