18 anni dopo l'ultima volta, l'Argentina potrebbe rimanere a secco di titoli ATP

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18 anni dopo l’ultima volta, l’Argentina potrebbe rimanere a secco di titoli ATP

Il tennis argentino spera su un improbabile successo di Leonardo Mayer nel Masters 1000 di Parigi-Bercy per evitare di rimanere a zero titoli ATP, in questo 2015 nefasto per i colori albicelesti: sarebbe la terza volta dalla creazione dell’ATP, nel 1973, la prima dal 1997

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Aggrappati a Leonardo Mayer. Già solo questo dovrebbe essere indicativo sullo stato di salute non proprio eccellente del tennis argentino, ancora a secco di titoli ATP nel 2015.
Se il 28enne di Corrientes, No.34 del mondo, non riuscirà a portare a casa il Masters 1000 di Parigi-Bercy, per la prima volta dal 1997 e la terza in assoluto dalla creazione dell’ATP nel 1973 (l’unico altro caso fu nel 1984), l’Argentina non avrà alcun giocatore abile ad incidere il proprio nome sull’albo d’oro in questa stagione piuttosto travagliata. Le cause possono essere ricercate nei continui ed infiniti infortuni patiti dai due tennisti di punta del movimento, Juan Martin Del Potro e Juan Monaco (nella seconda parte di stagione) e il difficile ricambio in atto, con Diego Schwartzman e Federico Delbonis probabilmente non (ancora?) all’altezza di competere, a livello qualitativo, per la conquista di un alloro a livello di circuito maggiore.
Solo due le finali conquistate, entrambe su 250 sulla terra: a febbraio proprio dal “Pico”, a Buenos Aires (sconfitta netta con Nadal) e a Nizza, nel mese di maggio, con Dominic Thiem vincitore al tiebreak del terzo su Leo Mayer.

I fasti del 2004 e del 2005, con 9 tornei portati a casa in entrambe le stagioni (primati assoluti sempre dal 1973), fra cui una memorabile finale tutta albiceleste, nel 2004, al Roland Garros, fra Gaston Gaudio e Guillermo Coria, appaiono sempre più lontani e sbiaditi.

(a cura di Ilvio Vidovich e Michele Gasperini)

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