Djokovic: "Federer sta giocando bene, ma ha avuto match facili fino ai quarti"

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Djokovic: “Federer sta giocando bene, ma ha avuto match facili fino ai quarti”

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS – N. Djokovic b. G. Dimitrov 6-4, 3-6, 7-6, 7-6. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic.

Cosa ne pensi del fatto di dover affrontare Roger Federer qui in finale, con la consapevolezza che in tutti i match negli ultimi anni l’hai affrontato una sola volta qui sull’erba due anni fa?
Sì, ci siamo affrontati una volta sola. In semifinale era riuscito a battermi in quattro set, perciò questa per me è una buona occasione per cercare di batterlo sulla superficie che preferisce, sul suo campo preferito. Qui è dove ha ottenuto il maggior successo della carriera vincendo molti titoli. Ha affrontato molto bene il torneo e ha dominato in tutti i match. Sono certo che vuole vincere il titolo quanto lo voglio io.

Sembrava scivolassi un bel po’ oggi, come Grigor. I campi sono più scivolosi a fondocampo? Avevi le scarpe sbagliate, o cos’altro?
Sì, penso che si scivoli un po’ di più rispetto all’anno scorso. Ma forse è perché negli ultimi 5, 6 giorni ha fatto molto caldo.  In più, se ti sudano i piedi le scarpe si inumidiscono e questo influisce. Ecco perché porto sempre un paio di scarpe in più e devo dire che mi è servito.

Le volte che hai guardato nel tuo box, l’hai fatto perché eri innervosito perché si scivolava o perché Grigor stava mettendo a segno dei colpi incredibili, facendoti impazzire?
Beh, ti trovi a dover affrontare emozioni diverse durante il match. Sicuramente, ad un certo punto ero frustrato perché, ancora una volta, gli avevo permesso di rientrare nel match. Ero sopra di un set e di un break e per l’ennesima volta ho commesso alcuni errori non forzati e ho dato l’occasione al mio avversario di poter pensare di avere una speranza di vincere .
In finale contro Roger, questo non potrò assolutamente permettermelo. Lui e Dimitrov hanno un gioco simile, perciò oggi è stato utile giocare un match lungo per capire anche come devo prepararmi per affrontare Roger. Questo è tutto. Ho affrontato alcuni match difficili durante questo torneo, ma questo mi è servito per fare esperienza e per combattere. Cercherò di usare quell’esperienza e di spronare me stesso per riuscire ad ottenere il titolo.

I tuoi match in questo Wimbledon hanno seguito più o meno lo stesso schema. Inizi bene dopodiché hai un momento di difficoltà. È successo anche oggi. C’è un motivo per questo?
Sì, ovviamente un motivo c’è. Ma, ripeto, ci sto lavorando perché ho individuato il problema. So cosa sta succedendo. A volte capita. Capita non perché giochi male, ma semplicemente perché il tuo avversario gioca bene. Anche se perdi uno o due set, è importante riuscire a tornare in gioco e recuperare. Io l’ho fatto e questo è positivo.

La tua rivalità con Roger sembra essere più forte rispetto a quella con Andy o Rafa sul campo. Lo riesci a percepire quando sei in campo? Quale pensi che sia il motivo?
La mia rivalità contro ognuno di questi tre giocatori è unica e speciale. Sicuramente, rispetto Roger e tutto quello che ha raggiunto nella sua carriera. Tornare e giocare ancora una volta in finale a Wimbledon è incredibile. Ma quando scendiamo in campo questo finisce perché io sono lì per vincere contro chiunque ci sia dall’altra parte della rete.

Boris dovrebbe essere orgoglioso e sollevato. Orgoglioso perché hai vinto, sollevato perché se il tuo match fosse durato più a lungo, probabilmente si sarebbe perso la partita della Germania ai Mondiali.
Questo è il motivo per cui non lo vedo da 4 ore. L’ho visto dopo il match e mi ha detto “Parliamo dopo”. Non ho realizzato subito, ma poi ho visto la televisione e ho capito.

Quando hai giocato qui contro Roger due anni fa, avevi dichiarato che non eri riuscito a dare il massimo per motivi che non volevi rivelare al momento. Ti ricordi quali fossero questi motivi? Adesso puoi condividerli con noi?
Interessante. Non ricordo di aver detto così, ma sono sicuro che tu mi abbia sentito dirlo. Non so perché. Sono sincero, non mi ricordo. Ma questo è un altro anno. Mi sento diverso ogni anno. Sarà la mia terza finale a Wimbledon negli ultimi quattro anni, perciò è un risultato grandioso per me. Anche solo arrivare in finale è un grande successo. Ma stavolta voglio scendere in campo e cercare di vincere il titolo. Non puoi mai sapere o avere la sicurezza di quello che succederà in campo, ma puoi sempre prepararti per la battaglia.

Come giudichi il gioco di Roger durante il torneo? Pensi che il suo livello sia stato buono?
Il suo livello di gioco è stato molto alto. L’ho visto giocare alcuni match. Sai, non ha dovuto affrontare match difficili fino ai quarti di finale. Contro Stan ha giocato bene. Ha recuperato dopo essere stato sotto di un set. Ha una grandissima esperienza, ha vinto così tante volte questo titolo e , essendo stato così dominante nel tennis maschile per più di un decennio, sa come approcciarsi ad una finale Grande Slam.
Spero di essere pronto tatticamente e di fare tutto bene per non permettergli domenica di essere al massimo della forma.

 Traduzione di Yelena Apebe

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