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ATP, WTA: voliamo a Cincinnati

Last updated: 11/08/2014 10:07
By Sara Niccolini Published 11/08/2014
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7 Min Read

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TENNIS-Western & Southern Open di Cincinnati: tutti i top players ATP e WTA in campo con due sole assenze: Rafael Nadal e Na Li.

 

Eccoci a Cincinnati, Ohio, città che può vantare una lunga tradizione di tennis che inizia con la nascita nel 1880, del Cincinnati Tennis Club, per proseguire con l’organizzazione della prima edizione, femminile e maschile, del Cincinnati Open nel 1899 giocato sulla terra rossa fino al 1979, quando fu adottata definitivamente la superficie in cemento. Pochissime sono state le sospensioni del torneo nell’arco di un secolo, tra le quali quella di un paio d’anni nelle fasi conclusive della Prima Guerra Mondiale e quella del 1935, quando il paese stava recuperando le forze dopo essere stato travolto dalla Grande Depressione.
Nel 1903 la sede del torneo viene spostata presso il Cincinnati Tennis Club, dove rimarrà per circa settant’anni, fin quando non fu trasferito presso il parco di Coney Island, lungo il fiume Ohio. Da questo momento in poi l’appuntamento tennistico inizia a rifiorire, anche grazie alla direzione e ai fondi che riusciva facilmente a raccogliere Paul Flory, dirigente della nota società Procter & Gamble, colui che aveva preso le redini dell’organizzazione dell’evento.
Il Cincinnati Open si trasferisce definitivamente a Mason, cittadina a circa venti chilometri da Cincinnati ed attuale sede del torneo, alla fine degli anni ’70, dopo la costruzione di un nuovo impianto, più adatto ad ospitare il tennis professionistico e dopo la variazione della superficie di gioco dalla terra verde tipicamente statunitense (Har-Tru), al cemento (Deco-Turf). La vita del torneo maschile a Cincinnati è stata certamente meno travagliata di quella femminile che ha avuto alcune interruzioni a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80 e poi anche dal 1989 al 2004, anno in cui l’evento WTA ha ripreso la cadenza annuale, per poi essere promosso in categoria Premier nel 2009. Ma l’annullamento del torneo durante tutti gli anni ‘90 ha un certo peso se andiamo a guardare l’albo d’oro del Western & Southern Open di Cincinnati: mancano i nomi di leggende quali Navratilova, Graf, Seles, Capriati, Davenport che, come Serena Williams ha apposto un solo sigillo sul torneo. Il record per numero di titoli vinti in campo femminile è detenuto da due giocatrici americane della prima metà del XX secolo, Ruth Sanders Cordes (1913, 1914, 1920, 1922, 1923) e Clara Louise Zinke (1926, 1927, 1929, 1930, 1931) che hanno collezionato cinque titoli ciascuna. Cinque sono anche le vittorie di Roger Federer, leader di questa classifica, per i trionfi nel 2005, 2007, 2009, 2010 e 2012, seguito a ruota da Mats Wilander coi quattro successi inanellati nelle edizioni dell’ ’83, ’84, ’86 e ’88, per poi arrivare ad Agassi nel 1995, 1996 e 2004. E’ Novak Djokovic, invece, a detenere il record per il maggior numero di sconfitte in finale senza mai vincere un titolo ad opera di Murray nel 2008 e 2011 e di Federer nel 2009 e 2012.

Dopo un tabellone della Rogers Cup poco favorevole per il nostro Seppi, quello di Cincinnati appare ancora più difficile dato che al secondo turno potrebbe già incontrare un ispiratissimo Tsonga, mentre Fognini potrebbe avere alcune chance in più, seppur limitate, dato che deve vedersela prima con Roger-Vassilin e poi col vincente tra Lleyton Hewitt e Jurgen Melzer. Anche a Cincinnati, Djokovic detiene la prima testa di serie, ma questa volta ha alcune partite da sfruttare nella ricerca del proprio ritmo prima di arrivare a match più complicati a livello fisico e mentale, come il probabile quarto di finale contro il francese Tsonga che lo ha battuto con un netto quanto sorprendente 6-2 6-2 a Toronto. Ancora Federer a dominare la parte bassa del tabellone, il quale potrebbe trovarsi subito davanti Radek Stepanek: sarebbe più facile vincere alla roulette russa piuttosto che azzeccare il punteggio conclusivo del match. I giocatori in grado di impensierire lo svizzero finiscono qui fino ad un possibile quarto contro Andy Murray. Ottime possibilità per il pubblico americano di godersi il gioco di Raonic in fase di quarti, forse contro Berdych, anche se le previsioni sul ceco sono spesso poco attendibili, e quello di Dimitrov, il quale potrebbe incontrare Wawrinka nelle fasi finali del torneo.

Se il tabellone maschile non vi pare roseo per quanto riguarda le prospettive azzurre è perché non avete ancora dato un’occhiata a quello femminile. Le speranze italiane si concentrano nella parte alta del tabellone e sono piuttosto esigue poiché Camila Giorgi si imbatte al primo turno nella Kuznetsova per poi vedersela con la Bouchard, Errani troverà al secondo turno la vincente tra Lisicki o Vinci, contro la quale darebbe luogo all’undicesimo scontro tra le “cichis” che vede in vantaggio Sara per sei vittorie a quattro. Flavia Pennetta è certamente piazzata meglio, ma Serena Williams dista soltanto un paio di turni ed infine Karin Knapp che deve ancora superare l’ultimo turno di qualificazione che la vede opposta alla portoricana Puig. Come se non bastasse tutte le italiane, tranne la Giorgi, sono nella zona presidiata dalla più piccola delle Williams, da Jankovic, Radwanka e Kerber. Simona Halep esordisce sul cemento americano a Cincinnati e le partite più intense dovrebbero iniziare per lei solo in fase di quarti in un possibile scontro contro Venus Williams, per poi vedere al di là della rete in semifinale una Sharapova che ha ben poche preoccupazioni davanti a lei nei primi giorni di torneo.


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