Australian Open: Djokovic annulla Raonic e si prepara alla rivincita con Wawrinka

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Australian Open: Djokovic annulla Raonic e si prepara alla rivincita con Wawrinka

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Nulla da fare per Milos Raonic, che nell’ultimo quarto di finale dell’Australian Open maschile perde dal numero uno Novak Djokovic, che non mostra una sbavatura nel servizio, nella risposta, nello scambio e nella atleticità

[1 ] Novak Djokovic b. [8] Milos Raonic 7-6(5) 6-4 6-2

La risposta di Djokovic contro il servizio di Raonic. Questo ci si aspettava dal match. Djokovic  pero’ ha fatto molto di più:  8 ace, solamente 12 punti persi al servizio in tutto il match, 11 palle break procurate, non dando nessuna chance a Raonic, che ha mostrato limiti di rovescio e di strategia.

Una temperatura di 23 C con leggere brezza da Sud-Est accoglie l’ultimo quarto di finale agli Australian Open 2015. Il numero 1 del mondo arriva a questo quarto senza aver ancora perso un set (per la prima volta dal 2008), alla caccia del suo quinto titolo a Melbourne. Nel caso vincesse sarebbe record, a parte Roy Emerson che vinse 6 volte, ma non nell’era professionistica.

Ad affrontarlo dall’altra parte della rete è il bombardiere canadese Milos Raonic che in questo Australian Open finora viaggia a una media quasi 25 ace a partita e una percentuale di prime palle superiore al 70%. “Ovviamente se serve bene come sa, con 20, 30 ace a match, mette una grande pressione sull’avversario. Basta un doppio fallo da parte tua e il set è finito. Questi incontro sono mentalmente molto impegnativi quando devi giocare contro uno che serve così” commenta Djokovic prima della partita. Raonic pero’ non è solo servizio:  è diventato più veloce e più forte nell’off season, perdendo anche 4 kg. E’ possibilista il suo allenatore Ivan Ljubicic che dice al microfono del nostro direttore Ubaldo Scanagatta “Djokovic non è il tipo di giocatore con cui puoi elaborare una tattica ben definita. Milos deve fare le sue cose molto bene, cioè servire bene, essere aggressivo, tirare il dritto e cercare di tenere Novak lontano dalla riga di fondo e non dargli in mano il gioco. Da qui a riuscirci la strada è lunga ma lui sa benissimo cosa fare“.

Sono 4 i precenti , tutti a favore di Djokovic,  di cui 3 sulla terra rossa e uno sull’hard court, dove Raonic raccolse solo 5 game. Finora il serbo ha ceduto un solo set al canadese l’altr’anno a Roma.

Alle 7:35PM si parte con Nole al servizio: ace e gioco a zero con Roanic che tocca la palla 4 volte. Raonic risponde con un doppio fallo ma poi ingrana. Tre ace nel primo gioco con il pubblico che sottolinea con un “ooooooh” la prima a 219 km/h del canadese. Dopo la bolgia di ieri sera a sostenere l’eroe di casa Kyrgios, c’è molta più flemma alla Rod Laver Arena, che sottolinea con applausi stile Wimbledon gli ace dell’uno e dell’altro.

Continua così il primo set,  dominato dal servizio che – se non è vincente – mette subito in difficoltà l’avversario che si trova mezzo passo in ritardo, uno, due, punto. Si contano su una mano gli scambi che superano i quattro-cinque colpi. Sul 4-3 Djokovic ha la prima opportunità di strappare il servizio all’avversario. Raonic serve una palla a  229 km/h che piega la racchetta la Nole e poi tiene il servizio. Si va al tie break (chi l’avrebbe mai detto …). Djokovic è chirurgico nel servizio e risponde bene, giocando poi sul rovescio di Raonic, indubbiamente il suo punto debole. Scappa subito avanti 4-2 e poi 6-3. Raonic annulla i primi due set point con un ace e con un attacco in slice di dritto che viene chiamato fuori, ma poi corretto dall’Hawk Eye. Sul 6 a 5 pero’ spreca tutto con drittaccio incrociato che atterra un metro fuori dalla linea laterale. Nole ringrazia e porta a casa il promo set 7-6 avendo perso solo 6 punti sul suo servizio.

Nel secondo set Novak  fa subito il break in apertura procurandosi tre palle break e alla seconda trafiggendo Raonic con un passante incrociato di rovescio sulla linea. Raonic continua a bombardare sempre sopra i 200 km/h, ma Djokovic risponde bene e quando lo scambio si allunga è il serbo a uscirne quasi sempre vincitore. Il break gli basta per vincere il set 6-4, chiuso con uno smash sul 40-0.

Nel terzo set Raonic comincia a essere più falloso (10 errori non forzati nel terzo set), frustrato dalla capacità di risposta di Nole che fa sembrare le bombe a 220 km/h dei servizi innocui. Sull’uno pari Djokovic si procura tre palle break  con l’ennesima risposta di rovescio su un servizio a 225 km/h e aprendosi poi il campo. Al secondo tentativo fa il break. Raonic è frastornato e Djokovic dilaga. Raonic salva con un ace un’altra palla break, ma non la seconda. Sul 5-2 Djokovic va sul 40-15 con un ace. Spreca il primo match point con un doppio fallo (l’unico del match), ma poi chiude con un attacco di dritto sul rovescio di Raonic, e volè comoda di rovescio a campo aperto.

Migliorare il servizio era uno degli obiettivi del sodalizio con Boris Becker. Ora so come si sentiva sul campo” dice Nole nell’intervista “Ho risposto molto bene e mi sentivo bene da fondo campo.” Riesce poi a scherzare anche sul fatto che Boris Becker si fosse ad un certo punto nel primo set allontanato dal box “Come dire … come tutti anche lui ha dei bisogni fisiologici …

Novak si presenta alla semifinale con Wawrinka senza aver perso un set ed avendo ceduto una sola volta il servizio in tutto il torneo. Un cammino a dir poco impressionante.

 

DjokerRaonic

 

La statistica delle semifinali consective negli Slam:

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