Una bella iniziativa fa da cornice al torneo del Tc Napoli. E il bombardiere Rosol, giustiziere di Nadal a Wimbledon, sceglie Napoli e chiede una wild card (Giovanni Marino, Repubblica.it)

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La racchetta ha una firma prestigiosa: Roger Federer. Il Picasso del tennis. Un autografo datato luglio 2014. Sui prati inglesi di Wimbledon, dove Re Roger, sarebbe riuscito nell’impresa, a 32 anni, di arrivare ancora una volta in finale e a un nulla dall’ennesimo successo, fermato solo dall’atletismo e dalla inevitabile maggiore freschezza dell’attuale numero uno al mondo, Novak Djokovic, comunque sempre categoria Fab Four Fuoriclasse. Da Londra a Napoli, quella Wilson con sul manico la sigla di RF aiuterà a studiare i bimbi del Rione Sanità.

Ci sono molti motivi per non mancare alla Tennis Napoli Cup che dal 4 al 12 aprile riporterà il tennis internazionale sui campi del circolo di viale Dohrn: l’atmosfera magica di un torneo magico che ha battezzato futuri campioni (la lista sarebbe davvero lunga, limitiamoci ai vincitori di Slam quali Marat Safin e Johansson o ad attuali top player come David Ferrer, Richard Gasquet, Ernest Gulbis), le giocate da prestigiatori dei professionisti dell’Atp, attirati da un montepremi alto (125 mila dollari, il più alto per un challenger), la cornice unica dei campi in argilla dove si respira l’aria del mare. A questi ne vanno aggiunti almeno altri due: la racchetta autografata di Federer e la solidarietà.

La prima, sarà sorteggiata tra tutti coloro che acquisteranno un apposito tagliando di appena cinque euro. La seconda, si concretizzerà, grazie alla Fondazione Alessandro Pavesi,  in un sostegno economico (figlio del ricavato di quei ticket) per lo studio dei ragazzi disagiati del Rione Sanità. Due belle cose. Una splendida iniziativa. Che farà da cornice all’evento agonistico dove ha già annunciato la sua voglia di esserci un top 30 come Lukas Rosol, tennista assolutamente spettacolare per il suo modo di giocare: cerca il vincente praticamente a ogni punto. Di dritto e di rovescio. Per non parlare del servizio. Insomma, i colpi di Rosol corrono come una Formula Uno e quando è in giornata è dura, durissima per tutti. Ne sa qualcosa il nostro Fabio Fognini, letteralmente sbattuto fuori dal campo e dagli Internazionali di Roma lo scorso anno in due rapidi set. E non chiedete di Rosol a un campione come Rafael Nadal che a Wimbledon, un paio di stagioni fa fu preso a pallate dal giocatore della Repubblica Ceca ed eliminato al suo secondo match. Lukas ha scelto Napoli per preparare la stagione sul rosso e cercherà di arrivare fino in fondo per mettere qualche match nelle gambe, conquistare il trofeo e i punti, non pochi, che attribuisce. Ma non vi è ancora certezza di una sua partecipazione, giocatori di quel livello possono partecipare a un challenger solo con una wild card, un invito e inoltre sono legati agli esiti dei tornei precedenti che li vedono impegnati, nel caso di Lukas, parliamo di Masters series.

Ma gli organizzatori del torneo hanno in serbo altre sorprese alla voce wild card. Non è un mistero che il main sponsor del torneo, Capri Watch, abbia tra i suoi uomini immagine proprio Fabio Fognini, un top venti. Difficile vederlo a Napoli, ma chissà…E ancora, Simone Bolelli, forse l’italiano migliore degli ultimi dodici mesi perchè capace di risalire dagli inferi della classifica (era oltre trecentesimo) ai top 40 e di vincere anche uno Slam (australiano, in doppio con l’amico Fognini), non risulta iscritto ai tornei maggiori (Casablanca e Houston) quella settimana e il suo coach è il napoletano Giancarlo Petrazzuolo…Si vedrà. Il lavoro degli organizzatori ferve per dare al Tc Napoli una manifestazione coi fiocchi e lanciare, forte, la candidatura a un torneo dell’Atp tour del circuito maggiore.