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Interviste

ATP Miami interviste, J. Isner: “I risultati non lo dimostrano ma so di esser migliorato”

Last updated: 29/03/2015 18:21
By Redazione Published 29/03/2015
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6 Min Read

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ATP Miami. J. Isner b. A. Rublev 6-3 6-4. L’intervista del dopo partita a John Isner

 

Dunque hai intrapreso il match dopo una striscia di quattro sconfitte.                                                                                                                Non è vero.

Non lo è?                                                                                                                                                                                                                                                         No, la scorsa settima ho giocato Indian Wells.

Bene, com’è stato giocare con qualcuno così giovane?                                                                                                                                                               È diverso, ma lui è molto talentuoso, sapevo sarebbe stato un match sul quale avrei dovuto concentrarmi. Sai, avevo bisogno di uscire pronto per giocare perché lui è un ragazzino di molto talento e tutto può accadere. Quindi è stato un match duro ma ho giocato piuttosto bene, ho fatto quello che andava fatto.

Finora hai poche vittorie nel circuito. Com’è stato impostare un piano di gioco contro di lui?                                                                       I piani di gioco non sono molto importanti per me, io sto solo attento a cosa devo fare sul mio lato del campo. Il mio gioco è molto diverso da quello di qualsiasi altro. Non è scienza missilistica, quindi non cerco di pensare se c’erano alcune cose qui o la, ma non mi concentro troppo su cosa sa fare il mio avversario o cosa non sa fare.

Credi che a questo punto della tua carriera andrai a scalare qualche posizione in classifica? Sei dove vorresti essere? Ovviamente non sei dove vorresti essere, ma credi di star facendo dei passi verso…                                                                                              Sì, sì, credo di essere sulla pista giusta, ho iniziato l’anno un po’ lentamente e non ho giocato neanche molti tornei. Credo questo sia stato il mio quinto torneo ATP dell’anno, quindi non sono molti. Sto iniziando a giocare meglio, sai, durante tutto l’anno si va a guadagnare punti e a perdere punti, io non mi concentro molto sul ranking. Sono preoccupato di come sto giocando e sto iniziando a giocare meglio.

Cosa diresti sia migliorato dalla fine dello scorso anno fino ad ora?                                                                                                                          No, insomma, sai, credo di avere molti buoni tennisti davanti a me. I miei risultati quest’anno non sono stati fantastici quindi è difficile da dire, ma mi sento di esser migliorato. So di averlo fatto, forse i miei risultati non lo dimostrano. Ho lavorato molto duramente col mio nuovo allenatore, Justin, e stiamo lavorando su alcune cose. Sai, mentalmente, fisicamente stiamo facendo un buon lavoro, so che a lungo andare darà i suoi risultati. Se sarà questa settimana o la prossima a Huston o se sarà a Montecarlo o dovunque, verrò ripagato, sto facendo un buon lavoro e resto concentrato. Sai, sto diventando un giocatore migliore, lo credo veramente ed è questa la cosa più importante.

Traduzione di Paolo Di Lorito


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