Wimbledon interviste, Federer: “Sono stato fortunato ad avere affrontato giocatori britannici”

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Wimbledon interviste, Federer: “Sono stato fortunato ad avere affrontato giocatori britannici”

Wimbledon interviste, terzo turno: R. Federer b. D. Evans 6-4 6-2 6-2. L’intervista del dopo partita a Roger Federer

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In questa settimana ci sono stati un po’ di problemi, ma sei contento di essere arrivato alla seconda settimana?

Sì, ovviamente ne sono molto felice perché l’obiettivo era di arrivarci in qualche modo. Ora ho vinto 9 set consecutivi ed è fantastico, in più col tempo che abbiamo avuto non ti puoi mai fidare degli avversari. Sarei stato il favorito se mi fossi sentito al 100% ma io non sapevo a che livello mi trovavo. Ora mi riposo un paio di giorni e mi preparo per lunedì.

Cosa ha significato per te giocare indoor con tutto il caos che c’è stato durante la settimana?

Beh, qui c’è stata una primavera ed un’estate molto burrascosa. Ad Halle anche ho giocato tre dei miei quattro match indoor, qui due su tre, a Stoccarda c’è stata molta pioggia e due miei match sono stati interrotti. È stata dura. Sono stato decisamente fortunato a giocare con dei britannici cosi da avere il centrale e credo di essere l’unico al quarto turno e la cosa mi favorisce. Ma comunque c’è ancora molto tennis che va giocato.

Cosa pensi di Dan e del suo gioco?

Non prende molto tempo tra un punto e l’altro quindi all’improvviso senza accorgertene hai giocato tre game e sono passati 5 minuti. Se non stai attento le cose possono accadere molto velocemente. Io penso di aver fatto un buon lavoro col servizio, ho iniziato alla grande tutti e tre i set mettendo così Dan sotto una gran pressione e non è riuscito a superarla. Non ha giocato ace contro di me e aveva sempre dei problemi al servizio perché non è uno dei giocatori più grandi. Devo riconoscere che sono stato bravo a variare il mio gioco ed essere stato aggressivo. Dan è pericoloso sull’erba ma oggi non ha trovato i vincenti con la battuta.

Tu conoscerai molto bene Stan e Juan Martin. Puoi dirci quanto è difficile per del Potro fare un ritorno del genere e giocare al livello di oggi?

Beh, no, veramente non posso fare dei commenti al riguardo perché lui è stato infortunato per così tanto tempo, è passato attraverso molti cambiamenti di racchetta e anche il suo corpo è cambiato. Ha dovuto imparare a colpire il rovescio in un modo completamente nuovo quando è in avvicinamento, è credo debba sentirsi diverso. Suppongo ha tenuto il dritto e il servizio e la cosa è fantastica ed è questo che ha creato maggior danno oggi. Penso sia stato furbo ad aver evitato quasu tutta la stagione sulla terra per essere fresco e darsi più chance sull’erba. Sta ottenendo i frutti. Con Stan ha giocato un gran match e io l’ho affrontato sull’erba e con gli slice può essere fastidioso.

Sappiamo che si giocherà anche di domenica, la prima volta è stato nel ’91. Quando accadde nel 2004 giocasti quel giorno extra?

Non me lo ricordo. Ho giocato quella domenica? Non lo so. Pensavo che fosse accaduto più recentemente, davvero fu il 2004? Quello che ricordo fu che un anno ebbi 6 giorni di riposo. Accadde che il mio avversario del terzo turno, Andrei Pavel, di ritirò per infortunio. Quindi io non giocai giovedì, venerdì, sabato e domenica. Sarei dovuto scendere in campo lunedì ma piovve e allora giocai martedì. Se lo avessi saputo sarei andato a casa o avrei fatto sicuramente una vacanza (sorride). Sull’erba è dura perché appena hai un po’ di pioggia devi fermarti.

Andrai a vedere qualche attrazione a Londra?

Ora che abbiamo il piano di gioco dei prossimi due, tre giorni sì. Posso fare dei progetti per visitare qualcosa, quindi ragazzi lasciatemi andare a casa a fare questi progetti prima che non vadano tutti a dormire.

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