Djokovic si riprende Roma e marcia su Parigi, Federer cede in due set

ATP

Djokovic si riprende Roma e marcia su Parigi, Federer cede in due set

Novak Djokovic batte in una rapida finale Roger Federer con il punteggio di 6-4 6-3. Decisivo il calo di prime di Federer tra fine primo set e inizio secondo. Djokovic vince il quinto Master 1000 consecutivo e quinto titolo della stagione, arrivando a quota 24 titoli Master 1000, proprio davanti a Federer che è a quota 23

Pubblicato

il

 

[1] N. Djokovic b. [2] R. Federer 6-4 6-3 (da Roma, Claudio Giuliani)

E meno male che Roger Federer aveva detto che Djokovic sulla terra non è Nadal. Sarà, ma intanto il risultato di oggi, e l’evoluzione della partita, hanno ricordato tanto uno dei “Fedal” sul rosso. In tribuna stampa si parla neanche tanto seriamente dello spostamento del torneo verso Fiumicino. Intanto, si prende il sole e si suda al caldo come se fossimo all’ATP Master 1000 di Ostia Lido. All’applausometro vince Federer ma di neanche tanto. Forse c’è voglia della partita più bella che il tennis può mettere in campo nel 2015. Storditi dal gran caldo, si parte con i due che concedono poco al servizio. Non ci sono gli scambi appassionanti che i diecimila e passa del Centrale si aspettano, anzi: c’è qualche errore di troppo. In mezz’ora si arriva infatti sul 4 a 4 senza che ci sia stata una palla break. L’unica emozione la concede uno spettatore del pubblico, che grida un “Vamos Rafa” che suscita l’ilarità generale. Arriva finalmente un game combattuto. Djokovic concede la prima palla break del match ma la annulla con un solido scambio e sale così sul 5 a 4. Federer va al servizio e batte anche bene, solo che Nole ributta in campo tre risposte su altrettante prime di Roger che sarebbero stati punto contro qualsiasi altro tennista. Si procura una palla break, che vale un setpoint. Dopo un lungo scambio la rete trattiene un rovescio dello svizzero: 6-4 in quaranta minuti, 36 punti a 29 per Nole, con Roger in vantaggio nel computo degli ace, 5 a 3.

Inizia il secondo set senza un alito di vento. Ci sono pochi scambi, e ogni volta che ce ne sono li vince Djokovic, che si procura due palle break sul 1 a 0. Roger le annulla, guadagnando l’ovazione con un rovescio lungo linea vincente. Ma poi cede alla terza palla break. Nole va sul 3 a 0 quando il cronometro segna 52 minuti. Sulle tribune la preoccupazione dei fan dello svizzero diventa sconforto. Nole sta vincendo questa partita senza neanche aver fatto molto. Nel cambio campo si fischia Zanetti e si applaude Ben Stiller, oramai un habitué del Centrale. Il pubblico invita Roger a non mollare ma lui parte con un doppio fallo sullo 0-3. Salva un’altra palla break, che avrebbe significato doccia in poco più di un’ora, e toglie lo zero dal conto dei game. Nole però oramai si è scaldato e va sul 4 a 1 in quindici minuti. Federer è finito nella ragnatela degli scambi, proprio dove non doveva finire, e Nole non sbaglia più un colpo. È un metronomo nel colpire una palla ad altezza spalla sul rovescio di Roger e poi ad anticipare sull’incrociato. Il servizio non aiuta più lo svizzero, che accorcia sul 5 a 3 ma nulla può poco dopo, con Djokovic che facilmente chiude: 6-3 in un’ora e quindici minuti. Fosse per lui giocherebbe il primo turno di Parigi domani mattina.

È tempo quindi delle premiazioni, con l’organizzazione che allestisce velocemente il palco. Milena Pericoli, una cantante sconosciuta al pubblico, si produce in cinque e passa minuti di “Un amore grande così”, cover in versione ancor più melodrammatica dell’originale, del fu Claudio Villa. La tristezza avvolge il centrale, e lo strazio pervade il volto di Novak Djokovic inquadrato stretto sul volto. Quando finisce questo momento folkloristico, è tempo delle interviste. Tocca a Pietrangeli che dice quanto sia difficile giocare contro Roger Federer, che ha sempre “il 90% del pubblico a favore”. Roger mette il cd con l’etichetta “sconfitta” e preme play: “È stata una settimana magnifica. Questo è un anno molto impegnativo per me e fin qui è andato tutto bene. Nole è stato più forte oggi. Sta giocando molto bene e gli auguro di continuare così”. Il centrale applaude. E lui saluta così: “Voglio ringraziare i fan, siete stati incredibili. Grazie mille ci vediamo il prossimo anno. Ciao ciao”.

Tocca poi a Djokovic, premiato da Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme del Parlamento. Pietrangeli non sa che dire. Sembra un po’ su di giri il Nicola nazionale. Djokovic, in italiano, dice che “è stata una settimana bellissima. Quella di oggi è stata la mia partita migliore della settimana. È sempre un piacere sfidare Federer, sono molto contento di come è andata oggi”. Tocca poi salutare il Centrale. “Ringrazio voi del pubblico. Ogni anno è sempre troppo bello tornare qui, siete insuperabili. Questa stagione è forse la migliore della mia vita; forse è come quella del 2011, non so se continuerà così anche al Roland Garros, però per adesso ho molta fiducia e sono molto felice di giocare così. Grazie mille e ci vediamo il prossimo anno”.

djokofedstats

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement