David Haggerty, presidente ITF: "Tolleranza zero per chi sbaglia"

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David Haggerty, presidente ITF: “Tolleranza zero per chi sbaglia”

In una lunga intervista concessa ad Associated Press, il presidente ITF David Haggerty ha commentato le questioni salienti di questo inizio 2016: “Tolleranza zero per doping e scommesse. I giocatori e le giocatrici sono pagati quanto meritano”

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I primi sei mesi di mandato da presidente ITF per David Haggerty sono stati senz’altro movimentati, tra accuse di corruzione e match-fixing, lo scandalo Meldoniume e da ultimo le dichiarazioni sessiste di Ray Moore. Lo statunitense, ex leader della US Tennis Association, succeduto a Francesco Ricci Bitti nella ITF,  però non si perde d’animo: “Dove c’è discussione, c’è opportunità”, 

In un’ampia intervista concessa ad Associated Press, Haggerty ha affermato di voler “preservare l’integrità del tennis”, aumentando e potenziando le misure relative alla prevenzione di match truccati e ai controlli anti-doping, con una specifica attenzione al Meldonium, la sostanza che ha di fatto sollevato il polverone intorno a Maria Sharapova, perché “ogni spettatore creda che il tennis sia uno sport pulito, dato che lo è davvero”. 

A gennaio era stata la volta dello scandalo scommesse, con un’inchiesta, poi priva di dimostrazioni concrete, che BuzzFeed e la BBC avevano portato avanti, sostenendo di aver nomi e cognomi di 16 giocatori che avevano raggiunto almeno la top50 negli ultimi dieci anni, e che si sarebbero accordati per combinare l’esito di alcuni incontri; tutto questo ha portato all’istituzione di un gruppo investigativo anti-corruzione, la TIU (Tennis Integrity Unit), che per collaudare definitivamente gli ingranaggi avrà bisogno di almeno un anno. “Abbiamo deciso di adottare una politica di tolleranza zero, anche se non bisogna allarmarsi per qualisasi flusso anomalo di scommesse”, ha detto Haggerty, aggiungendo che la stessa ITF ha creato un dipartimento dedicato di propria gestione.

Poi la questione Sharapova, rea di aver assunto Meldonium, risultando così positiva ad un test anti-doping a Melbourne, a inizio anno: “Questo dimostra come nessun tennista sia esente da sanzioni o controlli, a prescindere dai titoli vinti o dall’appeal commerciale”. Haggerty sottolinea come però pensi che il Meldonium non sia una sostanza comunemente utilizzata nel mondo, e critica l’ex presidente della WADA Dick Pound per essere stato eccessivamente permissivo con gli atleti che notoriamente ne facevano uso. E quando interpellato sul parere di grandi campioni come Federer e Murray, che sostengono che i controlli siano troppo blandi o rari, il presidente ITF ha risposto che “i controlli coinvolgono tutti, anche se non spesso. C’è una procedura rigorosa, che tu sia numero uno o fuori dai primi 200. Non conta la quantità, ma la qualità”

 

Infine, sulle dichiarazioni che l’ex CEO di Indian Wells Ray Moore ha esternato in merito all’uguaglianza tra circuito maschile e femminile: ”Crediamo molto nella parità tra i sessi, è incredibilmente importante. Entrambi i circuiti portano grande qualità e intrattenimento: credo siano equamente remunerati per quello che fanno”. 

 

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