Fed Cup, semifinali: Kvitova ok, R.Ceca in finale. La Russia frena la rimonta della Germania

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Fed Cup, semifinali: Kvitova ok, R.Ceca in finale. La Russia frena la rimonta della Germania

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A Ostrava la nr. 1 ceca chiude in due set contro la Garcia e manda le campionesse in carica in finale per la 4° volta in 5 anni. A Sochi la Rittner sostituisce Goerges e Lisicki con Petkovic e Kerber che vincono i loro singolari e pareggiano i conti, ma Pavlyuchenkova e Vesnina vincono il doppio. Finale a Novembre in R.Ceca

FED CUP, semifinali:
R.Ceca-Francia 3-0 (Raffaello Esposito)

P. Kvitova b. C. Garcia 6-4 6-4

Al braccio mancino di Petra Kvitova il compito di garantire la quarta finale di Fed in cinque anni alla Repubblica Ceca. Oltre la rete la capitana francese Mauresmo conferma Caroline Garcia, che ieri ha giocato un’ora e mezza di gran tennis senza riuscire a venire a capo della resistenza di una Lucie Safarova mai doma e alla fine vincente. Se i cinque match point sprecati ieri non le ronzeranno più nella testa la ventunenne francese ha le armi adatte per mettere in difficoltà Petra che, ricordiamolo, viene da quasi due mesi di stop.
Serve Caroline e va subito ai vantaggi per tenere il game. Le due contendenti mostrano immediatamente quello che sarà il leit motiv del match, colpire a tutta sempre in cerca del vincente. Kvitova difende il suo gioco a quindici e punta tutto sull’uno-due venendo anche a rete per chiudere il punto. La francese non è tranquilla dopo lo smacco nel primo singolare e nel terzo game fatica a mettere la prima subendo l’aggressività in risposta dell’avversaria, che si issa fino al 15-40 e opera lo strappo alla seconda occasione su un suo rovescio in rete. Petra tiene poi un turno tranquillo e si stacca nel punteggio confermando il break. Inaspettatamente Kvitova nel sesto gioco va in difficoltà, concede cinque palle per il contro-break, ne annulla quattro ma l’ultima le è fatale e la francese pareggia a tre. Il settimo game è decisivo, come spesso capita nel tennis. Caroline serve ma gioca in modo disattento e sul 30-40 attacca bene, non chiude e viene inesorabilmente passata da un tracciante di rovescio dell’avversaria scagliando la racchetta a terra per la rabbia. Kvitova ha troppa esperienza per farsi sfuggire una seconda occasione e tiene d’autorità la battuta per il 5-3 colpendo un vincente a uscire in controbalzo da applausi. La ceca praticamente non gioca il nono game e risparmia energie per il suo turno di battuta. E fa bene considerando che il decimo gioco si decide ai vantaggi. Petra spreca due set point ma chiude al terzo col servizio senza concedere opportunità all’avversaria, 6-4 Repubblica Ceca e finale a un passo.
Alla francese è ancora fatale il terzo game del secondo set. Sul punteggio di uno a uno un falco avverso (mezza riga di Kvitova) e due doppi falli la precipitano sull0 0-40 e un attimo dopo Petra è avanti di un break. Nel gioco successivo Garcia potrebbe rendere immediatamente il favore ma si fa riprendere da 15-40 e consente alla ceca di andare sul 3-1 come nel primo set. L’occasione persa assesta il colpo di grazia a Caroline che perde ancora il servizio e non sembra avere più la forza né la voglia di provare a invertire l’andamento dell’incontro. Improvvisamente però Kvitova si addormenta e restituisce uno dei due break nell’ottavo gioco consentendo alla francese, che tiene la sua battuta, di riavvicinarsi sul 4-5. In sostanza non cambia nulla perché il cambio campo serve alla numero quattro del mondo per concentrarsi e gestire quindi senza scossoni il turno di battuta decisivo.  Alla prima occasione un passante incrociato porta così la Repubblica Ceca alla ennesima finale di un periodo d’oro che potrebbe durare ancora a lungo.


Russia-Germania 3-2
(Diego Serra)

A. Petkovic b. S. Kuznetsova 6-2 6-1

Barbara Rittner cambia completamente la formazione visto lo 0-2 dopo la prima giornata della semifinale di Sochi e sostituisce Julia Goerges con Andrea Petkovic. La Petkovic non delude le attese e fornisce una prestazione maiuscola degna del suo ranking WTA, che ha zittito almeno per ora gli spalti di Sochi.
Primo set con tre break ai danni della Kuznetsova, nel secondo, sesto e ottavo e decisivo game. La Petkovic s’è disunita solo nel quinto game, perdendo il servizio, ma in generale dando un’idea di grande solidità.
Le speranze del pubblico russo, su un pronto riscatto della giovane rappresentante della Nazionale, si spengono subito nel secondo set: Petkovic tiene sempre il servizio con una certa facilità. E con due break nel quarto e sesto set chiude il match per 6-1. Kuznetsova stanca e confusa. Giochi riaperti.
La Rittner ci prova e cambia anche la seconda singolarista, Angelique Kerber prende il posto di Sabine Lisicki, che affronterà Anastasia Pavlyuchenkova.

A. Kerber b. A. Pavlyuchenkova 6-1 6-0

Mai fare i pronostici nella vita, mai farli nel tennis e tanto meno nella Fed Cup. A meno che tu non sia Rino Tommasi. Dopo la Kuznetsova anche la Pavlyuchenkova mostra la corda di una situazione fisica non ottimale, di un’emozione che ha preso il sopravvento, e si fa maltrattare in due brevissimi set dalla Kerber. Punto del pareggio per le tedesche e tutto da rifare per le russe, festa rinviata e vodka riposta nel frigo. Ora tutti attaccati al doppio. Partita a senso unico. Nel primo set la Kerber sale facilmente sul 5 a 0, infliggendo due break alla russa e facendo valere il suo maggior tasso tecnico. Finisce 6 a 1 e da riportare solo un interessante terzo game dove c’è stata davvero un briciolo di partita da fondo.
Nel secondo set la Pavlyuchenkova ci regala solo una strenua difesa del servizio nel quinto e sesto game, per crollare poi definitivamente però con un mortificante 6 a 0. Ora in campo il doppio e tutte le paure delle russe, ieri sera forse troppo presto date già in finale. Chissà quanti rimpianti avrà a fine giornata la Rittner per non aver schierato Petkovic e Kerber sin dal primo giorno.

A. Pavlyuchenkova/E. Vesnina b. S. Lisicki/A. Petkovic 6-2 6-3

Vincono le russe alla fine di un’avvincente semifinale risvegliata dal doppio successo in singolare della Kerber e della Petkovic, che avevano ridato speranze alla Germania. Le tedesche sono una squadra che raramente molla l’osso, con un ranking mediamente superiore, incappate però in una giornata disastrosa ieri.
L’ultimo atto s’è consumato nel doppio appunto, vinto in due set dalle russe.  Le tedesche hanno perso subito il servizio nel terzo game del primo set, interminabile come del resto quello successivo, dove soprattutto un’ottima Petkovic ha dato slancio al break tedesco. Ma è durato poco perché il team russo è riuscito in un nuovo break nel quinto e settimo game, chiudendo 6 a 2.
Doppio tedesco in bambola, pubblico di Sochi che intravede la finale e spinge sugli spalti e immediato break russo nel primo game del secondo set. Passaggio a vuoto della Vesnina nel sesto game, con relativo break e nuova parità. Ma un nuovo break nel settimo game e la difesa, in un interminabile ottavo game, del servizio da parte delle russe, regala il successo alle padrone di casa. Stremate quanto i tifosi sui seggiolini dell’Adler Arena. Operazione riuscita. Nono game e nuovo definitivo break, finale spalancata, paura scacciata. Non è la più forte Russia messa in campo in Fed Cup ma può tranquillamente giocarsi le sue carte nella finale di novembre. E provare a replicare i quattro successi degli anni duemila.

 

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