Era forse lecito aspettarsi qualcosa di più da parte di questi due straordinari campioni. Circa un milione di dollari a testa per poco più di un’ora di gioco. 6-4 6-2 il punteggio finale a favore del numero uno del mondo, che ha surclassato il suo eterno rivale. Uno spettacolo breve ma comunque godibile per i 5700 spettatori che hanno affollato gli spalti dell’Hua Mak Stadium di Bangkok, polverizzando i biglietti in vendita nel giro di pochissime ore. Non si può dire che Djokovic e Nadal abbiano preso alla leggera l’esibizione, deliziando il pubblico presente con alcune giocate spettacolari, e proprio il risultato finale lo conferma, con Novak che ha nuovamente ribadito la netta superiorità attuale in un incontro dominato dai servizi.
I due hanno passato più tempo fuori dal campo, fra interviste e eventi promozionali, che sul campo stesso. Hanno incontrato il Primo Ministro Prayut Chan-ocha vestendo tradizionali abiti thailandesi – Djokovic in giallo e Nadal in azzurro, in segno di rispetto verso il re e la regina – e visitato il luogo del tragico attentato avvenuto lo scorso agosto a Bangkok, deponendo delle corone di fiori in memoria delle vittime, e firmato un libro di buon augurio per il Re Bhumibol Adulyadej.
Adesso rotta verso la Cina per i due giocatori, entrambi impegnati da lunedì nel torneo ATP 500 di Pechino. Per il numero 1 del mondo un qualificato al primo turno, mentre Nadal sfiderà la wild card locale Di Wu (numero 224 del ranking mondiale), il tutto con la prospettiva di una possibile rivincita in finale fra i due, Nadal permettendo.
