Dal nostro inviato a Milano,
Ci è voluto il tie-break del terzo set ma alla fine Federico Arnaboldi ha completato la sua impresa: il giocatore di Cantù batte lo spagnolo Jaime Caldes col punteggio di 3-6 6-3 7-6(3) diventando il primo giocatore tesserato al Tennis Club Amborsiano a conquistare il titolo del singolare maschile del torneo Avvenire giunto alla sua 52° edizione.
Un match complicatissimo che Arnaboldi ha cominciato imbrigliato sulla diagonale sinistra imposta dal mancino spagnolo che con il dritto ha comandato il gioco mentre Arnaboldi non riusciva a trovare la misura del rovescio che molto spesso finiva in rete. Di certo non hanno aiutato le condizioni del campo e delle palle che hanno sofferto dell’umidità seguita a un violento temporale che ha colpito Milano alle prime luci dell’alba.
Per ribaltare il match Arnaboldi ha dovuto ritrovare la varietà del suo tennis che aveva messo in mostra durante tutta la settimana: sapiente uso della smorzata soprattutto sul lato del diritto, buona alternanza di top spin e back spin e notevoli soluzioni al volo tra i quali da segnare una spettacolare veronica che ha esaltato il pubblico del TCA.
Questi cambi di ritmo hanno fatto sì che lo spagnolo di Madrid non trovasse più punti di riferimento e infine pagasse la sua posizione estremamente lontana dalla linea di fondo nello scambio e in risposta.
Nonostante questo Caldes ha mostrato grande carattere recuperando uno svantaggio di 2-4 nel terzo set prima di arrivare a due punti dal match sul 5-4, 15-30 situazione da cui Federico si è tirato fuori da grande giocatore scacciando anche l’inevitabile tensione con due punti straordinari consecutivi.
Il cugino di Andrea hatenuto autorità il servizio sul 5-6 per issarsi al tie-break, un tie-break che poi ha dominato soprattutto con il servizio. L’ultimo dritto anomalo vincente dopo 2 ore e 20 minuti gli consente infine di liberare tutta la sua gioia oltre a quella della sua famiglia e di tutto il pubblico dell’Ambrosiano. Una gioia quasi incredula la sua per questo che è anche un magnifico regalo di compleanno anticipato visto che tra una settimana esatta compirà 16 anni.
Non è ancora tempo di guardarsi troppo avanti e i margini di miglioramento sono evidenti ma la sua compostezza e maturità mostrata sul campo e fuori lasciano ben sperare per un futuro roseo possibilmente nel tennis professionistico.
Potete ascoltare infatti tutta la sua timidezza piena di gioia nell’intervista che ci ha concesso a pochi minuti dal termine del match con grande cortesia dato che abbiamo dovuto strapparlo all’abbraccio della famiglia, del suo staff e di tutti coloro che l’hanno visto crescere su questi campi fin da bambino. Una magnifica storia di sport e di formazione che entra di diritto nelle pagine storiche di un torneo che ha fatto la storia, come dimostra il clamoroso albo d’oro che vanta ragazzi poi vincitori di decine di prove del Grande Slam.
Il Presidente del Club Filippo Grassia (che potete ascoltare nell’ intervista audio sopra) gli ha poi conferito l’onore di membro onorario a vita dell’Ambrosiano e non poteva essere altrimenti quando si riesce in qualcosa mai accaduto prima.
Senza storia invece la finale del singolare femminile in cui l’ucraina Viktoriya Petrenko, N.1 del seeding ha dominato come da pronostico la ceca Denisa Hindova col punteggio di 6-1 6-4 in appena 82 minuti di gioco. Si tratta del sesto successo molto agevole in una settimana in cui non ha mai lasciato per strada alcun set. Il tutto grazie ai suoi tagli anomali, ancor più particolari considerati gli schemi del tennis femminile moderno: anche la finalista come le altre prima di lei, ci ha capito poco, tra un back di rovescio, una smorzata di diritto e una traiettoria alzata altissima da fondo campo. Alla fine Viktoriya ha messo la bandiera ucraina sull’albo d’oro dell’evento Under 16 milanese, impresa mai riuscita a nessun suo connazionale.
L’unica sorpresa di questa finale è stata la comparsa momentanea del sole sul Tennis Club Ambrosiano. Il meteo infatti non è mai stato clemente in Via Feltre per tutta la settimana ma alla fine il trionfo di Federico Arnaboldi ha scacciato anche le nuvole. La conclusione migliore possibile.
Finale singolare maschile
F. Arnaboldi (ITA) b. J. Caldes (SPA) 3-6 6-3 7-6(3)
Finale singolare femminile
V. Petrenko (UKR) b. D. Hindova (CZE) 6-1 6-4
Finale doppio maschile
G. Bosio / G.M. Ortenzi (ITA) b. J. Lehecka / A. Paulson (CZE) [6] 5-7 6-2 10/7
Finale doppio femminile
E. Bezzo / F. Rossi (ITA) b. V. Petrenko (UKR) / K. Tsygourova (SUI) [3] 6-1 7-5