Fed Cup, World Group II: facile la Spagna in Serbia, parità a Bratislava ed a Quebec City

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Fed Cup, World Group II: facile la Spagna in Serbia, parità a Bratislava ed a Quebec City

Garbine Muguruza e Carla Suarez Navarro lasciano le briciole a Ivana Jorovic e Jelena Jankovic portando la Spagna ad un passo dalla vittoria. In Slovacchia la Schmiedlova si salva contro la Rodionova (sotto di un set e due break nel secondo) ma la Stosur travolge la Cepelova. La Sasnovich batte la Abanda, ma la Wozniak pareggia il conto per il Canada

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Fed Cup, World Group II
SERBIA-SPAGNA 0-2 (Stefano Tarantino)

G. Muguruza b. I. Jorovic 6-3 6-1
C. Suarez-Navarro b. J. Jankovic 6-4 6-2

Tutto troppo facile a Kraljievo per le spagnole contro una formazione serba priva di Ana Ivanovic e con una Jelena Jankovic lontana dalla forma migliore. Dopo la prima giornata le iberiche sono su un tranquillo 2-0 e veleggiano senza problemi verso i play-off per il World Group. La Muguruza ha travolto senza problemi la giovane Jorovic chiamata a sostituire all’ultimo momento Bojana Stankovic. La spagnola si è imposta con un veloce 6-3 6-1. Leggermente più combattuto il secondo singolare nel quale la Suarez-Navarro ha lasciato qualche game in più ad una impotente Jankovic (6-4 6-2 il punteggio finale). Si ricomincia domani con Jankovic-Muguruza

 

SLOVACCHIA-AUSTRALIA 1-1 (Stefano Tarantino)

A. Schmiedlova b. A. Rodionova 5-7 7-5 6-0
S. Stosur b. J. Cepelova 6-3 6-4

Grande equilibrio a Bratislava, dove le padrone di casa devono rinunciare ad una malconcia Dominika Cibulkova, ma riescono comunque a chiudere in parità la prima giornata grazie alla Schmiedlova, che compie una quanto mai fondamentale rimonta contro Arina Rodionova ed assicura un importantissimo punto alle padrone di casa.

E’ proprio il primo singolare quello più bello della giornata. Si gioca sul veloce, la Rodionova va subito dietro di un break ma altrettanto velocemente lo recupera. Dal 2 pari si seguono i servizi senza particolari sussulti, la numero due australiana regge senza problemi il confronto con la più quotata avversaria e nel nono game dopo 16 punti giocati trasforma la terza palla break a disposizione e va a servire per il set. Qui l’australiana accusa la tensione e si fa breakkare, ma riconquista un nuovo break e nel dodicesimo gioco alla quarta occasione trasforma il set point e conquista il primo parziale.
La Schmiedlova accusa tremendamente il colpo, la Slovacchia barcolla con la sua nr.1. La Rodionova sale addirittura 4-1 con doppio break di vantaggio, ha il match in pugno. Ma proprio sul più bello l’australiana sparisce dal campo e sale in cattedra la Schmiedlova, che infila 4 game di seguito e sale 5-4. La Rodionova annulla tre set point nel game successivo (ben 14 punti giocati), tiene la battuta, manca 3 palle break sul 5 pari (altro game combattuto, 14 punti giocati), ma poi capitola nel dodicesimo gioco, 7-5 Schmiedlova.
Passata la grande paura la tennista di casa si sblocca mentre invece la Rodionova finisce la benzina e accusa il colpo, i primi due set durano due ore e mezza in tutto, il terzo appena 32 minuti. La Schmiedlova passeggia 6-0 e porta in vantaggio le padrone di casa.

Rimette tutto a posto per le australiane Sam Stosur che soffre solo all’inizio del match contro la Cepelova (che va avanti 2-0 nel primo set). L’ex campionessa degli US Open risale lentamente la china e dall’1-3 chiude il set 6-3 con 5 game consecutivi.
Il secondo set è più lineare, lo decide un solo break, quello della Stosur (che salva una palla break sull’1-2 ed una sul 2-3) nel settimo game. L’australiana mantiene il vantaggio sino alla fine e chiude 6-4. Schmiedlova-Stosur quanto mai decisivo in apertura seconda giornata

 

CANADA-BIELORUSSIA 1-1 (da Quebec City, Vanni Gibertini)

In un match segnato dalle assenze delle rispettive vedette (quella annunciata di Eugenie Bouchard per il Canada e quella più a sorpresa di Vika Azarenka per la Bielorussia, dopo che la ex n.1 del mondo era stata inclusa nella convocazione iniziale), il pubblico di Quebec City dimostra un entusiasmo davvero tiepido per questo assalto della squadra di casa alla matricola Bielorussia sulla carta decisamente più forte. Le vuvuzela in vendita fuori dal PEPS di Quebec City e la presenza in tribuna della promessa locale Felix Auger Aliassime (classe 2000 e già nella Top 10 della classifica Junior ITF) non riescono ad animare l’atmosfera sulle tribune, popolate da poche centinaia di appassionati che hanno preferito il tennis indoor al famoso Carnevale della Neve in programma in queste settimane nella capitale del Quebec.

Nel primo match la giovane promessa “in via di non mantenimento” Abanda si fa valere contro la più quotata ed esperta Sasnovich, ma rimane vittima dei suoi propri errori e limiti tecnici. Alla veterana Wozniak, reduce da un difficile rientro dopo un’operazione alla spalla, è spettato il compito di ripianare il punteggio della sfida rullando in meno di un’ora e venti minuti una disastrosa Govorstova.

A.Sasnovich b. F. Abanda 6-4 2-6 6-3

Sempre costretta a rincorrere all’inizio del primo set (per ben due volte va sotto di un break ma recupera immediatamente), la giovane canadese non riesce a trovare continuità nello scambio e fatica a far valere il suo maggior peso di palla, arrivando a commettere errori gratuiti in misura doppia rispetto ai vincenti (8 contro 16). Una sola volta in vantaggio nel set, sul 4-3, Abanda non riesce a dare seguito alla sua azione, bastano due semi-lob arrotati di Sasnovich per spezzare il ritmo e subito la canadese incappa in tre gratuiti che le costano il break decisivo. Nel game seguente l’Abanda ha due chance per il 5-5, dopo che il quarto doppio fallo di Sasnovich le concede il 15-40, ma sulla prima non riesce a tenere in difesa il pressing da fondo della bielorussa, mentre sulla seconda un rovescio finisce malamente in rete, dando il via libera al 6-4 Sasnovich in 41 minuti.
Diversa la musica ad inizio secondo set, perché l’Abanda pone un freno agli errori gratuiti, soprattutto dalla parte destra dove quando deve arrivare in corsa e cerca il lungolinea, spesso e volentieri perde il controllo. In più inizia a punire le seconde di servizio molto deboli della Sasnovich, che inizia a vedersi recapitare “comodini” di pennettiana memoria sia di diritto sia di rovescio quando i suoi servizi scendono sotto i 130 km/h. Un raro (fino a quel momento) diritto vincente lungolinea della Abanda sigla il 2-0 per il Canada, consolidato immediatamente con un bel game di servizio, nel quale Francoise annulla una delicata palla del contro-break con una bella prima vincente. La Sasnovich prova a dar fondo al proprio repertorio mischiando il più possibile le carte: pallonetti di alleggerimento, slice di rovescio, palle corte, tutto per destabilizzare la canadese che quando riesce a trovare la misura dei colpi vale molto di più del suo n.343 del ranking WTA. Una palla del 3-4 che rimetterebbe il set sui binari del servizio viene cancellato da un bello schema servizio-diritto di Abanda, e sul 5-2 è ancora una volta la battuta a tradire la Sasnovich: due mattonate vincenti di risposta su altrettante seconde spaventano la bielorussa quanto basta per farle commettere due doppi falli e mandare il match al terzo set.
In apertura di set decisivo, due doppi falli inguaiano la canadese che cede immediatamente il servizio, per poi recuperarlo subito dopo grazie alla pesantezza dei suoi colpi da fondo ed alla cronica inconsistenza della seconda di servizio della Sasnovich. La fuga decisiva della bielorussa arriva al quinto game, quando la Abanda cede la battuta dal 40-30 con, nell’ordine, un gratuito di diritto, un doppio fallo ed un gratuito di rovescio. Da quel momento la giovane biancorossa rimane sempre con la testa sott’acqua, sembra che riesca ad aggrapparsi alla battuta per costringere l’avversaria a servire per il match sul 5-4, ma un “falco” nemico la ritrascina in campo quando già era andata al cambio di campo per l’ipotetico 4-5, ed i successivi tre punti la spingono oltre il baratro che, dopo 1 ora e 55 minuti, sancisce l’1-0 per la Bielorussia.

A.Wozniak b. O. Govortsova 6-2 6-2

Traffico a senso unico nel secondo singolare della sfida di Quebec City tra Canada e Bielorussia. Per il giubilo dei pochi tifosi presenti al PEPS, ma tutti ben muniti di bastoncini gonfiabili biancoverdi per fare quanto più rumore possibile, la veterana Aleksandra Wozniak, ora n.803 della classifica a causa di una serie di brutti infortuni, ma con un passato da n.21, porta a casa il punto della parità con grande autorevolezza avvantaggiandosi in pieno della giornata stortissima della sua avversaria, che soltanto sporadicamente è riuscita a mettere insieme i cocci del suo tennis ed a giocare come il suo ranking farebbe supporre.
Soltanto due momenti di incertezza per la canadese, che dal 3-0 del primo set si è fatta riavvicinare sul 3-2, prima di sprintare con sette giochi consecutivi su un 6-2 4-0 che avrebbe dovuto essere definitivo, ma che avrebbe potuto non esserlo se la Govortsova fosse riuscita a confermare l’uscita dal torpore che l’ha avvolta per quasi tutto il pomeriggio. Sì perché da quel baratro di 2 giochi a 10, la bielorussa era riuscita ad arrampicarsi fino a due palle per il 3-4 e servizio, ma una giocata molto accorta della Wozniak ed un diritto a casaccio in corridoio hanno scongiurato il peggio per la formazione di casa.
Davvero troppo evanescente la Govortsova, che non ha saputo opporre null’altro che qualche cambiamento di ritmo poco opportuno ad una Wozniak molto lesta ad affondare i colpi, ma che non appena lo scambio aumentava di velocità ha dimostrato di patire la propria leggerezza di palla.

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