Rafael Nadal: "È una delle più dure conferenze della mia carriera"

Interviste

Rafael Nadal: “È una delle più dure conferenze della mia carriera”

Ecco le parole con le quali Rafael Nadal ha annunciato il suo ritiro dal Roland Garros. L’orgoglio del campione spagnolo che dice “tornerò qui e proverò a vincere”

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Buon pomeriggio, sono qui per annunciare che devo ritirarmi dal torneo per via di un problema al polso che ho da un paio di settimane. Ogni giorno il dolore è più forte. Ero arrivato a Parigi credendo di poter gestire il dolore ma ogni giorno è stato sempre peggio. Abbiamo provato a fare tutti i trattamenti possibili. Ogni singolo giorno abbiamo passato molte ore qui lavorando duramente per provare a giocare. Ieri ho giocato con un’iniezione di anestetico nel polso, per addormentare il polso e poter giocare. Potevo giocare, ma ieri notte ho cominciato a sentire sempre più dolore e stamattina ho sentito di non poter muovere molto il polso. Quindi sono venuto qui, ho fatto una risonanza e ho fatto un’ecografia. I risultati non sono positivi. Non è rotto. Ma se continuo a giocare lo sarà nei prossimi giorni.
È ovvio che se non fosse stato il Roland Garros non avrei corso il rischio di giocare i primi due giorni, ma è l’evento più importante dell’anno per me quindi abbiamo provato a fare del nostro meglio. Abbiamo preso dei rischi ieri. Ecco perché ho giocato con un anestetico ieri senza sentire completamente il polso. Ma, quando vengo al Roland Garros, vengo pensando di vincere il torneo. Per vincere il torneo mi servono altri 5 match e il dottore dice che questo è impossibile al 100%. Si romperà al 100%. Non posso dirlo in inglese perché non so esattamente il nome. Penso sia la guaina del tendine. Quindi anche se continuo a giocare sarà impossibile finire il torneo. Non c’è nemmeno la possibilità di potermi allenare ulteriormente oggi. Questo è tutto. Ho dovuto prendere questa brutta decisione per me oggi, ma fa parte della vita e della mia carriera. Cercherò in tutti i modi di recuperare il prima possibile e proverò ad essere qui nei prossimi anni per avere qualche possibilità.

Presumo sia lo stesso dolore che avevi prima di Montecarlo. Hai detto che andava avanti forse da prima di Melbourne. È lo stesso infortunio che continua a darti noia?
No, è un’altra cosa. Non è lo stesso. Ho iniziato ad avere quel problema. Ho sentito qualcosa contro Sousa a Madrid. Il giorno dopo contro Andy ho giocato con la mesoterapia per addormentarlo un poco e sentire meno dolore e ha funzionato. Il giorno dopo, domenica, ero a Barcellona per fare tutti i test e vedere se ero in grado di giocare a Roma o no. Ho passato tutto il giorno a Barcellona per fare risonanza, ecografia e tutti i test che servivano. Lì il dottore mi ha detto che non era niente di grave e quindi sono andato a Roma. Ho preso solo degli antinfiammatori, ho giocato tre match ed ero ok. Ma quando sono tornato a Mallorca il dolore è aumentato. E come ho detto prima da quando sono arrivato qui ogni giorno è peggio. Non posso giocare il dritto. Questa è la realtà.

Quanto tempo starai lontano dal campo da tennis? Pensi che sarai pronto per Wimbledon?
Lavoreremo duramente per essere pronti per Wimbledon. Per il momento ho bisogno di un paio di settimane di immobilità. Poi faremo il trattamento e speriamo che funzioni bene. Ci aspettiamo di recuperare velocemente per essere pronti per Wimbledon. Ma per adesso non è il momento di parlarne. È solo il momento di andare di giorno in giorno e lavorare sodo. Spero di avere una ripresa veloce.

È un infortunio che può richiedere un intervento? Hai parlato con il dottore?
Nessun intervento al momento se posso giocare.

Solo per essere sicuro. È il tuo polso sinistro?
Si.

Quanto è difficile da accettare considerando quanto hai lavorato duramente per essere pronto dopo gli altri infortuni?
Non è come l’infortunio al ginocchio al quale non possiamo trovare una soluzione. C’è una soluzione per questo. Quindi spero di poter recuperare velocemente. Ma la verità è che oggi è una delle più difficile conferenze stampa della mia carriera. Dovermi ritirare dal torneo che senza dubbio è il più importante della mia carriera, un torneo in cui sento se sto bene di poter avere le mie possibilità è durissima. Avevo lavorato e sto lavorando duramente per tornare al mio livello, ed ero qui. Ho giocato nell’ultimo mese e mezzo ad alti livelli, contro tutti, e mi sentivo pronto per questo torneo. Ma è successo quello che è successo. L’unica cosa che posso dire è che è sfortuna e questa è parte della vita. Ma nello stesso tempo per nove volte nella mia carriera sono stato in grado di essere in salute qui e di vincere il torneo. Ora è un momento difficile ma non è la fine. Mi sento con la giusta motivazione e la giusta energia per tornare al Roland Garros nei prossimi anni e spero veramente di poter avere le mie possibilità in futuro. È un torneo che amo molto. Sento il calore delle persone e non solo del pubblico, sento che mi supportano durante l’intero torneo. L’organizzazione, tutte le persone che lavorano qui, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. Quindi per me è un momento veramente difficile perché aspetto queste due settimane per un anno intero e dovermi ritirare oggi è una pessima notizia per me.

Traduzione di Alessandra Montenero

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