Tennis Francia, i primi quattro sono (quasi) tutti in crisi

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Tennis Francia, i primi quattro sono (quasi) tutti in crisi

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TENNIS – Avvio di stagione nel quale Gasquet, Tsonga e Simon hanno perso in totale 1645 punti in classifica. Solo Monfils ha un saldo positivo con il 2013 ma ha espresso la volontà di voler lasciare momentaneamente il tennis. Riuscirà il rosso a risollevare l’elite del tennis transalpino?

Definire il tennis francese in crisi potrebbe risultare prematuro ed esagerato sta di fatto però che i risultati di questo 2014 sono certamente negativi in confronto a quelli di un anno addietro. I top player di Francia hanno quasi tutti fatto un passo indietro rispetto ai successi di inizio 2013 ed anche il loro gioco non può definirsi brillante.

Partiamo dal numero uno di Francia Richard Gasquet. Il francese è all’undicesimo posto della classifica Atp, è presto per parlare di Atp finals ma al momento, ad onor di cronaca, ne sarebbe fuori. Nel confronto con il 2013 Richard ha perso la bellezza di 735 punti in classifica, l’anno scorso a far compagnia alla semifinale di Miami c’erano i successi di Doha e Montpellier. Questi risultati proiettavano il francese in una dimensione tennistica diversa, impeccabile nei tornei minori e competitivo nelle occasioni che contano. Quest’anno invece di gioie ne sono arrivate davvero poche, solo una finale persa con Monfils a Montpellier dove dunque Richard ha lasciato per strada ben 100 punti. Nei sette tornei da lui disputati in questo 2014 solo una volta ha portato a casa più di 100 punti (Montpellier per l’appunto). Anche il target dei tennisti capaci di battere Richard è decisamente cambiato, nel 2013 si registravano sconfitte da Murray, Berdych, Tsonga (all’epoca n.9) mentre quest’anno il livello si è nettamente abbassato ed i nomi da mettere a verbale sono quelli di Verdasco, Kohlschreiber, Robredo. Anche nell’unico slam giocato in stagione c’è stato un passo indietro passando dagli ottavi del 2013 ai sedicesimi del 2014. Insomma non bisogna essere dei grandissimi esperti per trarre le somme e costatare che l’involuzione tattica e di risultati di Gasquet è evidente.   

Chiuso il capitolo Gasquet tocca a Tsonga. Uscito dalla top 10 il tennista francese non vive un buon momento dal punto di vista del gioco e conseguentemente da quello dei risultati. Tant’è vero che si era parlato anche di un cambio di coach salvo poi leggere le dichiarazioni di Jo atte a scagionare seccamente il suo “angolo” dalla crisi che sta attraversando. Il saldo punti 2013/2014 è negativo anche per lui che ha lasciato per strada 315 punti passando dagli 880 raccolti nel 2013 ai 565 dell’anno corrente. Paragonando le stagioni torneo dopo torneo salto subito agli occhi che la vittoria di Marsiglia si è trasformata in finale mentre i quarti degli Aussie sono diventati ottavi. I risultati nei 1000 americani sono deludenti, Tsonga è passato dai 270 punti del 2013 agli appena 100 del 2014. Un anno fa le sconfitte erano arrivate ai quarti di Indian Wells da Djokovic e agli ottavi di Miami da Cilic  mentre quest’anno ad estrometterlo dal torneo sono stati Benneteau al secondo turno e Murray agli ottavi, rispettivamente ad Indian Wells e Miami. Di Tsonga preoccupa inoltre la situazione tennistica vera e propria a prescindere dai risultati, in campo è l’ombra di se stesso spento, scarico e soprattutto poco centrato. Incapace di offendere ed aggredire armi fondamentali per il suo gioco.

Terzo di Francia e anche della nostra analisi è Gael Monfils l’unica nota positiva dell’inizio anno francese. Il moschettiere di Arnaud Clement in questo 2014 è stato il solo capace di arrivare alle soglie del rosso con un bilancio positivo di punti nel confronto con l’anno precedente. I punti totali conquistati sono 560 mentre la passata stagione furono 245, un +315 in netta controtendenza con il resto della comitiva francese. I punti non sono però l’unico segnale che fa sorridere il tennista francese in grado di alzare anche il trofeo nel 250 francese di Montpellier e di raggiungere la finale a Doha quando tra lui e la coppa si mise un certo Rafael Nadal. La prestazione slam è stata anch’essa positiva, Gael in Australia ha raggiunto il terzo turno e probabilmente sarebbe arrivato anche più lontano se sulla sua strada non avesse incontrato ancora Nadal. Da Rotterdam in poi che le prestazioni abbiano subito un certo calo è evidente, in Olanda solo primo turno mentre terzo e secondo turno nei 1000 americani. Tutto sommato però come detto all’inizio dell’analisi il rendimento di Monfils si può definire ottimo nell’immediato avvio della stagione nonostante il calo negli ultimi risultati. Il futuro immediato del tennista è però incerto, subito dopo l’esclusione da Miami ad opera di Garcia Lopez ha fatto sapere di aver bisogno di una pausa dal tennis per, testuali parole, “sistemare qualche problema nella mia vita”.

L’ultimo moschettiere è Gilles Simon anche lui in crisi a confronto con il 2013. La situazione di Simon è negativa almeno quanto le precedenti, il saldo punti parla di 595 punti lasciati per strada. La passata stagione alle soglie dell’esordio sulla terra rossa Simon aveva raccolto 810 punti grazie ad un rendimento sempre costante. Mai infatti lo si era visto fermarsi prima degli ottavi di finale di un torneo, raccogliendo in tutto: due semifinali (Rotterdam e Marsiglia), tre quarti di finale (Miami, Montpellier e Brisbane) e due ottavi (Indian Wells e Australian Open). Una tabella di marcia positiva fatta di ottimi piazzamenti, totalmente l’opposto di quello accaduto in quest’annata dove i quarti di finale sono stati raggiunti solo una volta (Acapulco) e i restanti risultati non sono affatto positivi. Quattro sconfitte al secondo turno (dopo aver avuto bye al primo) e terzo turno in Australia. Se non è crisi questa…

Facendo un calcolo finale i punti persi da Gasquet, Tsonga e Simon  sono 1645 mentre come già detto Monfils è stato l’unico ad avere un saldo positivo con il 2013. Adesso ci sarà la terra rossa e soprattutto il torneo di Montecarlo da poter giocare in casa. Gasquet e soci saranno aiutati dal cambio di superficie o continueranno il trend negativo di risultati?  

Prima di chiudere la nostra analisi non si può non parlare di Coppa Davis dove la Francia, battendo l’Australia, ha raggiunto i quarti di finale contro la Germania con la chance di giocarsi la sfida in casa, sul veloce indoor di Nancy. Per l’occasione capitan Clement ha convocato Gasquet, Tsonga, Benneteau e Monfils mentre la Germania è in emergenza totale. Fuori per infortunio Haas, Florian Mayer e Kohlschreiber. Rinunce per Brands e Benjamin Becker. Il capitano Carsten Arriens è costretto ad affidarsi alle seconde linee, Kamke, Struff, Gojowczyk (semifinalista a Doha) e al doppista Begeman. Anche in casa francese comunque c’è da valutare la posizione di Monfils che ad oggi non ha ancora declinato la convocazione ma restano però le sue parole sulla volontà di voler lasciare momentaneamente il tennis. Il quarto di finale è certamente alla portata dei transalpini, questa Germania non sembra poter impensierire la Francia. Raggiungere la semifinale di Davis significherebbe affrontare Rep. Ceca o Giappone e in fin dei conti avere possibilità di raggiungere la finale.

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