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Sara Errani pronta alla sfida con Maria Sharapova (Fotoracconto)
TENNIS WTA STOCCARDA – Sara Errani gioca un’ottima partita contro Carla Suarez Navarro finchè quest’ultima non si ritira per un problema al polso. Conquista così il diritto di sfidare la campionessa uscente Maria Sharapova. L’altra semifinale vedrà lo scontro di……Jankovic e Ivanovic in quella che avrebbe dovuto essere una partita di primo turno.
Appena arrivata in sala stampa, vedo che in campo si sta allenando Sara Errani.
Dopo un’animata discussione tecnica a rete con Pablo Lozano, prova tutti i colpi e lascia il campo ad Ana Ivanovic,
che le augura buona fortuna. La poveretta non fa in tempo ad iniziare che viene “scalzata” dalla linea di fondo da un membro del suo team che, con grande attenzione, spazzola le righe sotto il suo sguardo un po’ divertito e molto incredulo!
Ma è ora di passare alla competizione. Con un suggestiva coreografia di luci entrano in campo
Maria Sharapova
e Agnieszka Radwanska. Il bilancio dei testa a testa vede Maria nettamente favorita, ma è passato diverso tempo dall’ultimo scontro. Molte cose sono cambiate e in campo tutta questa differenza non si vede.
La tensione di Maria si traduce un urla più acute e pugnetti più frequenti e più stretti, che sfociano in un urlo abbastanza impressionante alla conquista del primo set.
Agnieszka non molla e tenta di tutto, finchè non si arriva al match point… o, meglio, ai match point:
sono tanti che se ne perde il conto. Alcuni li sbaglia Maria, altri li vince in modo spettacolare Agnieszka.
Alla fine, però, la Polacca cede, e Maria è così provata mentalmente che dapprima esulta in modo stanco levando solo le braccia al cielo, per poi scaricare la tensione con un paio di urla belluine
così terrificanti che mettono in fuga le povere raccattapalle!
L’espressione di Agnieszka oggi è ben diversa da quella di ieri, come se il topolino le fosse risultato un po’ indigesto.
Maria, invece, fa la vaga, come se avesse fatto solo una passeggiata di salute. Spassosa la sua reazione a chi le ha detto che Jelena Jankovic dice che giocare il doppio la aiuta a migliorare il gioco di volo. “Beh, lei gioca 30 tornei all’anno, singolo e doppio, non credo sia per migliorare la volée (risata), è anche per altri motivi, non saprei quali, perciò direi che non è un buon esempio” e giù un’altra risata… Ma quanto si vogliono bene????
Ed ecco che scende in campo Sara Errani
contro Carla Suarez Navarro. Specialiste della terra rossa, stili di gioco simili… Si prevede una partita lunga!!!
L’inizio non delude le aspettative: i game sono lottatissimi, i punti interminabili. Alla fine del primo gioco sei già provato ed è già passata un’eternità.
Il servizio, come previsto, non è influente, anzi, l’impressione è che il set se lo aggiudicherà la prima che terrà il suo turno di battuta.
Ed infatti, appena Sara riesce a conquistare il servizio chiude i giochi per il primo set.
Nel secondo, Sara si innervosisce, inizia a bofonchiare,
se la prende con le righe.
I tifosi di Carla si rianimano, creando vari neologismi con i loro cartelli double face giallorossi che reciterebbero Vamos Carla se fossero utilizzati tutti insieme dallo stesso lato.
Carla continua con il suo gioco aggressivo di bei colpi da fondo e tocchi a rete.
Sara cerca di caricarsi alla chiusura di un game,
ma alla fine è Carla che chiude, festeggiando in modo molto schivo, il secondo set. Già siamo a più di due ore, ma devo ammettere che, pure se questo non è il tipo di gioco che preferisco, la partita è molto avvincente e ben giocata.
Purtroppo, però, durante il terzo set il polso di Carla fa i capricci e l’incontro si chiude con il suo abbandono, con gran dispiacere del pubblico che pregustava un’altra oretta di lotta.
Dopo la partita Sara a proposito del nervosismo ci dice che è vero che per certi versi la danneggia ma è anche vero che le dà carica. Con Maria Sharapova si aspetta una partita difficile, ma in questo periodo sta giocando bene e farà, come sempre, del suo meglio.
In campo, nella partita successiva, due giocatrici con una storia simile: un gran passato, addirittura da n.1 e 2 del mondo, una manciata di Slam tra singolo e doppio, un periodo di appannamento e la voglia di tornare ad altissimo livello
condite da gioco spettacolare
e potente.
Svetlana Kuznetsova parte fortissimo, ma viene subito ripresa e superata da Ana Ivanovic. Però non molla e nel secondo set si esibisce in uno Sveta-show. Nel terzo set giocano entrambe benissimo e la partita si fa veramente bella.
Alla fine la spunta Ana. Nel dopo partita ci parla del servizio: il suo, con lancio di palla molto più efficace e affidabile, dovuto secondo lei alla maggior tranquillità,
e quello di Svetlana, il kick più forte nel circuito femminile, che arrivava molto alto e largo sul rovescio. Oggi ha risposto rimanendo indietro e prendendo il tempo, visto che quando entrava in campo aveva molte difficoltà a controllarlo. Così ha sentito di avere maggior controllo e più potenza.
Sull’avversaria che potrebbe capitarle dice che le conosce bene entrambe e sono molto forti. Jelena avrebbe dovuto essere la sua avversaria di primo turno e ora potrebbe incontrarla in semifinale….
Jelena in campo dà tutto per poterci arrivare
mentre Alisa Kleybanova fa invece di tutto per farle lo sgambetto.
Le due non si risparmiano
e mettono in campo tutto quello che hanno…
il che, per Jelena, vuol dire anche la “asciugatina-finta-che-neanche-mi-tocco-la-gota”
la protesta veemente,
la soggettività delle misure!
“E allora ditelo che ce l’avete tutti con me!”
Ma una partita di JJ senza drammi non è… non fa… non pare… beh, non esiste e basta!
Comunque, per la cronaca, JJ vince la partita.
Questa è la faccia che fa quando le si riconoscono le capacità comunicative e si chiede se è qualcosa su cui lavora.
“Andiamo! Pensate veramente che possa lavorare su questo?”
e ride. “Io sono così. Anche se pensate che stia facendo una conferenza stampa io mi sto divertendo, sono così normalmente. Mi piace chiacchierare e a volte dico sciocchezze. A volte interpretano come seria qualcosa che ho detto scherzando, togliendola dal contesto, ma io so quello che ho detto, quello che intendevo. Certo, adesso ci sto un po’ attenta”
E poi dimostra di non essere così superficiale, come si può pensare, quando parla di Alisa Kleybanova: “Ha dimostrato di essere una ragazza forte ed è di grande ispirazione per gli altri il fatto che sia riuscita a tornare a giocare dopo essere stata colpita da una malattia così grave ed è ancora più sorprendente che sia qui a gareggiare a così alto livello contro tutte noi. Sono molto orgogliosa di lei e sono una sua grande fan. Tifo per lei ogni volta che gioca contro altre. E’ una ragazza amabile, una persona straordinaria, il che è più importante che essere una grande giocatrice, almeno a mio parere.”