Roland Garros
RG day 5: c’è la Ivanovic, Nadal trova Thiem 5 azzurri in campo tra uomini e donne.

TENNIS – Nel torneo femminile, in campo le campionesse affermate Ivanovic, Kuznetsova e Errani contro le stelle nascenti Svitolina, Giorgi e Pfizenmaier. Nel tabellone maschile, si completa il secondo turno con Nadal che sfida il ventenne austriaco, mentre Murray trova Matosevic. Seppi e Fognini in campo da favoriti contro i pedalatori Monaco e Bellucci, Bolelli chiamato all’impresa con Ferrer.
DONNE (Da Parigi, Laura Guidobaldi)
Camila Giorgi (ITA) V Svetlana Kuznetsova (RUS)
Nessun precedente.
Camila Giorgi e Svetlana Kuznetsova hanno un gioco, per certi aspetti, abbastanza simile. Entrambe lasciano andare al massimo tutte le palle, profonde e angolate, in particolare la Giorgi che ha dichiarato che per lei è positivo poter giocare ogni colpo in modo uguale e giocarsi il tutto e per tutto ad ogni punto. Ma attenzione. Con la Kuznetsova, 28 anni, attuale n. 28 ma ex n. 2, dovrà cercare di tener conto anche del punteggio e dei diversi possibili scenari della partita, perché dall’altra parte della rete ci sarà la vincitrice di due slam, il Roland Garros 2009 e lo US Open 2007 e, dunque, una campionessa affermata, di grande esperienza e maturità.
Certo, la russa non è più ai suoi massimi livelli ed è reduce da un periodo di infortuni all’anca; tuttavia, resta pur sempre una tennista capace di far vedere ancora un gran tennis e che, quando sta bene fisicamente, è in grado di battere chiunque.
Ana Ivanovic (SRB) v Elina Svitolina (UKR)
Precedenti : 3-0 Ivanovic
2012 US Open Ivanovic 6-3 6-2
2013 Tokyo Ivanovic 6-3 6-0
2014 Indian Wells Ivanovic 4-6 7-5 7-6
Ana Ivanovic, vincitrice a Porte d’Auteuil nel 2008, sta ritrovando lo smalto dei tempi migliori. Lo hanno dimostrato i 2 tornei vinti finora (Aukland e Monterrey) e i 2 match con la Sharapova, a Stoccarda e a Roma, il primo perso e il secondo vinto, in cui ha prodotto un tennis davvero esplosivo e devastante, degno di una n. 1 del mondo.
Dovrà però fare attenzione all’avanzata della giovane Elina Svitolina, 19enne ukraina e n. 33 che, al pari delle “ragazzine” outsider come Mladenovic, Shmiedlova e Townsend, ambirà a compiere l’impresa di estromettere una grande nome del firmamento tennistico. Elina continua a progredire e, del resto, anche se nei 3 precedenti con Ana è sempre uscita sconfitta, nell’ultimo incontro, due mesi fa a Indian Wells, le ha dato un gran filo da torcere, perdendo solo 7-6 al terzo.
Sara Errani (ITA) v Dinah Pfizenmaier (GER)
Nessun precedente
Un’avversaria sconosciuta per Sara. La bolognese, certo, parte favorita. La tedesca, 22 anni e n. 90 del mondo, deve ancora compiere un vero exploit e la giocatrice più alta in classifica con cui è uscita vittoriosa è stata la n. 40 del mondo Urszula Radwanska, sorella minore di Agnieszka. Però, anche lei, come le altre ragazze che si sono rese protagonste in questi giorni a Parigi, potrebbe avere un guizzo tennistico tale da sorprendere Sara.
Simona Halep (ROU) v Heather Watson (GBR)
Precedenti 1-0 Halep
2013 US Open Halep 4-6 6-4 6-2
Match tra coetanee quello tra Simona Halep, n. 4 del ranking, e la britannica Heather Watson, n. 92. Ovviamente Simona parte favorita e, tra le giovani promesse di due anni fa, è stata quella che più di tutte si è messa in luce con i risultati, tant’è che nel 2013 è stata designata come la tennista che ha saputo compiere meglio il salto di qualità necessario per entrare nella rosa delle migliori. Vincitrice finora di 7 titoli, la tennista di Costanza è una giocatrice estremamente ostica, mai doma e velocissima. La Watson ha certo grande potenzialità ma esce da un periodo di difficoltà fisiche a causa di una lunga mononucleosi. Però attenzione, perché anche Heather è stata capace di infrangere i record quando, grazie alla vittoria, del torneo di Osaka nel 2012, è riuscita a diventare la prima britannica a vincere un torneo dopo 24 anni.
UOMINI (Da Parigi, Antonio Garofalo)
Andreas Seppi (ITA) v Juan Monaco (ARG)
Precedenti 2-2 Monaco
2006 Sydney hard qf Seppi 2-6 6-2 6-4
2008 Amburgo clay r16 Seppi 6-0 6-3
2011 Roma clay r64 Monaco 6-1 4-6 6-2
2011 Us Open hard 2128 Monaco 76 62 62
L’ottima e tutto sommato sorprendente vittoria di Andreas contro Giraldo, uno dei giocatori più caldi del momento ( ma forse anche più “cotti”) porta a ritenere il ragazzo di Caldaro favorito per l’approdo al terzo turno. Monaco, ancorché in leggera ripresa, non è più il giocatore di qualche anno fa, capace di battere l’azzurro negli ultimi due precedenti sulla terra di Roma e a New York.
Se Andreas confermerà l’attitudine e la concentrazione sulla partita dimostrata nel match di primo turno, potrebbe spuntarla anche comodamente. Ma se il match dovesse andare per le lunghe, nella “garra” l’argentino potrebbe esaltarsi e trovare energie inaspettate.
Simone Bolelli (ITA) v David Ferrer (5)(ESP)
Precedenti: 4-0 Ferrer
2007 Miami hard r32 Ferrer 7-6 6-2
2008 Rotterdam hard r32 Ferrer 6-4 7-5
2010 Barcellona clay r16 Ferrer 6-0 3-0 rit.
2012 Bastad clay r16 Ferrer 6-4 6-3
Parliamoci chiaro: eguagliare il miglior risultato in carriera a Parigi ( e negli slam), il terzo turno del 2008, sarebbe un’impresa non clamorosa, di più.
Bisogna già essere grati a Simone di essere ritornato nel tennis che conta con tanto lavoro e tanta professionalità dopo l’operazione ed il conseguente lungo recupero.
Ed aprire il programma sul Suzanne Lenglen è sicuramente un premio che il bolognese meritava.
Chiedergli di battere David Ferrer, il finalista dello scorso anno, l’iron man della terra rossa, sarebbe francamente troppo.
Al di là dei quattro precedenti, tutti a favore dello spagnolo, sono la differente tenuta fisica, la prevedibile sofferenza sulla diagonale di rovescio e le difficoltà in risposta del bolognese a far temere un punteggio pesante per Bolelli.
Se però Simone sarà capace di aggredire lo spagnolo soprattutto ad inizio match ed a tenere un buon livello con la prima di servizio che gli possa consentire di accorciare gli scambi e sottrarsi a lunghi palleggi, potrebbe anche onorare il prestigioso campo e dare fastidio a David.
Rafael Nadal (ESP) (1) v Dominic Thiem (AUT)
Nessun precedente
Il giovane austriaco, che nella sua giovanissima carriera non ha mai raggiunto il terzo turno in uno slam ( il miglior risultato è il secondo in Australia di quest’anno), va alla caccia di quella che sarebbe una clamorosa impresa, dopo la grande affermazione su Wawrinka a Madrid.
Ginepri al primo turno non è sicuramente stato un test attendibile per Rafa, mentre questo match può creare qualche insidia nel numero 1 del mondo in “ansia da prestazione” di questi tempi.
Spesso i primi turni degli Slam vedono in campo un Nadal non al meglio della condizione ma sarà bene che Rafa non prenda troppo alla leggera l’astro nascente del tennis austriaco che sogna di ripercorrere le orme di Muster, trionfatore su questi campi nel 1995.
Thomaz Bellucci (BRA) v Fabio Fognini (ITA) ( 14)
Precedenti: 2-0 Fognini
2011 Santiago clay qf Fognini 1-6 6-2 7-6
2014 Monaco clay qf Fognini 6-2 6-2
Poche settimane fa a Monaco non c’è stata partita e francamente in questo momento pare esserci tanta differenza tra il ligure ed il brasiliano, che non ha mantenuto le promesse di qualche stagione fa ed è precipitato oltre la centesima posizione del ranking.
Ma quale Fognini troveremo in campo? Quello convincente di inizio stagione o quello balbettante ed irascibile del trittico Montecarlo-Madrid-Roma? Perché tre set su cinque è tutta un’altra musica e un passaggio a vuoto può causare l’uscita dal match e il rischio di complicare una partita che non dovrebbe altrimenti presentare patemi.
Il miglior risultato del brasiliano in questo torneo restano gli ottavi di finale raggiunti nel 2010. L’anno in cui Fabio battè al termine di un match epico Gael Monfils per 9-7 al quinto dopo un dramma fatto di litigi, oscurità e fischi. Proprio l’avversario che potrebbe e dovrebbe trovare al prossimo turno in un’affascinante rivincita in suolo francese…
Marinko Matosevic (AUS) v Andy Murray (GBR) (7)
Precedenti: 1-0 Murray
2013 Queen’s grass r16 Murray 6-2 6-2
Turno interlocutorio per Sir Andy che, seppur non trovi nella terra battuta il suolo preferito, non può certo temere il tennis del serbo trapiantato a Melbourne, numero 66 del mondo e con un best ranking di numero 33 raggiunto lo scorso anno.
Il set lasciato per strada al primo turno dimostra che Murray non è ancora centratissimo sul rosso, ma negli occhi abbiamo ancora il primo set del match di Roma in cui ha letteralmente nascosto la palla a Rafa Nadal e pertanto non si intravvedono ostacoli verso il terzo turno per il campione in carica di Wimbledon.
Con la prematura uscita di Wawrinka, Murray sembra avere la strada spianata sino alle semifinali, dove dovrebbe ritrovare proprio il campione di otto Roland Garros.
Flash
Roland Garros: vincono in rimonta Svitolina e Avanesyan. Bene Sabalenka e Kasatkina
Svitolina e Pavlyuchenkova vincono in rimonta. Sabalenka e Kasatkina avanti sul velluto. Sorprende ancora Avanesyan

Nel day 6 del Roland Garros 2023, gli incontri di terzo turno della parte bassa del tabellone femminile non hanno riservato grandi sorprese. Daria Kasatkina e Aryna Sabalenka vincono e convincono in due set, lasciando le briciole alle avversarie. Anastasia Pavlyuchenkova sorprende la connazionale più giovane nel derby russo, eliminando un’altra testa di serie dal torneo prima dell’inizio della seconda settimana; eliminata anche la testa di serie n. 27 Irina Camelia Begu da Karolina Muchova. Sloane Stephens conferma il periodo di crescita, riuscendo a spuntarla su Yulia Putintseva solo al terzo. Menzione d’onore per Elina Svitolina che vince con una grandiosa rimonta. Elina Avanesyan conferma l’ottima prestazione contro Bencic e in rimonta, si sbarazza di Clara Tauson.
[9] D. Kasatkina b. P. Stearns 6-0 6-1
La classe 2001 statunitense è stata letteralmente soffocata dall’intelligente trama ordita da Daria Kasatkina. Un match davvero senza storie, concluso in meno di un’ora di gioco, in cui la tennista di Togliatti ha messo in campo quello che le riesce meglio: tante palle arrotate a poche centimetri dalla linea di fondo campo da un lato all’altro del campo. Kasatkina ha messo in campo il 93% di prime di servizio: senza ricercare grande potenza, ha ottenuto l’85% dei punti. Non ha concesso neanche una palla break e messo a segno ben 14 vincenti a fronte di soli 12 errori non forzati (30 quelli dell’avversaria). Una prestazione davvero convincente che la proietta agli ottavi di finale dove troverà Elina Svitolina.
A. Pavlyuchenkova b. [24] A. Potapova 4-6 6-3 6-0
Derby russo e altro match deciso al terzo. Le due contendenti si somigliano: colpi potenti da fondo campo e predilezione per i punti brevi, decisi sui primi colpi di inizio scambio. Nel primo set, Potapova è decisamente più brillante ed energica: Pavlyuchenkova tenta di rompere il ritmo da fondo in cui la più giovane per il momento prevale, ricorrendo alla palla corta. Purtroppo, sul set point, all’uscita dal servizio Pavlyuchenkova decide di giocare una smorzata sul diritto della Potapova che arriva di gran carriera e piazza il vincente.
Nel secondo set, Potapova inizia a commettere qualche errore e decide di cambiare tattica, provando ad offrire palle più arrotate e profonde ma Pavlyuchenkova non ne viene per nulla infastidita, anzi. Trovando un’ottima regolarità da fondo campo, l’attuale numero 333 WTA fa il suo parziale per 6 giochi a 3. Il terzo e decisivo set è un bellissimo assolo di Pavlyuchenkova che non lascia nemmeno le briciole alla giovane connazionale e agguanta per la terza volta in carriera il quarto turno nello slam parigino. Ad attenderla, Elise Mertens.
E. Svitolina b. A. Blinkova 2-6 6-2 7-5
Ancora un match in rimonta quella vinto da Elina Svitolina contro Anna Blinkova. La nazionalità delle due contendenti ha attirato l’attenzione di molti che hanno posto l’accento più sulla mancata stretta di mano (prevedibilissima) piuttosto che sul tennis giocato. L’incontro è durato oltre due ore. Nel primo set, Svitolina parte molto male, cedendo il servizio a zero in avvio. Anche Blinkova appare un po’ contratta e restituisce immediatamente il break. L’ucraina comunque sembra in difficoltà negli spostamenti laterali, lenta a leggere la palla dell’avversaria. Cede 6 giochi a 2 in un parziale a dire il vero, brutto e condito di errori.
L’attuale numero 192 WTA, sorprendentemente, rientra in campo per il secondo set con ritrovata grinta: strappa il servizio all’avversaria, conferma faticosamente il vantaggio salvando una palla break e mette a segno il secondo break. Blinkova è ora disorientata e subisce un pesante parziale di 5 giochi a zero.
Tutto rimandato al terzo set. Nel parziale decisivo esce tutto l’agonismo e la grinta della neo-mamma Svitolina: ogni punto è una strenua lotta e alla fine, ne esce vincitrice l’ucraina che al prossimo turno affronterà un’altra russa, Kasatkina.
[2] A. Sabalenka b. K. Rakhimova 6-2 6-2
Per la prima volta, la campionessa dell’Australian Open 2023 raggiunge il terzo turno al Roland Garros. Nel corso del primo set, fino al sesto gioco, complice una Sabalenka che commette decisamente troppi errori, la numero 82 del mondo Rakhimova riesce a contenere le accelerazioni della bielorussa. Con due doppi falli sanguinosi, Rakhimova apre la strada a Sabalenka che non si fa pregare due volte e allunga 4-2. Ora Sabalenka inizia a colpire con più decisione e soprattutto riesce a trovare sempre il campo: con il secondo break mette in cassaforte il primo parziale.
Nel secondo set, la numero 2 del mondo parte benissimo mettendo a segno il break in apertura che la manda avanti 2 giochi a 0. Rakhimova non trova la soluzione per contenere una straripante Sabalenka; concede qualcosa la bielorussa che si disunisce durante il settimo gioco, il più lungo dell’incontro, durato quasi otto minuti. In poco più di un’ora, Sabalenka chiude con un doppio 6-2 e per agli ottavi ci sarà Sloane Stephens.
S. Stephens b. Y. Putintseva 6-3 3-6 6-2
Partita dai cento volti quella sul Suzanne Lenglen tra Sloane Stephens, tornata alla vittoria a Saint-Malo e semifinalista a Rabat la scorsa settimana e la sempre ostica Yulia Putintseva. La statunitense è in un buon momento e cerca in questo secondo Slam stagionale, la conferma di una ritrovata serenità nel rettangolo da gioco. La finalista del Roland Garros 2018 aveva convinto nei primi due turni e anche nel primo set contro la kazaka, sembra essere tornata quella di un tempo.
È comunque un match molto tirato con tanti game ai vantaggi. Stephens è più lucida nei momenti decisivi ma non sorprende il rapido ribaltamento della situazione. Nel secondo parziale, Putintseva va in fuga 5 giochi a zero e nonostante un set point annullato da Stephens nel sesto gioco e un accenno di tentativo di rimonta, il set è ormai compromesso.
L’inizio del parziale decisivo si mette male per Stephens che perde immediamente il suo turno di servizio; Putintseva inizia però a mostrare qualche segnale di affaticamento muscolare. Restituisce il break appena conquistato e sul 2-1 in favore della statunitense, la kazaka chiede il Medical Time Out per un fastidio alla coscia destra che viene vistosamente fasciata. Dopo 2 ore e 20 di gioco, si aggiudica la sfida Stephens, chiamata alla difficile sfida a Sabalenka.
[Q] E. Avanesyan b. C. Tauson 3-6 6-1 7-5
Continua a stupire Elina Avanesyan. Numero 134 WTA e proveniente dalle qualificazioni, è alla sua seconda partecipazione al tabellone principale di un torneo dello Slam e ha già conquistato gli ottavi di finale. Una cavalcata decisamente inaspettata per tutti. Guardando il primo set di oggi, sembrava un sogno destinato a infrangersi sulle corde della racchetta della danese Clara Tauson. Invece, Elina, è rimasta agganciata a un secondo set oggettivamente brutto dove il servizio è stato più che altro un elemento a favore della giocatrice in risposta. Un dramma il terzo set: chiamata a servire per chiudere in vantaggio 5-3, la giovane russa ha tremato e ha finito per cedere il servizio. Tauson comunque ci ha messo del suo, concedendo un match point nel successivo turno di servizio; l’occasione mancata poteva essere fatale per Avanesyan che però, due game più tardi, sfrutta il secondo match point concesso da un’altalenante Tauson. Si regala così il suo primo ottavo Slam in carriera.
K. Muchova b. [27] I.C. Begu 6-3 6-2
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, Karolina Muchova è tornata. Costretta lontano dai campi per un pesante infortunio, negli ultimi tornei è ormai una mina vagante. Ancora sprovvista di una classifica che le permette di avere la testa di seria, la ceca sta giocando ormai da mesi ad un ottimo livello e non sono poche le tenniste cadute sotto i suoi colpi. Sulla terra si adatta perfettamente e se n’è accorta anche Begu. Ultimo match del giorno sul Simonne-Mathieu, Muchova ha dominato il primo set, conquistato con un break maturato nell’ottavo gioco. Nel secondo, per la ceca un piccolo giro a vuoto nel sesto game in cui ha restituito all’avversaria uno dei due break, non ha compromesso in alcun modo il controllo del match: ripresasi immediatamente indietro il break, in un’ora e 34 minuti ha rispedito la rumena negli spogliatoi. Al prossimo turno troverà Avanesyan.
Flash
Roland Garros, Musetti: “Un periodo no può capitare, l’importante è uscirne. Ora voglio cavalcare l’onda”
Lorenzo Musetti soddisfatto dopo la vittoria contro Norrie, analizza il suo momento, la sua crescita e la probabile sfida con Alcaraz

D. E stata la miglior partita della tua stagione?
“Probabilmente si, ho espresso il miglior tennis anche tenendo conto del valore del mio avversario. Io credo che sia una conferma del buon periodo che sto vivendo, delle sensazioni che sto avendo in campo, sto trovando grande continuità. Partire subito bene mi mette tranquillità e la toglie al mio avversario. Credo che Cameron si sia trovato in una situazione molto scomoda, è stato bravo a reagire nel terzo, ma in ogni caso queste due mie ultime partite sono quelle più iconiche sinora della mia stagione sulla terra”.
D. Antonio Garofalo ( Ubitennis): Ho visto che ad un certo punto della partita hai variato ritmo, hai alzato molto le traiettorie. Era una cosa dovuta alle palline e alla lentezza del campo o una scelta per mettere in difficoltà il tuo avversario che avevi preparato?
“Penso che Norrie sia un giocatore molto bravo quando colpisce all’altezza delle spalle, se trova una palla più carica e con molto spin va in difficoltà. Credo sia stata la chiave del match aver adottato questa strategia”
D. Hai detto che devi concentrarti su te stesso, ma hai dimostrato di saper adattare la strategia al tuo avversario?
“ Una cosa non esclude l’altra, ogni partita devi concentrarti preparando la partita pensando all’avversario ma cercando di imporre le mie caratteristiche e far giocare l’avversario come voglio io”
D. Vanni Gibertini ( Ubitennis): Sei arrivato a giocare le due migliori partite della stagione in un momento importante come il Roland Garros. E’ successo qualcosa che ha fatto scattare un clic o il percorso che ti ha portato qui era il percorso giusto per arrivare esattamente dove volevi?
“Non lo so, forse non lo sa nemmeno Dio ( ride). Credo che un periodo buio lo abbiamo trascorso tutti, l’importante è uscirne, con la volontà e la forza di mettersi in gioco. Ad un ragazzo giovane come me che ha ancora tante cosa da imparare può fare anche bene avere un paio di mesi in cui le cose vanno male, poi sono stato bravo a lavorare e ad allenarmi e a venirne fuori. Speriamo di cavalcare l’onda”.
D. Sei molto giovane ma hai già una buona esperienza. In questo torneo del Grande Slam ti senti come mai in passato?
” Sì, probabilmente sì, perché io sento che tutto l’equilibrio di cui ho bisogno per essere ben preparato
ad affrontare questo tipo di giocatori in questo tipo di atmosfera è completamente diverso dai normali tornei.
D. Potresti giocare contro Alcaraz al prossimo turno, lo hai già battuto. Se non fosse cresciuto così velocemente magari si parlerebbe più di te, come vedi questa partita? "E' il primo ada ver aperto una strada. ha vinto un torneo del Grande Slam dopo i tre grandi, quindi penso che sia una specie di ispirazione per noi, per me, Holger, Jannik e chiunque altro è dietro di lui, e cerca di spingerlo via e ci prova avvicinarsi. Quindi penso che la partita di Amburgo mi abbia dato molto fiducia. Quindi penso che ci divertiremo e godremo la nostra partita" D. Due anni fa hai affrontato Novak, ora probabilmente Alcaraz. Come sei cambiato in due anni? "Due anni fa è stata la mia prima apparizione nel Grande Slam, era tutto nuovo. Se mi chiedi se mi sento diverso rispetto a due anni fa, io dico si. Mi vedo più maturo, con più esperienza, con molte, molte più partite, vittorie, sconfitte che mi hanno aiutato ad affrontare la vita e come giocatore in un certo modo e in un modo migliore. Quindi direi sicuramente che sono sicuramente più preparato di quanto ero con Nole, ma questo non significa che andrò in campo e vincerò facile. Ma sento di poter gestire meglio tutte le cose intorno a me la prossima partita"
Flash
Roland Garros, Fognini: “Pettorale stirato, ho giocato perché un’occasione così non capiterà più”
“Sono stufo di farmi male, a 36 anni è dura accettare certe cose”. Sconfitto solo al quinto da Ofner, Fabio Fognini non nasconde l’amarezza

Fabio Fognini ha perso al quinto set contro contro Sebastian Ofner, apparentemente limitato da un problema fisico. Così è, infatti, come conferma l’azzurro al termine del match. “Dopo la partita con Kubler mi sono stirato il pettorale. Ho deciso di giocare perché un’occasione così non mi capiterà più. Ultimo o penultimo Roland Garros, senza ombra di dubbio”.
D. Al di là di questo aspetto sfortunato, hai dimostrato in queste ultime settimane che il tennis c’è.
“Sì, peccato perché i treni passano e non tornano più indietro. Ho perso un’altra grande occasione, senza nulla togliere al mio avversario – chi vince merita sempre. Nelle condizioni in cui ero, in cui stavo giocando, sarò sbruffone, non mi interessa, ma difficilmente avrei perso questa partita.”
D. Ora naturalmente recupero, poi la stagione su erba che, avevi detto, non giocherai…
“Mi ero iscritto ai Challenger di Perugia e Parma. In questo momento, non voglio dire cose che non vorrei dire, ma avrei voglia di cancellarmi sia da Perugia sia da Parma e andare da qualche parte a rilassarmi, ho bisogno di quetso. Arrivato a 36 anni, non ho più voglia, forse non lo accetto più, ecco. Non ho più voglia suona male, anche perché mi sono rimesso in sesto nelle ultime due settimane e ho fatto vedere cosa posso fare. Però sono parecchio stufo di farmi male, non lo accetto più. Di sei mesi, ne ho giocati tre. Una volta ho perso con Alcaraz, un’altra con Djere, c’è stata discontinuità.”
D.La scintilla che ti ha fatto ritrovare Corrado [Barazzutti] e anche il tifo del pubblico in questi giorni non sono uno stimolo a provarci malgrado…
“Sì, sì. È il bello e quello che mi mancherà di questo sport una volta che mi ritirerò. Io sono senza dubbio un emotivo che gioca e vive anche per queste partite qua. Oggi il pubblico era dalla mia parte, mi conoscono, mi rende orgoglioso riuscire ancora a riempire un campo come questo, a creare un bell’ambiente. Ma sono stufo, non accetto più determinate cose e, come ho già detto, la decisione finale verrò presa davanti a una birra o a un bel bicchiere di vino in totale tranquillità, guardandomi allo specchio e decidendo il da fare.”