Atp Roma, quali: Gianluigi Quinzi in azione (foto by Monique Filippella)
Fabio, Roma non ti ha mai portato ottimi risultati, come mai?
È vero, non sono mai riuscito ad avere un buon feeling con il Foro Italico: non credo di soffrire troppo la pressione, piuttosto potrebbe essere più una questione relativa al tabellone, spesso ne ho avuti di molto difficili. Dopo la trasferta negli Stati Uniti che non è andata granché, ho ripreso a giocare a ottimi livelli, e i risultati si sono visti. Spero di poter far bene anche questa settimana”.
Avete già fatto il biglietto per Londra, per il Masters di doppio?
“No! (ridono) Di certo con lo straordinario avvio che abbiamo avuto, il Masters è diventato un obiettivo primario per entrambi. Abbiamo fatto benissimo a Montecarlo, e a Madrid abbiamo perso sprecando matchpoint; ora ci concentriamo su Roma, poi vedremo quello che arriverà”.
Simone, cosa ci dici riguardo al tuo nuovo coach?
“Non c’è ancora nulla di definitivo; ho delle idee e dei nomi in mente, ma non posso rivelare nulla, per il momento”.
Fabio, arrivare a Roma da numero 15 del mondo in passato potrebbe averti messo pressione?
“Di certo quest’anno dovrebbero esserci meno aspettative su di me: l’anno scorso mi ha fatto male perdere in quel modo (in due set contro Rosol, tra i fischi) e credo che il pubblico non mi abbia supportato come avrei meritato. Spero che stavolta potrò avere il tifo dalla mia parte, qui a Roma può essere un fattore decisivo”.