ATP Montecarlo, Federer: "Felice di essere qui". Djokovic: "Il Roland Garros? Non è un'ossessione". Nadal: "Conta vincere su se stessi"

Interviste

ATP Montecarlo, Federer: “Felice di essere qui”. Djokovic: “Il Roland Garros? Non è un’ossessione”. Nadal: “Conta vincere su se stessi”

Nella tradizionale “Table ronde”, le prime teste di serie del tabellone monegasco hanno incontrato la stampa. Distesi ma “prudenti”, i magnifici otto del seeding hanno tracciato un bilancio dell’inizio di stagione, commentato la loro forma attuale e espresso le loro aspettative per i mesi a venire

Pubblicato

il

 

DA MONTECARLO – In una saletta impreziosita da specchi dai quali pendono orchidee rosa, i magnifici del tennis si sono dati rendez-vous in quel del Principato per rispondere alle domande della stampa. Si tratta dell’ormai tradizionale “Table ronde”, evento nel quale le principali teste di serie, nella prima domenica del torneo, si intrattengono con i giornalisti presenti all’evento.

Nonostante la presenza di un cameriere in livrea bianca intento a servire il coktail, l’atmosfera è alquanto informale e i vari Djokovic, Federer & co, arrivano sorridenti per accomodarsi insieme ai giornalisti ai grandi tavoli con tanto di tovaglie candide.

“Ho recuperato da Miami” ci dice Roger Federer, attesissimo qui a Monetcarlo dopo il lungo stop dalle competizioni, prima a causa dell’infortunio al ginocchio e poi per il virus influenzale che lo ha colpito in Florida. “Avevo paura che il virus ci mettesse tempo a guarire poi, per fortuna, sono riuscito a recuperare in pochi giorni. E circa da dieci giorni che mi alleno sul centrale qui a Montecarlo. Sono molto contento di come mi muovo, di come colpisco la palla” E il ginocchio come sta? “Per ora, dopo gli allenamenti o il giorno successivo, non sento fastidio al ginocchio. Sarà importante vedere come reagirà dopo il primo match e con il prosieguo del torneo. Vedremo”.

Montecarlo resta un obbiettivo di vittoria o è solo una buona preparazione per il Roland Garros? “No, penso che per cominciare sarà importante il primo turno. È fondamentale avere buone sensazioni al ginocchio e effettuare un buon rientro nel circuito. Il risultato è secondario. Poi, se si passano diversi turni, pensi che forse hai possibilità di vincere. Qui in passato ho giocato bene. Ma questo lo vedremo dopo, passo dopo passo. Adesso per me è importante essere qui, in tabellone a Montecarlo.

Disteso e felice il n. 1 del mondo Novak Djokovic che, di arancione vestito – in tema con la bella terra di aprile – risponde sorridente alle numerose domande. “Sto vivendo il momento migliore della mia carriera. Ma è bello poter crescere sempre, evolvere. Cerco di andare avanti, di migliorare, anche grazie al mio fantastico team”.

 Vincere il Roland Garros è diventata un’ossessione per Novak Djokovic?

“Non mi piace la parola ossessione. È un obiettivo, un desiderio. C’è molta passione. Vincere Wimbledon e diventare n. 1 del mondo era il mio sogno e ci sono riuscito. È un grande privilegio, sono molto grato perché è lo sport che amo. A Parigi Spero di fare meglio degli anni passati, ma non sono l’unico a volerlo vincere. Il fatto che sia l’unico Slam che mi manca è per me uno stimolo. Mentalmente mi sento preparato, so che devo trarre energia positiva dall’amore che provo per il tennis. Anche se ammetto che vorrei passare più tempo con la mia famiglia. Ognuno di noi dà il meglio in momenti diversi della propria carriera, penso che questo sia il mio, e cercherò di portarlo avanti il più a lungo possibile”.

Calmo, disteso e molto umile, Tomas Berdych  ha ribadito quanto si trovi a suo agio qui a Montecarlo:

Non so ancora nulla circa la Davis, giocare contro la Germania mi ha penalizzato a Indian Wells. Vedremo in estate quale sarà la situazione e deciderò. Sono contento di essere di nuovo qui, è una delle mie settimane preferite e mi piace sempre molto stare qui a Montecarlo. L’anno scorso ho giocato la finale, e in generale ultimamente mi sono sempre trovato bene. L’anno scorso è stato fantastico, sono arrivato ad un set dal titolo ma Novak è stato più bravo di me. Fa sempre bene tornare a giocare dove si è fatto bene, è una sorta di bonus, è incoraggiante. Novak sta dominando, lo merita. Lui è Nadal hanno un tipo di gioco diverso, non si possono fare paragoni. Il matrimonio non mi distoglie dal tennis, è uno step in avanti nella mia vita privata ma non credo interferisca con il mio gioco”.

“Sì, è importante vincere. Ma è ancora più importante battere se stessi”, questa la frase che in qualche modo riassume la filosofia vincente di Rafa Nadal che, a Montecarlo, è stato incoronato ben otto volte:

“È sempre bello tornare qui. È un luogo magnifico, dopo il momento difficile di Miami ho recuperato e mi sono allenato sulla terra a Majorca e qui a Monaco.  Il mio obiettivo è quello di disputare un torneo con il livello prodotto a Indian Wells. Cerco di dare sempre il meglio in ogni match. La fiducia? Beh, quando si vince si è in fiducia, quando si perde ce n’è di meno”. E che ne è della racchetta di Rafa? Ora basta cambiare, sono felice della mia racchetta. Essere portabandiera per la Spagna alle Olimpiadi? Se me lo proponessero sarebbe un grandissimo onore per me”.

A quasi 31 anni, Jo-Wilfried Tsonga è uno dei tennisti più amati del circuito. Ma cosa manca ancora a Jo per avvicinarsi ulteriormente ai più grandi?

“Da quando ho disputato la finale in Australia nel 2008, ovviamente sono cambiato. Ho fatto molti progressi ma non riesco ancora ad essere così rapido nei miglioramenti. Non so se l’esperienza in Guadalupa ci servirà per affrontare la stagione sulla terra ma, in ogni caso, non sarà certo negativo. Sulla terra posso giocare molto bene. Il torneo di Montecarlo è una tappa importante; di solito, se si gioca bene qui, si disputa un buon torneo anche al Roland Garros”.

 

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement