Focus
77 anni e due Grand Slam: tanti auguri a Rod Laver
L’unico, il solo Rod Laver, compie oggi 77 anni. Storica fu la sua doppietta: rimane l’unico tennista ad aver compiuto il Grande Slam in due occasioni. Idolo di molte generazioni, quando si parla del più forte di tutti i tempi, non si può non nominarlo

È nato a Rockhampton il 9 Agosto 1938 ed è uno dei personaggi più leggendari della storia del tennis: Laver infatti è a tutt’oggi ancora l’unico rappresentante del tennis maschile assieme a Don Budge ad essere stato in grado di conquistare il Grande Slam, ma il solo a farlo per ben due volte, nel 1962 come dilettante e nel 1969 come professionista.
Numero 1 al mondo dal 1964 al 1970, Rod Laver, inoltre, ha vinto in carriera ben 181 titoli di cui 11 Slam e per 5 volte ha conquistato la Coppa Davis con l’Australia.
Ha detto di lui Roger Federer, che ha scritto la prefazione alla sua autobiografia: “Sono così orgoglioso di aver scritto l’introduzione all’autobiografia di Rod Laver – lui è uno dei miei eroi di tutti i tempi. Egli rimane l’unico giocatore ad aver vinto il Grande Slam per due volte, un risultato veramente fenomenale. Lo considero il più grande campione che il nostro sport ha conosciuto, e il suo libro dovrebbe essere letto da tutti coloro che amano il tennis.”
Ecco un estratto della prefazione, che celebra Rod Laver: “Rod si è ritirato pochi anni prima che io nascessi quindi non ho avuto modo di apprezzare il suo talento dal vivo. Ho visto dei documentari in cui giocava delle finali e sono rimasto estasiato dal suo gioco a tutto campo e dalla sua capacità di coprire il campo. Rod sembrava non avere punti deboli ed era sempre un signore in campo, incrediblmente forte sotto pressione.(….) Quando mi consegnò il trofeo nel 2006 a Melbourne, realizzai quanto fortunato fossi in quel momento. Non lo dimenticherò mai.(…)In questo libro il suo amore per il tennis è evidente in ogni pagina e dopo averlo letto, capirete molto di più dello sport che amiamo.”
Vogliamo fare gli auguri a Rod Laver celebrando il suo secondo Grande Slam, raggiunto il 9 settembre 1969, vincendo a Forest Hills contro Tony Roche. Il racconto è di Antonio Prisco.
Era il settembre del 1969 ed un pubblico numeroso ed entusiasta affollava le tribune di Forest Hills. L’ Era Open era cominciata da un anno e finalmente tutti gli appassionati avevano la possibilità di ammirare giocatori di tennis provenienti da tutto il mondo in competizione l’uno contro l’altro per assicurarsi l’ambito trofeo. Fino a quel momento la stagione aveva visto il dominio assoluto dell’ australiano Rod Laver che aveva vinto gli altri tre tornei del Grande Slam ed era in corsa per il quarto ed ultimo Slam dell’anno, l’ Us Open. Vincere questo torneo avrebbe significato completare il Grande Slam, impresa che già gli era riuscita prima dell’avvento dell’ Era Open nel 1962. Tutti si aspettavano che potesse ripetersi di nuovo.
Dopo aver sconfitto in semifinale il campione uscente Arthur Ashe, affrontava in finale l’ australiano Tony Roche che aveva sconfitto nell’altra semifinale il connazionale John Newcombe. Le aspettative su Laver erano cresciute notevolmente e partiva senza dubbio con i favori del pronostico, lo stato di forma e il cammino fino alla finale erano a dir poco incoraggianti.
Grande fu l’incredulità quando Roche vinse il primo set 9-7 e fu chiaro a tutti, Laver compreso, che non sarebbe stato facile battere Roche e che avrebbe dovuto tirare fuori il meglio di sé per vincere questa partita e sollevare il trofeo. Laver da vero campione riuscì a ribaltare la situazione.
Il secondo set lo vide tornare al suo gioco dominante e spettacolare, la reazione che tutto il pubblico si aspettava di vedere. Un serve and volley letale, un’infinita varietà di colpi, la capacità di colpire la palla con rotazioni in top spin sia di dritto che di rovescio, una straordinaria rapidità di esecuzione, Rod Laver mise in mostra tutte le sue qualità vincendo il secondo set 6-1.
Tony Roche essendo uno dei migliori giocatori del momento e classificato al secondo posto nella classifica mondiale, non era un giocatore come gli altri. Ma quel giorno, a partire dal secondo set sembrava totalmente surclassato dal talento del suo avversario, fu incapace di reagire.
Il dominio di Laver fu tale che la partita si concluse con il risultato di 7-9 6-1 6-3 6-2. Il campione australiano scrisse il suo nome nel libro dei record per essere il primo giocatore a vincere il Grande Slam due volte. Diversamente da quanto era avvenuto nel poker del 1962, questo Grande Slam fu conquistato avendo la possibilità di affrontare i migliori al mondo sia amatori che professionisti, impresa a cui si dà per questo motivo maggior rilievo. Durante il cammino verso la conquista dei titoli dello Slam Laver fu costretto al 5 set solo cinque volte, di cui due volte recuperando lo svantaggio da 0-2. In totale nelle quattro finali degli Slam perse complessivamente solo 2 set.
Questa vittoria confermava ancora una volta il dominio di Laver nel tennis maschile di quel periodo. La partita, letteralmente dominata negli ultimi 3 set pur non appartenendo al novero delle vittorie epiche, indimenticabili quelle contro Neale Fraser e Roy Emerson, rappresenta comunque una delle pagine più belle e importanti della leggendaria storia scritta da Rod Laver.
Flash
Roland Garros: cuore Paolini! Batte Cirstea in tre set
L’azzurra batte Sorana Cirstea in tre set. Bene col servizio, toglie il ritmo alla sua avversaria nel parziale decisivo. Adesso Danilovic

J. Paolini b. [30] S. Cirstea 7-5, 2-6, 6-2
Avvio strepitoso di Roland Garros per Jasmine Paolini che batte in tre set Sorana Cirstea con il punteggio di 7-5, 2-6, 6-2 in 2ore e 14′. Il match ha cambiato padrona svariate volte, ma ha trovato nell’azzurra l’interprete migliore. La Grande Italia di questo avvio di Slam (altri due vittorie notevoli nel set decisivo da parte di Zeppieri e Vavassori) parigino parla anche dell’impresa di Jasmine che batte la n. 32 del ranking dopo aver rischiato di consegnarle le chiavi del match. Paolini approda per la terza volta in carriera al secondo turno del Roland Garros e ora affronterà la serba Olga Danilovic.
IL MATCH – Gara molto equilibrata in avvio, con l’azzurra che deve risalire da 0-40 nel sesto gioco prima di portarsi sul 3-3. Fioccano le palle break: stavolta è Paolini a sprecarne due nel settimo gioco. Stesso copione anche nel nono gioco: stavolta sono consecutive le palle break, ma ugualmente l’azzurra le spreca. L’italiana allunga sul 6-5 dopo aver annullato un setpoint e chiude 7-5 tra gli applausi del pubblico.
Nel secondo set arriva la reazione della rumena che sale 5-1 con grande temperamento. Col servizio accusa qualche rallentamento di troppo l’azzurra che, malgrado un controbreak nel settimo gioco, perde il parziale 6-2.
Sale d’intensità Paolini nel terzo set con Cirstea che non si aspetta una reazione dell’azzurra e si fa subito sorprendere. Si parte con una serie di break e controbreak, l’ultimo dei quali manda l’azzurra avanti 2-1. Cirstea subisce un parziale di 13-1 e si ritrova sotto 5-1. La n. 30 del seeding smarrisce la precisione nei colpi e soffre la profondità della sua avversaria. Paolini è estremamente regolare e porta a casa una straordinaria qualificazione al secondo turno.
ATP
Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set
Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5

Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.
Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.
Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.
Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.
Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.
Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.
ATP
Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul
Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.
IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.
Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.