TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIPS. A chiusura del torneo, riflessioni e commenti direttamente dalla stampa inglese.
La finale maschile dei Championships non cadeva in una domenica vuota di eventi sportivi. Non molto distante, sul circuito di Silverstone, la Mercedes di Lewis Hamilton sfrecciava prima sul traguardo, riaprendo il mondiale piloti. Un po’ più a nord, nello Yorkshire, la seconda delle tre tappe inglesi del Tour de France – dove il favorito è un altro corridore di casa, Chris Froome – veniva seguita sulle strade della campagna da due milioni e mezzo di spettatori secondo le stime della polizia (ma addirittura cinque secondo il direttore del Tour!).
Eppure, le prime pagine dei quotidiani inglesi oggi in edicola ci danno una chiara indicazione di ciò che Wimbledon rappresenta in Gran Bretagna. Dal Guardian al Times, dall’Independent a (addirittura) il Financial Times, le prime pagine sono – tra scandali sessuali e intercettazioni telefoniche – tutte (o quasi, fa eccezione il Telegraph) per Djokovic, a celebrare la sua sofferta vittoria.
D’altra parte, scegliere quale evento sportivo seguire in una peraltro più che discreta domenica di luglio (per gli standard locali) non è stato facile neanche per le star. Ci informa il Guardian che hanno scelto Wimbledon gli attori Samuel L. Jackson e Hugh Jackman, Sean Connery e Bradley Cooper, il sei volte campione olimpico Chris Hoy, l’ex calciatore Beckham con consorte, e il Duca e la Duchessa di Cambridge (che, in ogni caso, avevano già inaugurato il Tour sabato), mentre il Principino Harry ha optato per l’autodromo, assieme a Michael Fassberger ed Eric Clapton.
Avendo dedicato paginate alla cronaca e ai commenti della finale maschile, alcuni giornali del Regno hanno tracciato un bilancio delle tue settimane all’Old England Club (o, come dicono qui utilizzando il codice postale, a SW19). Per l’Independent, il colpo del torneo è la demi-volée tra le gambe di Kyrgios nel match con Nadal mentre, tra i momenti che restano nella memoria, vanno elencati l’espressione di Alizé Cornet dopo aver inaspettatamente sconfitto Serena Williams, il tifo dagli spalti – ed i colori – dei supporter australiani, e l’immagine di Djokovic e Dimitrov distesi sull’erba da parti opposte della rete.
Per il Guardian, l’uomo del torneo non può che essere Federer, accostato a Muhammed Alì per la capacità di ritornare ad altezze che i detrattori (ma anche gli amici più cari) avevano già considerato irraggiungibili. Le firme del giornale si dividono, invece, sul match del torneo, giudicato essere o Kyrgios vs Nadal oppure la finale maschile di domenica. Concentrandosi sulla bellezza di questa partita, il Telegraph pone provocatoriamente una domanda: “Come mai il tennis maschile è più avvincente di quello femminile?”. La proposta del giornale inglese (discutibile) è che, dopo aver ottenuto la parità nei premi, le partite di un torneo dello Slam si giochino tre su cinque anche nel circuito femminile.
Poi, ovviamente, c’è il capitolo Murray (sceso al numero dieci del ranking). Che è questione di prim’ordine nei dibattiti sportivi. Ritornerà a vincere un major? Amelie Mauresmo sarà ancora la sua allenatrice? All’Independent Murray è piaciuto. Certo, la partita con Dimitrov è stata un massacro, ma i primi quattro turni sono giudicati “sensazionali” (sic!). Anche per l’ex-campione Pat Cash il tennista scozzese tornerà a vincere, ma il recupero dall’infortunio deve ancora completarsi. Più scettica, dalle colonne del Guardian, Virginia Wade (i cui rapporti con Murray non sono, per usare un eufemismo, idilliaci). Secondo l’ex campionessa britannica, la scelta di Mauresmo non si è rivelata azzeccata e Murray farebbe meglio – nell’immediato – ad allenarsi da solo e ripensare ai consigli di Lendl.
Infine, anche se questo Wimbledon è appena terminato, per alcuni ricomincia immediatamente. Così per la preparazione dei campi che, dalla prossima settimana, vedrà i giardinieri nuovamente
al lavoro…
