La polizia del Regno Unito ha intercettato ieri un drone in volo sopra i campi dell’All England Lawn Tennis Club e si sta interrogando sul perché il velivolo, comandato da un uomo in un vicino campo da golf, fosse diretto verso il sito di Wimbledon. Tale episodio, magari del tutto irrilevante, si colloca nel quadro di un’operazione di sicurezza che Scotland Yard sta conducendo in collaborazione con l’organizzazione di Wimbledon, con il massimo livello di allerta per il rischio attentati, oggi ancora più elevata dopo i drammatici attacchi di ieri dei terroristi dell’Isis in Tunisia, Francia e Kuwait.
Il dispiegamento di forze atte a garantire la sicurezza ad uno dei maggiori eventi dell’anno in Gran Bretagna è testimoniato dal numero extra di ufficiali e unità in borghese a presidiare campi e siti a Church Road, oltre alla chiusura di non poche strade nella zona sud-ovest di Londra (appunto quella di Wimbledon) e alla presenza di un team mobile pronto a rispondere alle richieste dei servizi d’intelligence.
Così si è espresso il Superiore Stuart Macleod, comandante del distretto locale: “Allo scopo di garantire la sicurezza di giocatori, tifosi e addetti ai lavori, abbiamo previsto un numero di risorse proporzionato all’attuale livello di allerta”.
A queste parole hanno fatto eco quelle del Primo Ministro David Cameron: “Non c’è alcun dubbio sul fatto che siamo di fronte a una minaccia fortissima nel nostro paese che si prolunga da tempo e andrà avanti per molti anni”. Attualmente, il livello di minaccia per terrorismo internazionale in Gran Bretagna è classificato come “elevato”, che significa che un attacco terroristico è fortemente probabile, giusto un gradino sotto il livello “critico”, indicato per un attacco ritenuto imminente.
