Camila Giorgi, servizio non disponibile

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Camila Giorgi, servizio non disponibile

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Camila Giorgi ha perso da Heather Watson ad Indian Wells commettendo ben 18 doppi falli. La prestazione disastrosa al servizio sembra ormai un marchio di fabbrica della tennista. Ne analizziamo allora i numeri e le statistiche per capire meglio la situazione

Se è vero che gli Slam si vincono anche solo con servizio e dritto, probabilmente non avremo mai chance che Camila Giorgi ne vinca uno. Ed è un peccato, perché il dritto penetrante e potente non sembra mancarle. Quello che invece difetta (se non è zuppa, è pan bagnato) è il servizio, così come è stato palese nell’ultimo match che la marchigiana ha disputato, la sciagurata sconfitta con un doppio 7-5 contro la britannica Heather Watson. Proprio in quel match, secondo turno del WTA Premier Mandatory di Indian Wells, la Giorgi ha messo in mostra un dato più imbarazzante che sorprendente: ben 18 i doppi falli, su 12 game di battuta; come partire con un quindici di svantaggio ogni volta. I doppi falli nel 2015 sono saliti a 110 in 11 match giocati. Come ci segnala Giorgio Spalluto, prima di questo match ogni 100 servizi 13,4 erano doppi falli, con la britannica la percentuale è stata del 26,4% (18 su 86).

Diciotto doppi falli in due set sono un’enormità, e non può essere un dato da tralasciare. Uno dei punti da considerare non è la quantità dei doppi falli – che pure lascia interdetti – ma la loro qualità. Il vero punto della questione non è che Camila Giorgi commetta tali errori, ma la maniera in cui li commette. In alcuni casi sembra davvero che la marchigiana non colga la differenza tra “cercare di spingere anche la seconda palla” e “spararla fuori di due metri“. Ecco un esempio, dove la palla non atterra nemmeno minimamente vicino alla linea del rettangolo di gioco:

 

Ora iniziamo a dare uno sguardo più nel dettaglio alla carriera da doppiofallista della tennista italiana. Questo è un grafico degli ultimi 45 match giocati da Camila Giorgi, comprensivi degli incontri in Fed Cup.

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Come si può notare, la costanza non sembra essere una delle doti della marchigiana. Si passa rapidamente da 3 doppi falli in un match (in uno dei casi sporadici) a 19 nel match successivo, poi si riscende a 7 e si risale a 13. Il movimento a singhiozzo o ad elettrocardiogramma del grafico dice essenzialmente due cose: che nel tennis ogni match è questione a sé e che il rendimento di Giorgi al servizio è totalmente casuale, quasi dipendesse da un lancio di moneta. Raramente si scende sotto i 7 doppi falli per match, mentre sempre più frequentemente troviamo la doppia cifra.

Degli ultimi 45 incontri, nella top3 delle migliori prestazioni al servizio troviamo:

  • C. Giorgi b. A. Cornet 6-4 6-2 Fed Cup [Doppi falli commessi: 1]
  • K. Pliskova b. C. Giorgi 6-7 6-3 7-6 Linz [Doppi falli commessi: 2]
  • C. Giorgi b. M. Erakovic 6-3 7-5 Linz // C. Giorgi b. Muguruza 6-4 6-7 6-2 New Heaven [Doppi falli commessi: 3]

Più che l’incredibile prestazione a Genova contro la francese, sottolineerei la finale del WTA International di Linz, dove in tre set combattutissimi è riuscita solo a commettere due doppi errori in battuta contro la Pliskova. Invece il picco al negativo del grafico è rappresentato dai 23 doppi falli commessi con Storm Sanders quest’anno a Hobart, partita che poi è incredibilmente anche riuscita a vincere (5-7, 6-1, 7-6).

Andando poi ad analizzare ed a comparare il rendimento annuo di Camila Giorgi al servizio, la situazione non migliora. Stando ai dati raccolti da tennistop10.com (il periodo considerato va dal 01/01/2014 all’11/11/2014), che ha analizzato le statistiche delle giocatrici in top100, l’italiana è la prima tennista per numero di doppi falli nel 2014, con ben 388 in 48 match giocati, per una media di 8,8 ad incontro. La seconda in classifica è Maria Sharapova, con 369 distribuiti in 62 incontri. C’è da dire che, oltre ad avere una media più bassa, la russa risulta dodicesima nella classifica degli ace, con 198 in 62 partite.

Mentre Giorgi è la 24° tennista per numero di ace nel 2014, con 160 ace in 48 match giocati, per una media di 3,3 ad incontro. A guardare questi due semplici numeri, la marchigiana risulta in passivo di 5,5 punti (8,8 doppi falli meno i 3,3 ace a partita), che vogliono dire partire con un game di handicap ogni match.

Anche guardando la concretezza e l’efficacia della battuta, i dati sono allarmanti. La percentuale di prime palle in campo del 2014 è veramente bassa e Giorgi si posiziona alla posizione 96 su 100, con una media del 53,2%. È altresì sconfortante il dato sulle seconde palle: con una media del 81,7% si piazza alla posizione 99, superata solo da Azarenka, che però ha giocato la metà dei suoi match in stagione (per lei una media dell’81,5%, compensata da una media del 68% di prime palle e da un undicesimo posto in quella graduatoria). Soprattutto se poi si va a guardare, sempre in casa nostra, Sara Errani che, pure se non ha una fenomenale prima di servizio, ha la più alta percentuale di prime palle nel circuito nel 2014 (80,93%).

 

graph (2)graph (1)

 

Percentuali di ace e di doppi falli negli ultimi 4 anni:

  • 2014: 4,3% (A) – 10,5% (DF)
  • 2013: 2,7% (A) – 10,9% (DF)
  • 2012: 2,5% (A) – 11,7% (DF)
  • 2011: 6,7% (A) – 15,6% (DF)

Come si può vedere in quest’altra panoramica, la percentuale di ace è aumentata dal 2013 al 2014, così come i doppi falli sono tendenzialmente diminuiti dal 2011 al 2014, il che fa sperare che diminuiscano ancora. Il grafico a torta mostra quali sono i colpi in percentuale che Camila Giorgi gioca al servizio. Il primo servizio occupa quasi sempre poco più del 50% del grafico, quindi significa che una volta su due gioca una prima palla. Se non ha messo in campo la prima (e quindi prendiamo in riferimento la parte bordeaux, rosso e blu del grafico), allora significa che due volte su tre avrà giocato la seconda palla ed una volta su tre avrà messo a segno un ace o un doppio fallo, con le probabilità di quest’ultimo che però sono raddoppiate.

Poche effettivamente sono però le sconfitte imputabili soltanto al numero dei doppi falli; in generale non è solo il servizio a condannare la tennista marchigiana, ma anche un numero elevato di errori non forzati. Contro Watson infatti sono stati ben 54. Contro Cornet agli Australian Open del 2014, nonostante 12 doppi falli e 73 errori non forzati, è riuscita ad arrivare fino al terzo set, perso peraltro di misura. Come già detto, contro Storm Sanders quest’anno ad Hobart i doppi falli sono stati 23, ma Giorgi ha saputo riportare anche una vittoria.

Insomma, così come molti dicono, il servizio nel tennis femminile ha un’importanza relativa; è sicuramente però l’elemento che distingue una giocatrice ordinaria da una possibile top10. Sergio Giorgi dice che i doppi falli sono un falso problema, e possiamo anche credergli, ma allora viene da domandarsi: se Camila Giorgi ha raggiunto la top30 con questa media di doppi falli, dove potrebbe arrivare se iniziasse a mettere anche la battuta in campo?

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