Erano tre i precedenti tra Tsonga e Fognini, tutti vinti dal francese, l’ultimo a Montecarlo in molti lo ricorderanno per la lite tra Fognini e il suo angolo, precisamente con il padre. Un turpiloquio del ligure che ha fatto il giro del mondo e ha ulteriormente accreditato a Fabio la fama di testa calda.
Il primo set si chiude solo alle battute finali, precisamente nel dodicesimo gioco quando Fognini, che serviva per raggiungere Tsonga al tiebreak, incappa in un orrendo doppio fallo sul 15-30 regalando due set point. Basta il primo perchè il dritto di Fogna è accomodato dal nastro e il suo avversario può chiudere facilmente con il dritto. Il set aveva visto anche altri acuti prima del dodicesimo gioco: sul 5-4 per Tsonga il ligure ha dovuto annullare 3 set point sul suo servizio prima di agganciare sul 5-5. E proprio nel game successivo c’era stata anche la chance italiana per andare a servire per il primo set, ma sulla palla break (unica concessa dal francese) arriva il servizio vincente al centro che raffredda le chance dell’italiano.
Secondo set che, come il primo, va avanti con tanto equilibrio. Di palle break non ne arrivano, solo qualche game che si chiude ai vantaggi. Fognini questa volta non trema tutte le volte nella quali deve servire per rimanere nel set. Set, dunque, che si chiude al tiebreak. Nel tiebreak arrivano ben quattro minibreak nei primi quattro punti poi si prosegue con la regola dei servizi fino al 5-4 Tsogna. Chiamato nuovamente a non sbagliare Fognini concede invece due match point perdendo il primo dei suoi due punti al suo servizio spedendo in rete la volée. Sul secondo invece arriva il passante francese, col rovescio lungolinea, che manda a casa Fognini.
Sfida ad ogni modo equilibrata che il nostro Fabio ha perso solo nel momento decisivo. Ed è questa infatti la chiave sulla quale Fognini deve lavorare, l’attenzione nel momento più importante della partita. Sbagliare una volée o tirare un doppio fallo, contro giocatori con Tsonga, risulta, quasi sempre, fatale nell’economia del match.
Nelle altre sfide di quarti di finale non sono mancate le sorprese. Estromesse dalla competizione infatti le teste di serie tre e quattro, Isner e Anderson. Il primo si è arreso al terzo set sotto i colpi di Roberto Bautista Agut mentre il sudafricano ha dovuto lasciar spazio a Jack Sock, anche qui sfida chiusasi al set decisivo. Per Sock vittoria in rimonta dopo aver perso il primo parziale 6-1: “Sono felice – ha detto Sock – Lui serve davvero bene e non ha perso molte prime, questo non mi permetteva di vincere la sfida. Sapevo comunque che sarebbe stata dura, ma alla fine ho trovato il ritmo e la fortuna di ottenere la vittoria”.
Facile, infine, l’accesso alle semifinali per David Ferrer che supera Lucas Rosol con un secco 6-3 6-4. Domani le semifinali nelle quali s’incontreranno David Ferrer e Jack Sock, nell’unico precedente vittoria di Ferrer in tre set (Stoccolma, 2013), e Tsonga contro Bautista Agut, 2-0 i precedenti in favore del francese.
Risultati:
[1] D. Ferrer b. L. Rosol 6-3 6-4
J. Sock b. [4] K. Anderson 1-6 6-4 6-4
[8] R. Bautista-Agut b. [3] J. Isner 7-5 2-6 6-3
[2] J.W. Tsonga b. [6] F. Fognini 7-5 7-6(4)
