Questa sera Gianni Clerici è stato ospite della trasmissione “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, in onda su Rai 3. L’intervista si è tramutata in un simpatico siparietto di varietà in cui Fazio stimolava lo “Scriba” a parlare di diversi argomenti, partendo dal suo ultimo libro, “Quello del tennis. Storia della mia vita e di uomini più noti di me”. “I miei libri vendono poco. Sono molto umanamente invidioso dei miei colleghi”, ha commentato con questa vena ironica (ne siamo certi?) il noto scrittore di tennis, che non ha potuto fare a meno di elogiare le nostre azzurre che portano alto il nome dell’Italia nel mondo del tennis. L’ultima fatica letteraria di Clerici racconta i suoi incontri con persone note e non, che comunque sono state fondamentali per la vita dello scrittore, ad esempio sua moglie. “Ho preferito raccontare la storia di altre persone, dei premi Nobel che ho conosciuto, Hemingway per esempio, piuttosto che raccontare la mia storia… In fondo chi è Gianni Clerici?”, afferma lo Scriba, che dopo uno scambio di simpatiche battute con Fabio Fazio, racconta la sua prima entrata nel tempio di Wimbledon. “La prima volta che sei andato a Wimbledon, come ci sei andato?”, da questa domanda, apparentemente semplice, Clerici ha estrapolato un altro aneddoto della sua vita: “Sono andato in macchina. Dopo 22 ore di guida sono arrivato davanti al cancello di Wimbledon, non mi facevano entrare e mi sono addormentato. La partita è stata un disastro”. Alla fine dell’intervista Fazio e Clerici sono giunti alla conclusione che un libro può anche non vendere un milione di copie, ma si aprirà sempre una porta per “Quello del tennis”.
