TENNIS WTA ROMA – Le pagelle al femminile del torneo romano: ottime le italiane, Williams e Ivanovic; bocciate Li Na, Stephens e Sharapova.
Non c’è nulla da fare, il tennis azzurro è da diversi anni ormai… rosa! Possiamo così tralasciare il capitolo maschietti e un Fognini indegno della sua classe per concentrarci sulla vera soddisfazione di questi Internazionali BNL d’Italia: il tennis femminile. Chi sugli scudi? Chi da rimandare all’anno prossimo (o ad un Roland Garros più decente)? Ecco le pagelle in gonnella di questa 71esima edizione del torneo di casa nostra!
Sara Errani, voto 10.
Dite quello che vi pare, ma io non riesco a darle di meno! Un torneo fantastico, dopo un inizio di stagione molto traballante. Ha retto alla pressione di difendere la semifinale dell’anno scorso, allo spettro della top10 che si allontanava, alle aspettative del pubblico di casa, ai giudizi di chi la sottovalutava (impropriamente). Ha ”fatto il suo dovere” quando doveva (vedasi contro Scheepers, Makarova e Cetkovska), non come un tennista di nostra conoscenza, ed ha compiuto non una ma due imprese e mezzo. La prima contro la numero 2 del mondo, Li Na (pasta al sugo a parte); la secondo contro un ex numero 1, Jelena Jankovic, che questa settimana ha fatto faville. L’altra mezza impresa la stava facendo contro l’inarrivabile Serena Williams, rimanendo attaccata al primo set, dopo i precedenti disastrosi (uno su tutti il 6-0 6-1 del Roland Garros ’13), fino allo sfortunato infortunio. Probabilmente avrebbe perso comunque, ma vederla piangere a fine set mi ha fatto capire quanto teneva anche soltanto a giocarsela con le sue armi, a lottare come ha sempre fatto, e al torneo di Roma, cosa che non è scontata. Non meritava di chiudere questo stupendo torneo in quel modo disastroso, vogliamo premiarla noi per le emozioni che ci ha regalato con questo 10. Orgoglio italiano.
Serena Williams, voto 8,5.
60esimo titolo in carriera, ennesimo a Roma. La più forte è lei, e lo ha dimostrato ancora una volta. Il voto è naturalmente alto, ma è giustificato soltanto dalla vittoria nel torneo. Una finale vinta a metà, poi, se andiamo a guardare il suo percorso, l’unico ostacolo serio è stata la semifinale con Ana Ivanovic, ed ha anche perso un set. Prima ha giocato, in ordine, con Petkovic (non me ne vogliano i suoi fan), Lepchenko invece di Stephens, Zhang invece di Kvitova …insomma, di fatto tre primi turni! Però almeno lì ha dominati ed ha fatto di un sol boccone la serba, e avrebbe naturalmente vinto contro la nostra Errani. Titanica.
Ana Ivanovic, voto 8.
Non si può parlare di rivelazione, ma è stata una delle migliori di questa settimana. Cammino inverso che per la Williams, ogni match giocato dalla serba era potenzialmente un quarto di finale (Knapp a parte..)! Ha conquistato non solo il pubblico romano facendo scoppiare la Ajde! Mania durante i suoi match (sarà che è l’anagramma del Daje! romanesco? ..), ma anche la semifinale battendo Cornet, Sharapova e Suarez-Navarro, tre giocatrici mica male! Soprattutto la siberiana, vincitrice a Madrid e a Stoccarda proprio contro la serba, contro la quale si è presa una bella rivincita. Ha persino snaturato il suo gioco per battere la Williams e per poco (si fa per dire) non ci riusciva. Camaleontica.
Schiavone e Pennetta voto 7,5.
Flavia ci ha abituato ormai a bei tornei, quindi su di lei mi dilungherò poco. Raggiungere gli ottavi non era semplice, sorpassarli era quasi impossibile con questa Jankovic, che contro la brindisina ha giocato un match impeccabile. In più, ricordare a Bencic che ha ancora tanta strada da fare prima di diventare grande è stata una bella soddisfazione. Ma invece, parlando di Francesca, non riesco a nascondere l’orgoglio di averla vista giocare di nuovo ai suoi livelli sul suolo di casa nostra. Dai tempi del 2010 non mi sono emozionato e divertito tanto nel guardarla! Alla soglia dei 34 anni è riuscita a raggiungere gli ottavi, con partite pazzesche contro Bouchard e Muguruza. Un tennis spettacolare che ha infiammato prima il Centrale, poi il Grandstand. Purtroppo si è dovuta fermare con la numero 3 del mondo, ma anche lì poteva fare di più. Ma rimarranno nel cuore dei tifosi le sue parole: “Ogni volta che entro qui e vi vedo, mi emoziono. Non so se riesco a farvelo arrivare, è difficile da spiegare a parole..”. Emozionanti.
Jankovic, voto 7.
Gioca una settimana impeccabile e poi si ferma in semifinale. Chance buttata? Colpa sua? Non contro questa Sara. Di certo ha avuto una ghiotta occasione per mandare un messaggio alle altre in vista del Roland Garros. Guastafeste.
Giorgi, voto 6,5.
Non ce la faccio a non dare un voto positivo a chi ha infiammato il Pietrangeli battendo niente meno che la finalista degli Australian Open. Poi ha perso dalla Mchale, in vantaggio di un set, ed ha deluso le aspettative. Se penso che poi doveva incontrare la Zhang e poteva tranquillamente arrivare ai quarti… Altalenante.
Suarez Navarro, voto 6,5.
Con la collaborazione della Halep è riuscita a raggiungere i quarti di finale. Merita il voto solo per il tennis espresso nel match contro l’Ivanovic. Rovescio sublime.
Radwanska e Halep, voto 6.
Al primo test serio, contro la Jankovic, Aga abbandona il torneo. Almeno ha avuto il pregio di estromettere una giocatrice di casa con tutto il pubblico contro. La povera Simona invece è stata costretta fuori da un infortunio contro la Keys, sufficienza d’ufficio. Incolori.
Sharapova, Stephens e Li Na, voto 5,5.
Maria ha seminato terrore a Madrid e Stoccarda e poi è costretta a cedere in due set ad una spettacolare Ivanovic; nulla da criticare, però è sempre Maria, difendeva i quarti ed era in uno stato di forma che mi faceva pensare al suo ritorno in top5. Stephens delude ancora una volta, perdendo nettamente dalla Lepchenko. La top10 così non la vedremo mai, Sloane. Quanto alla cinese, sarà pure colpa della pasta al sugo, ma dopo aver vinto gli Australian Open, uscire ai quarti contro una giocatrice con la quale conducevi gli scontri diretti per 6-0 rimane pesante, soprattutto con 50 gratuiti.. Al di sotto delle aspettative.
Kvitova, Kerber e Cibulkova voto 4,5.
Nessuna scusante per aver perso rispettivamente contro la Zhang, e la Cetkovska, che addirittura veniva dalle qualificazioni. Per la slovacca un minimo di comprensione, una Giorgi in giornata batte chiunque e poi giocava fuori casa. Non pervenute.