ATP Madrid: Murray, una settimana da Dio del rosso. Nadal si inchina

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ATP Madrid: Murray, una settimana da Dio del rosso. Nadal si inchina

Andy Murray vince il suo primo Master 1000 sulla terra battuta sconfiggendo in due rapidi set un Rafael Nadal dimesso e mai in partita. Finisce 6-3 6-2 per lo scozzese, che non aveva mai vinto così nettamente contro lo spagnolo

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[2] A. Murray b. [3] R. Nadal 6-3 6-2

Sette giorni fa Murray doveva ancora giocare una finale sul rosso. Oggi, nella scatola magica di Madrid festeggia il secondo titolo dopo quello conquistato lunedì nella finale posticipata di Monaco. E il secondo è anche uno dei più importanti trofei della carriera di Andy, che forse è di fronte ad una svolta almeno per quanto riguarda la superficie più ostica. Magari il Nadal di questi tempi non è quello che triturava tutto quello che trovava, ma una vittoria sul rosso contro il più grande tennista di sempre sulla terra battuta non può essere sottovalutata. Se ieri era bastato un Murray ordinato per ridimensionare le ambizioni di un Nishikori troppo falloso, oggi lo scozzese è stato perfetto su ogni piano del gioco. Il paradosso di Murray, tennista bi-campione Slam con un imbarazzante curriculum sul rosso, è arrivato al capolinea: da oggi Murray avrà qualche argomento in più se qualcuno gli contesterà i suoi risultati sulla terra battuta. Nadal, dopo una buona settimana, conferma che la sua stagione a singhiozzo è ancora lontana da una svolta. I 400 punti persi questa settimana lo fanno precipitare in settima posizione e per la prima volta dopo dieci anni lo spagnolo finisce fuori dalla top-5, i 600 che difende a Roma lo obbligano a vincere il torneo se vorrà essere tra i primi quattro a Parigi. Ma potrebbe anche non bastare dato che Berdych non difende quasi nulla e Nishikori l’anno scorso non si presentò al Foro Italico.

La risoluta maturità con cui Murray ha saputo gestire il break conquistato a freddo è stata la chiave del primo set. Nadal, dal canto suo, ha carburato lentamente. Quando stava per raggiungere Murray, però, lo scozzese ha trovato la prima di servizio e si è tratto d’impaccio da una situazione difficile. Nei primi tre game non c’è partita: Murray vince tutti i punti da fondocampo e vola sul 3-0 mentre la Caja Mágica si mostra preoccupata. Ci vuole qualche dritto à la Nadal per ridestare il pubblico madrileno, che mormora in maniera inquieta sui numerosi colpi di Murray che finiscono sulla riga. Nadal, che chiude il suo ultimo turno di servizio con tre volée vincenti, può fare poco sulle tre palle break che gli concede lo scozzese nel settimo e nel nono game: solo la prima è un errore non forzato (dritto lungolinea che finisce lungo di poco), le altre due vengono annullate grazie alla solidità del servizio di Murray.

 

Ci si aspetta che la musica cambi nel secondo set, perché Murray ha via via perso lo smalto che gli ha permesso quell’avvio fulminante mentre Nadal ha concesso poco o nulla dal 3-0 in poi. Invece è Murray a trovare sùbito il break, proprio come nel primo set. Fa anche meglio, lo scozzese, perché si aggiudica il terzo game, quello che decide il match, trovando un secondo break nonostante un pasticcio a rete che in altri tempi avrebbe probabilmente fatto girare la partita. Ma siamo nel 2015 e Nadal non è più quello di una volta. Nemmeno Murray, del resto, che chiude con una sorprendente facilità i successivi tre turni di servizio che sigillano il 6-3 6-2, il risultato più netto nelle sei vittorie di Murray (in ventuno incontri), tre delle quali sono arrivate in finale. Lo scozzese, che vince il decimo Master 1000 della carriera, diventa così il quarto tennista a vincere una finale sul rosso contro Nadal: gli altri tre sono Federer (Amburgo 2007 e Madrid 2009), Djokovic (Madrid e Roma 2011, Montecarlo 2013 e Roma 2014) e Zeballos (Viña del Mar 2013). Al Roland Garros, forse per la prima volta, bisognerà fare i conti anche con lo scozzese e questa volta non solo per una semplice ragione di classifica. Nadal, impacciato e sempre in difesa, manca il tris di titoli consecutivi che gli avrebbero regalato il trofeo Tiriac, composto da una base d’oro a 18 carati e da 33 diamanti da 0,33 carati. Ma lo spagnolo non avrà certo tempo per pensare ai diamanti che ha perso a Madrid: a Roma lo aspetta un orafo serbo che ultimamente trasforma in oro tutto quello che tocca.

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ATP Marrakech, il tabellone: Musetti da numero uno del seeding per interrompere il digiuno di vittorie. C’è anche Passaro

Già al secondo turno Lorenzo attende il vincitore del match tra Gaston e Struff. Francesco può approfittare della crisi nera di Karatsev

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Lorenzo Musetti - Amburgo 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)

Nel trittico di tornei di livello 250 che si giocheranno durante la prossima settimana per inaugurare la stagione sulla terra, riveste particolare importanza per il tennis azzurro quello di Marrakech (si gioca anche a Houston e a Estoril). In Marocco, infatti, Lorenzo Musetti è chiamato a invertire il trend negativo di inizio stagione. Dopo le sei sconfitte in sette partite tra la trasferta sudamericana e il Sunshine Double, serve una scossa per riprendere quel percorso di crescita che nella seconda metà di 2022 aveva avuto una decisa accelerazione e Marrakech può rappresentare l’occasione giusta. Il carrarino potrà infatti beneficiare della prima testa di serie ed avere, almeno sulla carta, un percorso agevolato.

Dopo il bye del primo turno, l’esordio non sarà comunque semplice: Lorenzo se la dovrà vedere infatti con Gaston (con cui ha vinto una battaglia in cinque mini-set alle Next Gen Finals del 2021 dopo aver perso pochi giorni prima nelle qualificazioni di Bercy) o con Struff, affrontato e battuto a Sofia lo scorso ottobre (7-6 6-1). Sulla strada di Musetti ci potrebbero poi essere Gasquet nei quarti e Van De Zandschulp in semifinale, mentre dall’altra parte del tabellone del Grand Prix Hassan II ci sono Evans (n. 2 del seeding), Jarry, Griekspoor e Cressy.

Oltre al toscano, c’è un’altra presenza azzurra in tabellone. E’ quella di Francesco Passaro, per la quinta volta in un main draw ATP (ma questa è la prima senza passare dalle qualificazioni e senza ricevere wild card). Il 2001 di Perugia andrà a caccia della sua seconda vittoria nel circuito maggiore contro Aslan Karatsev, in caduta libera da diversi mesi. Il russo è uscito dalla top 100, ha rinunciato alla trasferta americana tra Indian Wells e Miami e questa settimana è stato eliminato al primo turno del Challenger di Sanremo, cedendo in tre set al qualificato Coppejans. L’occasione è quindi di quelle ghiotte per ottenere una vittoria prestigiosa e guadagnare punti importanti in classifica (attualmente Francesco è numero 114 del mondo).

 

Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Marrakech:

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ATP Estoril, il tabellone: Ruud cerca riscatto. Sorteggio benevolo per gli italiani

Primi turni fattibili per Zeppieri contro Sousa e Fognini contro un qualificato. Cecchinato ci può provare con Schwartzman. Compito più difficile per Nardi

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Si torna a giocare sulla terra e come conseguenza naturale il circuito ATP torna, almeno in parte per il momento, in Europa. Tra gli antipasti della lunga stagione sul rosso c’è infatti anche l’ATP 250 di Estoril che, durante la prossima settimana, si affiancherà a quelli di Houston e Marrakech. Il torneo portoghese sarà l’unico dei tre a poter fregiarsi della presenza di un top10. Il primo favorito del Millennium Estoril Open, secondo il seeding, è infatti Casper Ruud che proverà a lasciarsi alle spalle i primi tre mesi di una stagione fin qui a dir poco deludente e acquisire fiducia in vista degli appuntamenti clou sulla superficie preferita. Dietro il norvegese c’è poi Hurkacz, anche lui uscito con le ossa rotte dal Double Sunshine ed entrato in tabellone grazie alla regola dell’ “emergency substitution”, applicata dopo i forfait di Carreno Busta e Korda. Al via ci saranno poi anche quattro italiani – almeno.

A Fognini, Cecchinato, Nardi e Zeppieri potrebbe infatti aggiungersi anche Alessandro Giannessi, reduce dalla vittoria nel Challenger di Zara e vittorioso sull’ucraino Krutykh (1-6 7-5 6-1) nel primo turno delle qualificazioni. Domenica il ligure affronterà Marozsan per guadagnarsi un main draw che, escludendo gli Slam, gli manca da Umago 2021. Nel frattempo, la compilazione del tabellone ha riservato tutto sommato dei buoni accoppiamenti agli azzurri: Fognini se la vedrà con un qualificato, Cecchinato con uno Schwartzman ancora convalescente dopo un lungo periodo senza vittorie (in caso di doppio successo ci sarebbe un derby tra Marco e Fabio al secondo turno) e Zeppieri con il giocatore di casa Joao Sousa che nel 2023 ha un bilancio di 4 vittorie e 12 sconfitte. Nardi è stato indubbiamente il più sfortunato, ma può comunque dire la sua contro Kecmanovic, testa di serie numero 6.

È presente poi anche il campione in carica Sebastian Baez che si trova nel quarto di tabellone presidiato da Ruud. Nella stessa metà ma nel quarto inferiore ci sono poi diversi giocatori da tenere d’occhio: dall’American kid Ben Shelton (#8 del seeding) all’esperto Bautista Agut (#4), passando per il pupillo di casa Nuno Borges (vincitore del’ultra-competitivo Challenger di Phoenix) e per Dominic Thiem. L’austriaco, ancora molto lontano dai vecchi fasti, giocherà anche il doppio insieme a Joao Sousa nel tentativo di mettere insieme più partite possibili per ritrovare ritmo e fiducia.

 

Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Estoril:

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ATP Houston, il tabellone: Tiafoe e Paul guidano il monopolio americano

Sei teste di serie su otto sono per giocatori di casa, ma attenzione ai sudamericani Etcheverry e Garin, campione nel 2019

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Frances Tiafoe - United Cup 2023 Sydney (foto Tennis Australia/ JAMES GOURLEY)

Dopo la parentesi sudamericana di febbraio, la terra è pronta a tornare la protagonista del circuito. Da lunedì e fino alla fine del Roland Garros, e quindi per più di due mesi, si giocherà solo sul rosso. In campo maschile si partirà con tre tornei 250 in tre continenti diversi: Estoril, Marrakech e Houston. Quest’ultimo sarà, come spesso capita, la casa dei giocatori americani, storicamente non troppo amanti della terra europea. Tre delle ultime quattro edizioni sono state vinte da rappresentanti del team USA e ci sono tutti i presupposti perché le tradizioni vengano rispettate anche quest’anno: al via ci saranno infatti almeno dieci giocatori di casa e sei di questi avranno lo status di testa di serie, lasciandone soltanto due alle altre nazioni. I favoriti per arrivare in finale sono Frances Tiafoe e Tommy Paul, ma entrambi non conservano ricordi particolarmente positivi delle loro esperienze a Houston.

In tre apparizioni Tommy ha vinto solo due partite e non è mai andato oltre gli ottavi, mentre Frances ha come miglior risultato i quarti della scorsa edizione quando si fermò al cospetto di Isner. Proprio Big John, che ha disputato tre finali in questo torneo vincendo quella del 2013, è uno degli altri due americani, insieme a Tiafoe e Paul, che approfitterà di un bye al primo turno. Il quarto e ultimo è Brandon Nakashima che, dopo il trionfo alle Next Gen di Milano, sta faticando a trovare continuità di risultati in questo avvio di stagione.

La seconda linea statunitense è poi composta da JJ Wolf, numero 5 del seeding e chiamato a un primo turno complicato contro Jordan Thompson, e da Marcos Giron (settima testa di serie). Nelle retrovie ci sono invece, oltre a Kudla e Kovacevic, le wild card Steve Johnson (vincitore qui nel 2017 e nel 2018) e Jack Sock (anche lui campione del torneo nel 2015). Un altro past champion che ha ricevuto un invito per il tabellone principale è Fernando Verdasco che contro l’australiano Kubler (testa di serie n. 8) andrà a caccia di una vittoria ATP che gli manca dallo scorso settembre.

 

Tra chi punta a spezzare il monopolio a stelle e strisce, però, ci sono soprattutto due sudamericani: il primo è Etcheverry, finalista a Santiago a febbraio, che al primo turno affronterà Juan Manuel Cerundolo (fratello di Francisco); il secondo è Garin, già capace di trionfare sulla terra di Houston nel 2019. Il cileno sfiderà all’esordio Dellien con vista su un possibile secondo turno con Nakashima.

Questo il tabellone completo del Fayez Sarofim & Co. U.S. Men’s Clay Court Championship 2023:

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