“Olivier Rochus? Un grande campione quando giocava, ma come coach lascia molto a desiderare”
A parlare è il fratello di Julien Cagnina, protagonista al challenger di Cortina, grazie all’eliminazione di Filippo Volandri. “E’ stato troppo severo, ma soprattutto poco presente – rincara la dose – ad Olivier piace di più andare a giocare a golf.”
Olivier Rochus ha smesso di giocare l’anno scorso dopo essere arrivato fino al numero 24 al mondo nel 2005, vincendo tra l’altro il doppio il Roland Garros in coppia con Malisse.
E allora da un po’ Julien Cagnina, ventunenne di Liegi, non ha più un coach e viaggia praticamente da solo con suo fratello in giro per l’Europa. “Da quando non c’è Rochus, mio fratello ha preso più confidenza nei suoi mezzi, facendo finale in qualche futures”. E arrivando a battere Volandri: “Per me è una grande soddisfazione – a parlare è proprio Julien – magari non riuscirò ad entrare nei primi 100, ma potò dire di aver battuto un ex top 20 al mondo. A fine carriera certo è vero, ma resta una bella soddisfazione”.
Sulle ali dell’entusiasmo oggi a Cortina Cagnina ha vinto anche il primo turno in doppio eliminando i brasiliani Ghem (108 in singolo) e Dishinger. Domani avrà un doppio test estremamente impegnativo, in singolo sarà il primo match sul centrale alle ore 11 contro Arnaboldi. Alle 15 l’appuntamento è invece per il doppio, in coppia con l’olandese Stephan Fransen, contro i nostri Lorenzi e Viola.
Da Cortina, Roberto Dell’Olivo