Roddick, Nadal, Murray e Federer in coro: "Bene le pene antidoping sempre più severe"

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Roddick, Nadal, Murray e Federer in coro: “Bene le pene antidoping sempre più severe”

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Il tennista americano Wayne Odesnik è stato l’ultimo caduto nella rete dei controlli antidoping, la sua nuova positività ha scatenato le reazioni furiose dei tennisti del presente e del recentissimo passato

L’ultimo caso eclatante di doping scoperto negli ultimi giorni, relativo alla positività del tennista americano Wayne Odesnik già recidivo in passato, ha scatenato le reazioni di molti tennisti del presente e del recentissimo passato, che hanno condannato fermamente l’atteggiamento dell’ormai ex tennista.

L’americano Andy Roddick, mosso anche dall’orgoglio patriottico, è stato colui che ha criticato con toni più accesi il comportamento del suo ex collega: “I miei sentimenti sono che lui è un co****ne e io odio che ha una bandiera degli Stati Uniti accanto al suo nome quando imbroglia”.

Lo spagnolo Rafael Nadal ha ammesso di non conoscere il tennista americano ma si dichiara ovviamente favorevole alle misure prese: “Quando succede una cosa del genere per due volte, non meriti di rimanere all’interno del tour”.

Secondo Roger Federer: “E’ una buona cosa che si catturino ragazzi che fanno cose che non dovrebbero fare, i giocatori e gli atleti devono sapere che se imbrogliano, vengono scoperti. Questa è la morale della storia. Personalmente non lo conoscevo affatto, ma io e tutti siamo per uno sport pulito e questo è il motivo per cui riusciamo a catturare questi ragazzi che non fanno le cose giuste” 

Favorevole alle punizioni sempre più severe è anche Andy Murray: “E’ un bene per il tennis che sia lontano e fuori dal tour, perché non vogliamo faccia parte del circuito. I controlli anti-doping sono diventati più severi negli ultimi anni, stiamo facendo di più rispetto a prima. Certamente mi sento molto più controllato rispetto a prima, molti test del sangue fatti al di fuori dalle competizioni dall’ITF insieme ai controlli dell’antidoping nel Regno Unito. Voglio dire che può essere un sacrificio alzarsi all’improvviso la mattina alle 6.30, ma se questo aiuta ad identificare chi fa utilizzo di doping, sono d’accordo con tutto ciò”

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