In semifinale oggi ha battuto 6-4 6-2 la croata, classe ’97, Anna Konjuh che quest’anno già aveva affrontato (e con cui aveva perso) nel primo torneo dell’anno ad Auckland.

L’avvio del match è tutto per Roberta che in pochi minuti brekka 2 volte l’avversaria partita decisamente contratta e fallosa con tutti i fondamentali. La croata, dopo l’avvio shock, mantiene per la prima volta il proprio turno di battuta e approfittando di un passaggio a vuoto della Vinci nel sesto game (doppio fallo sulla palla break) recupera uno dei due break di svantaggio. Sul 4-3 per la Vinci, la tarantina al cambio campo chiama l’intervento del suo coach Francesco Cinà che la tranquillizza.

Roberta mantiene il suo servizio agevolmente e sul 5-3 in favore ha anche il primo set point sul servizio della croata.Questo viene ben annullato con una solida prima di servizio e al successivo vantaggio sempre grazie al servizio la croata si issa 5-4. Il set point viene convertito pochi minuti dopo un errore di rovescio della Konjuh nel decimo gioco.

Ad inizio secondo set il match segue i servizi, la croata mantiene bene da fondo ma non riesce ad essere mai incisiva sul servizio della tarantina (la Vinci perderà solamente un punto sul proprio servizio nel secondo parziale). Sul 2-2 la croata cala: si trova subito sotto 0-40 dopo aver sbagliato una comoda volèe, commesso un doppio fallo e sbagliato un passante di rovescio tutt’altro che irresistibile. La prima palla break non è convertita dalla Vinci dopo aver sbagliato alla risposta, ma la Konjuh sul successivo punto sbagliava il contropiede di rovescio portando al break la tarantina.

La Vinci trovava un altro break sul 4-2 grazie ad una serie di colpi che deliziava gli spettatori presenti ad Instanbul (finalmente, dopo i grandi buchi visti in televisione tutta la settimana). Il match si chiudeva dunque dopo 1h07 con la Vinci che tiene il servizio a 15.

Per la Vinci finale numero dodici in carriera.

C.Wozniacki (1/wc) b. Mladenovic 6-2 6-3 (Stefano Tarantino)

Caroline Wozniacki imita Roberta Vinci, liquida in due set (6-2 6-3) la sua avversaria in semifinale, la francese Kristina Mladenovic, ed approda alla 35° finale della sua carriera, che a Istanbul sarà così tra la nr.1 e la nr.2 del tabellone.

La Maldenovic ha subito una palla break, ma la Wozniacki è brava a salvarsi.
Si seguono i servizi sino al 2 pari, poi c’è l’allungo imperioso della danese, favorito però dalle amnesie al servizio della Mladenovic, che nel quinto game cede la battuta commettendo ben due doppi falli.
La Wozniacki gioca la solita partita da fondo campo, solida e grintosa, ma a dire il vero non rinuncia ad alcune sortite sulla rete.

La sua avversaria invece fa fatica con il servizio e di conseguenza non trova il ritmo e quegli uno/due che la rendono pericolosa e temibile.

Altro break nel settimo gioco e la Wozniacki chiude 6-2 il primo parziale.

La partita non cambia nel secondo set, tutto regolare sino al 2-1 Wozniacki, poi arrivano tre doppi falli di fila della Mladenovic che cede nuovamente la battuta.
La tennista francese appena perso il servizio chiama il fisioterapista e si fa misurare la pressione, probabilmente accusa un po’ di debolezza.
La Wozniacki tiene il game successivo alla ripresa, la Mladenovic decide allora di giocarsi il tutto per tutto, un paio di risposte molto aggressive ed un paio di diritti pesantissimi, ed arriva il primo break per lei del match sul 2-4.
Ma la gioia risulterà effimera, nel game seguente sul 30 pari la Wozniacki fa un bellissimo recupero di rovescio su un tentativo di palla corta dell’avversaria e poi indovina un gran passante di rovescio, va di nuovo avanti di un break e poi chiude la contesa nel game successivo.
Per lei domani sarà la 35° finale della carriera, 21-13 il bilancio di quelle giocate precedentemente.