Australian Open: il doppio femminile a Bethanie Mattek-Sands e Lucie Safarova

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Australian Open: il doppio femminile a Bethanie Mattek-Sands e Lucie Safarova

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La coppia ceco-statunitense Lucie Safarova  e Bethanie Mattek-Sands centra, al primo tentativo assieme, il titolo di campionesse degli Australian Open di doppio (da Melbourne, Robbie Cappuccio)

Bethanie Mattek-Sands / Lucie Safarova b. [14] Yung-Jan Chan / Jie Zheng 6-4 7-6(5)

 

Una finale di doppio all’Australian Open che per una volta ogni tanto non vede Errani e Vinci protagoniste (vincitrici qui nel 2013 su Barthy/Dellacqua e nel 2014 su Makarova/Vesnina, e finaliste nel 2012). Sono invece l’americana Bethanie Mattek-Sands con la partner Lucie Safarova ad affrontare la coppia asiatica Yung-Jan Chan di Taipei e la cinese  Jie Zheng.

Mattek-Sands e Safarova, che giocano per la prima volta assieme, sono giunte alla finale grazie al ritiro della coppia tedesca formata da Julia Goerges e Anna-Lena Groenefeld che aveva preso un bagel nel primo set, complice anche un malessere di Goerges. Proprio Goerges e Groenefeld avevano estromesso dal torneo le teste di serie numero 1 e favorite Sara Errani and Roberta Vinci. Si tratta della prima finale di Grand Slam per Mattek-Sands e Safarova, mentre Chan e Zheng giocano la loro terza finale. Zheng aveva vinto in precedenza l’Australian Open e Wimbledon titles enl 2006, Chan aveva perso Australian Open e US Open nel 2007.

La partita non è una di quelle da entrare negli annali della storia del tennis, e riesce a tratti a esaltare solo il (poco) pubblico cinese. E’ un tipico incontro di doppio femminile, in cui il servizio conta molto poco e si vedono le quattro giocatrici a rete contemporaneamente solo una manciata di volte a set. Dopo un primo break e controbreak il gioco procede tra un errore e l’altro negli scambi incrociati, un pallonetto e uno smash che non riesce a concludere. Mattek-Sands (finalmente posso ammirare dal vivo i suoi completini – oggi in calzettoni neri al ginocchio, gonnellina a plisse fucsia, top nero con schiena scoperta, e visiera nera) alterna tocchi deliziosi a rete a erroracci. Delle quattro la più solida è Safarova  – non a caso n.16 del mondo in signolo – che sebbene fallosa è  anche l’unica la cui seconda di servizio sia qualcosa di più di una rimessa in gioco ed è decisamente la più potente nei colpi da fondo. Alla fine è proprio un passante di rovescio lungo linea di Safarova che breakka le asiatiche e decide il set: 6-4

Nel secondo set cielo si rannuvola e inizia a fare fresco: solo 18C. La mancina ceca è tanto decisa da fondo quanto fallosa a rete, tanto da rimanere sempre sulla base line sul servizio delle asiatiche e mandare Bethanie a rete. Sul 3-2 Mattek-Sands chiama un medical timeout per una schiena che le dà noia; nulla di tale pero’ e si riprende tra break e controbreak si giunge al 5-5 in cui Safarova sbaglia 4 volè e Mattek-Sands perde il servizio per l’ennesima volta. A break risponde contro break e si finisce al tie break, che Lucie e Bethanie si portano a casa, con un rovescio vincente lungolinea dell’americana che esplode saltando sul campo come una cavalletta, e non smettendola di baciare la coppa alla cerimonia di premiazione.

matteksandssafarova

 

 

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Roland Garros Day 5 LIVE: Cocciaretto al 3° turno! Sinner avanti di un set con Altmaier, Ruud-Zeppieri 2-1

Vivi con noi la quinta giornata da Parigi con cinque azzurri protagonisti.
Rune avanza senza giocare grazie al forfait di Monfils

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14.32 – MATCH COCCIARETTO – Elisabetta Cocciaretto per la prima volta al terzo turno di uno Slam: battuta Waltert 6-2 6-3! Affronterà Pera o Vekic.

14.24 – Cocciaretto non sfrutta tre match point e perde il servizio, 6-2 5-3 a suo favore

14.18 – Sinner-Altmaier 3-3 al secondo set

 

14.17 – Cocciaretto serve per il match: è avanti 6-2 5-2 contro Waltert!

14.15 – SET ZEPPIERI – Ottimo Zeppieri! Giulio brekka Ruud al momento giusto e piazza la zampata accorciando le distanze (6-4), due set a uno per il norvegese, si va al quarto.

13:48 – Buone notizie dagli altri campi: Sinner vince il primo set al tie-break su Altamaier (7 punti a 0), Cocciaretto domina il primo set contro la svizzera Waltert (6-2)

13:26 – Poco da fare per Zeppieri contro Ruud, il norvegese avanti di due set: 6-3 6-2 sullo Chatrier

12:50 – Rybakina batte Noskova 6-3 6-3 sul Suzanne Lenglen. Ora in campo Jannik Sinner contro Daniel Altmaier ed Elisabetta Cocciaretto

11:30 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quinta giornata per allineare il tabellone al terzo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Zeppieri, Sinner, Vavassori tra gli uomini. Cocciaretto e Paolini tra le donne

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Challenger

Al Challenger di Vicenza è stata la giornata di Luca Nardi

Il tennista azzurro vince una sfida drammatica contro Dalibor Svrcina davanti a un pubblico numerosissimo ed entusiasta.

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Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)

La partita di Luca Nardi contro il ceco Dalibro Svrcina è stata una sorta di viaggio agli inferi con il tennista pesarese che ha avuto tutto il tempo di scavare dentro di sé alla ricerca dei propri fantasmi che poi è fortunatamente riuscito ad esorcizzare. Conoscete tutti il non ancora 20enne talento marchigiano, con la sua classe cristallina che si manifesta in una facilità di tocco che non ha eguali. La pallina esce dal suo piatto corde con una fluidità che spesso annichilisce l’avversario, purtroppo alternata a momenti di assenza che portano a svarioni inaspettati. E’ stata un po’ la storia del match di secondo turno contro Dalibor Svrcina, di un anno più grande di lui. Quanto a talento e facilità di tocco non è che il ragazzo ceco sia molto da meno, e anche quanto a distrazioni ha dato vita a una bella gara con l’azzurro. Se poi aggiungiamo che entrambi hanno avuto dei grossi problemi fisici con ripetuti interventi del fisioterapista (due volte per Nardi e una per Svrcina) avrete il quadro di come sia stata drammatica la partita che ha visto Nardi partire lento, perdere il primo set e manifestare fastidio alla coscia sinistra già abbondantemente fasciata. E anche la faccia tradiva un certo disagio, almeno fino a quando un ragazzo, che passava in motorino sulla strada adiacente, non urlava a squarciagola “Forza Nardi!!!”, strappandogli un sorriso. Poi, per quei capovolgimenti di fronte che solo il tennis sa offrire, cambiava improvvisamente lo scenario con l’italiano che cominciava a sbagliare molto meno, passando il testimone all’avversario. Il numerosissimo pubblico si rianimava e sospingeva Nardi a vincere un secondo combattutissimo set e un terzo in cui Svrcina aveva ormai alzato bandiera bianca. Così Nardi col punteggio di 3-6 7-6(5) 6-2 poteva alzare le braccia al cielo dopo quasi tre ore di lotta e consegnarsi ai selfie e alla firma degli autografi.

Nei quarti gli toccherà lo spagnolo Pabro Llamas Ruiz (n.22 ATP) che ha eliminato in rimonta uno Stefano Travaglia (4-6 6-1 6-2) troppo impegnato a lamentarsi delle condizioni del campo e a battibeccare con il giudice arbitro per concedere la necessaria concentrazione a un match che si stava complicando. Male anche Franco Agamenone che spreca molto contro l’argentino Roman Andres Burruchagae e finisce per arrendersi 7-6(3) 6-2. A fine partita Franco era piuttosto sconsolato e si lamentava della sua stagione che fin qui gli ha riservato ben poche soddisfazioni. E toccandosi la testa ci diceva che il problema era tutto lì dentro. Come per tutti gli atleti, del resto, sempre alla ricerca di quella convinzione di sé così difficile da trovare e tanto facile da perdere. Adesso si giocherà l’ultima fiche sulla terra del Challenger di Perugia e poi preparerà la stagione sull’erba. Oltre a cercare un nuovo mental coach dopo la separazione da Mirta Iglesias.

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Roland Garros, Arnaldi analizza la sconfitta con Shapovalov: “Sono mancato nei momenti importanti”

“La partita è girata su pochi punti” dichiara Matteo Arnaldi. “Ma giocare contro ex top ten mi aiuta a crescere”

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Matteo Arnaldi - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Matteo Arnaldi può reputarsi soddisfatto del suo Roland Garros. Intanto, perché ha portato a casa la prima vittoria in un Major in carriera, e poi perché ha strappato un set al n° 32 ATP Denis Shapovalov al secondo turno, in un incontro, poi perso in quattro parziali, che forse con un pizzico di esperienza e malizia in più avrebbe potuto allungare ulteriormente. Presentatosi alla stampa nel post-match, di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.

D. Matteo, qual è stata la difficoltà maggiore?

MATTEO ARNALDI: “Mah, non saprei dirtelo in questo momento. Sicuramente non era una partita semplice. Lui è molto discontinuo perché alterna fasi in cui gioca molto bene ad altre in cui commette qualche errore, e per questo non mi ha dato continuità. Ha giocato meglio nei momenti importanti, mentre io in quei frangenti non sono riuscito a fare la differenza. Alla fine il match è girato su un break per ogni set. Io potevo prendere vantaggio nel terzo e quello poteva significare un risultato finale diverso, ma va detto che lì è stato bravo anche lui”.

 

D. Una curiosità. In questi giorni in cui ti stai allenando a Parigi e vedi altri giocatori nella loro quotidianità, c’è qualcosa che hai carpito da loro nella routine, nel modo di approcciare le partite? Qualcosa che ti possa essere utile per progredire.

MATTEO ARNALDI: “Sinceramente mi faccio un po’ gli affari miei (ride, ndr). Io e il mio team abbiamo le nostre idee. Certamente mi sto abituando a stare in questo ambiente, nel quale non sono solito trovarmi. Ma sinceramente faccio le mie cose come sempre”.

D. Senti, invece secondo te cosa è mancato per fare di più?

MATTEO ARNALDI: “Sono mancato nei momenti topici, semplicemente. È ciò che ha fatto pendere l’ago della bilancia in suo favore. In più, lui certamente ha fatto una buona partita, mentre io no. Se fossi riuscito a comportarmi meglio in qualche frangente, saremmo qui a parlare di un altro match e forse di un altro punteggio. Meriti suoi, senz’altro, ma anche qualche demerito mio”.

D. Abbiamo visto che, soprattutto nel terzo set, insistevi parecchio sul dritto di Shapovalov. L’avevate preparate così?

MATTEO ARNALDI: “Senza dubbio lui stava commettendo diversi gratuiti con il dritto. Per questo ho cercato di insistere un po’ di più da quel lato”.

D. Cosa ti porti via di buono da questo Roland Garros?

MATTEO ARNALDI: “Intanto la prima vittoria a livello Slam e tanta esperienza. Poi ho giocato i primi match tre su cinque, e questi sono i fattori più importanti. E mi ha fatto bene anche disputare partite contro tennisti di un certo valore, come Shapovalov stesso, ex n° 10 ATP. Ciò mi darà più consapevolezza per i prossimi match e tornei”.

D. VANNI GIBERTINI (Ubitennis) – Qual è il tuo rapporto con l’erba?

MATTEO ARNALDI: “Non l’ho mai vissuta tanto in realtà. Ci ho giocato quando ero Junior e l’anno scorso ho disputato una sola partita. Al momento non abbiamo programmato di giocare tanti tornei prima di Wimbledon, anche perché non so ancora se lì sarò direttamente in tabellone oppure no. Cercherò di racimolare ancora qualche punto in qualche Challenger in Italia, credo su terra, e poi si vedrà”.

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