Thomas Fabbiano ha eliminato Alessandro Giannessi in un match più combattuto del previsto, dato che il ligure si è presentato in campo con un fastidioso dolore al polso, tanto che a metà del primo set il suo volto sofferente faceva ipotizzare il ritiro. Ha invece trovato fiducia e usato tutte le proprie energie per contenere la pressione da fondo del pugliese, tentando poi in modo ammirevole una rimonta nel secondo set, quando si è trovato in svantaggio per 1-5, recuperando uno dei due break di distacco, ma non potendo fare nulla quando Fabbiano ha servito per il match la seconda volta, chiudendo con un ace. Il secondo derby è stato vinto in due set da Salvatore Caruso su Riccardo Bellotti. Primo set combattuto e terminato al tie-break, vinto di misura; Bellotti si è anche reso protagonista di una protesta verso il giudice di sedia, che gli aveva contestato un atteggiamento non del tutto corretto in risposta, tra la prima e la seconda palla di servizio di Caruso. Nonostante tutto ha continuato a combattere anche nel secondo set, perso subendo un break all’ottavo gioco.
Sui campi secondari (il centrale è stato concesso interamente agli italiani), il primo match della mattinata é stato quello tra lo slovacco Andrej Martin e l’austriaco Dennis Novak. Partita intensa, con Martin che, dopo aver perso il primo set per 7-5, subendo la potenza di Novak da fondo, ha mantenuto la calma e ha giocato di intelligenza, variando molto nei colpi a rimbalzo e avventurandosi spesso a rete dopo servizi anche non troppo pesanti. E’ riuscito così a scardinare la supremazia di Novak dalla linea di fondo. Nel secondo set era in svantaggio 2-4, ma ha ottenuto il contro break ed è riuscito a pareggiare i conti; nel terzo ha approfittato della frustrazione dell’avversario per l’occasione perduta. Martin si è mostrato piuttosto a suo agio a rete e ha in definitiva meritato la vittoria, che tra l’altro ha rispettato la sua migliore classifica (180 a fronte di 258 di Novak). Nel match successivo, a sorpresa è arrivata la sconfitta di Thiemo De Bakker, attualmente numero 137 al mondo, ma capace in passato di giungere al numero 40 delle classifiche ATP, e soprattutto capace di battere top-ten come Tsonga.
Il ben meno titolato bosniaco Brkic (25 anni, n.232), dopo aver concesso il primo set, non ha perso la voglia di lottare e ha saputo approfittare di un calo di De Bakker nel secondo. Infatti uest’ultimo, subito un primo break e sotto per 2-4, ha sbagliato un facile smash che lo avrebbe portato a due palle del contro-break: a questo punto ha gettato il set. Nel terzo Brkic ha concesso il break al proverbiale settimo gioco, addirittura con un doppio fallo, lasciando trasparire una certa fragilità e soprattutto scarsa fiducia, come confermato dal suo coach. Ha tuttavia rimediato con un ottimo game in risposta, riportandosi sul 4 pari. Nel tie-break finale è stato aiutato da un De Bakker forse un po’ stanco, che ha addirittura commesso un doppio fallo sul match point, ma il merito di Brkic è stato di giocare punti coraggiosi nei momenti opportuni, evitando che l’olandese prendesse il largo.
In doppio, Napolitano-Bozoljac non si sono lasciati distrarre dall’interruzione per pioggia sul 5 pari nel primo set, e hanno poi concluso 6-2 nel secondo battendo la coppia messicana, piuttosto affiatata, composta da Ramirez e Reyes Valera. Domani i quarti: Naso contro Ouahab, Podlipnik-Castillo contro Kicker, Caruso contro Brkic, Fabbiano contro Martin.
Ema Fietta
Risultati:
Singolare
Fabbiano (ITA) b. Giannessi (ITA) 6-4 6-4
Brkic (BIH) b. De Bakker (NED) 2-6 6-2 7-6 (4)
Caruso (ITA) b. Bellotti (ITA) 7-6 (5) 6-3
Martin (SVK) b. Novak (AUT) 5-7 6-4 6-2
Doppio
Carpen/Marcan b. Dellien/Hernandez 7-5 5-7 13-11
Bozoljac/Napolitano b. Ramirez/Reyes Valera 7-5 6-2
